Dovizioso: "Possiamo migliorare correndo di nuovo a Jerez"
Il pilota della Ducati è convinto che la seconda gara sul tracciato andaluso possa essere preziosa per far progredire la Desmosedici GP dove ha faticato.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Dovizioso è reduce dal suo primo podio nella classe regina sul tracciato di Jerez de la Frontera, pista da sempre indigesta sia a lui che alla Ducati. Il frenetico calendario post-COVID prevede un secondo appuntamento in Andalusia, ma secondo il forlivese questa è una grande opportunità per provare a far evolvere la Desmosedici GP dove, risultato a parte, ha avuto delle belle difficoltà. In particolare nell'adattamento alla nuova gomma posteriore.
Quando durante la conferenza stampa che ha aperto il weekend del GP di Andalusia gli è stato chiesto se pensa di potersi migliorare, il ducatista ha detto: "Lo spero, perché lo scorso weekend è stata davvero dura, specialmente in gara. Faticavo e non riuscivo a guidare come avrei voluto, quindi è stata una grande sfida a livello fisico per me dall'inizio alla fine. Concludere sul podio è stato molto importante per il campionato, soprattutto perché lo abbiamo fatto a Jerez".
Poi il vice-campione del mondo ha spiegato appunto che questa seconda gara sulla stessa pista è un'opportunità importante per chi ha bisogno di migliorare il proprio pacchetto.
"Sono contento di correre di nuovo qui, perché dopo quattro giorni hai la possibilità di lavorare su alcuni dettagli dopo aver già completato una gara. Questo è il modo migliore per lavorare sulla moto: abbiamo analizzato parecchie cose ed abbiamo diverse idee. Vedremo se tutto questo funzionerà, perché quello che ci serve è fare un passo avanti a livello di velocità e siamo concentrati su questo".
Il buon risultato di domenica scorsa non ha cambiato nulla sul fronte del rinnovo di contratto e Andrea ha detto che per ora preferisce rimanere concentrato sui risultati.
"No, per il momento non è cambiato ancora nulla. Dobbiamo concentrarci sulle gare, perché dopo il buon risultato che abbiamo ottenuto domenica, dobbiamo continuare a mantenere questa posizione. Sarà molto dura, perché c'erano tanti piloti veloci dietro di me, quindi dobbiamo migliorare ulteriormente. Questo è l'obiettivo in questo momento, poi potremo pensare alla strategia e a tutto il resto".
Dopo la gara di domenica scorsa, Dovizioso aveva indicato Quartararo e Vinales come favoriti, visto anche l'infortunio di Marquez, ma questo non vuol dire che non veda il binomio formato da lui e dalla Ducati in grado di continuare a lottare per il titolo.
"Sicuramente vogliamo essere lì e lotteremo per esserci. Per ora abbiamo fatto solo una gara e le mie sensazioni non erano state troppo buone, mentre loro hanno mostrato un potenziale migliore. Però parlare di campionato in questo momento credo che sia normale da parte dei media, ma prematuro da parte nostra. Noi vogliamo esserci come nelle ultime tre stagioni, ma dobbiamo capire quanto margine abbiamo a livello di velocità".
C'era anche chi contestava il fatto che con Marquez infortunato, vincere questo campionato non avrebbe lo stesso sapore. Il ducatista però non sembra condividere particolarmente questo pensiero.
"Questo campionato è un pochino diverso, le regole però sono le stesse per tutti. Bisogna provare a vincere le 12 gare che ci saranno da qui alla fine. Pare comunque che Marc possa essere in pista già domenica, quindi non cambia nulla".
Oggi è stata anche annunciata una modifica alla regole sulle bandiere gialle: d'ora in avanti, se un pilota non dovesse rallentare, oltre a vedersi cancellare il tempo potrebbe anche incappare in una penalità. Concetto che soddisfa Dovizioso solo fino ad un certo punto.
"Sulle regole ci sono sempre delle lamentele, perché è brutto perdere un giro cronometrato se la bandiera gialla non riguarda una situazione particolarmente pericolosa. E' stata una decisione presa per questioni di sicurezza e certamente c'è miglioramento da questo punto di vista, perché tutti dovranno rallentare".
"Credo che bisognerebbe separare le situazioni di reale pericolo per un pilota da quelle dove magari qualcuno è andato semplicemente lungo. So che è molto difficile per la Direzione Gara gestire queste situazioni, ma in questo modo sarebbe meglio. Comunque hanno cambiato la regola e noi ora dobbiamo adattarci e seguirla".
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