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Dovizioso: "Non ci sarà mai nessuno come Valentino"

Il pilota della Yamaha Petronas, che è stato compagno di box del "Dottore" nelle ultime cinque gare della sua carriera, ha detto la sua sull'addio del pesarese. Ma ha anche aggiunto che se i personaggi oggi emergono un po' meno perché devono fare molta attenzione ad ogni dichiarazione che rilasciano.

Andrea Dovizioso, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La stagione 2021 della MotoGP ha già scritto praticamente tutti i suoi verdetti, è inevitabile quindi che nella tappa conclusiva di Valencia tutto ruoti intorno all'addio di Valentino Rossi, che si appresta a vivere l'ultimo impegno della sua carriera. Anzi, anche se ci fosse ancora un Mondiale in ballo, probabilmente l'addio del "Dottore" ruberebbe comunque la scena, ma lo fa a maggior ragione in una situazione come questa.

E' normale quindi che ai suoi colleghi sia stato chiesto di provare a raccontare qualcosa di speciale del campione di Tavullia. E uno di quelli che ha condiviso la pista più a lungo con lui è sicuramente Andrea Dovizioso, che nelle ultime cinque gare ha avuto anche l'occasione di conoscerlo un po' più da vicino, visto che sono stati anche compagni di squadra in Petronas Yamaha SRT.

"Valentino è stato talmente importante nella sua carriera, che si fa fatica a dire qualcosa di speciale nell'ultimo weekend. Tutti i complimenti meritati gli sono già stati fatti, si possono solo ripetere le stesse cose. Quanto sia stato importante per la MotoGP, che ha avuto sicuramente tanto seguito anche per quello che ha fatto lui. Ma anche quanto è stato carismatico. E questa credo che sia una sua caratteristica che conta anche di più delle vittorie", ha detto Dovizioso.

"Secondo me ha portato ad avvicinare tanti fan non necessariamente appasionati di moto, cosa che è stata un vantaggio per tutti, anche se la maggior parte erano tutti vestiti di giallo. E' stato bello vivere questa era, anche se purtroppo non sono mai riuscito a frequentarlo troppo. Ma quando parli di personaggi così importanti è normale che si debbano ritagliare un certo stile di vita ed un certo gruppo. Però ho sempre notato la sua grande passione per lo sport", ha aggiunto.

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Quando poi gli è stato chiesto se ritiene che in futuro ci potrà essere un'altra figura carismatica come Rossi, ha aggiunto: "Non ci sarà l'anno prossimo, ma non ci sarà mai nessuno come Valentino, che è insostituibile come tutti i grandi campioni di ogni sport. Ed è bello che sia così. La sua sarà sicuramente una grande mancanza per tutti".

Ma secondo lui c'è un motivo se le personalità oggi spiccano meno rispetto a quando il 9 volte iridato è riuscito a far appassionare alle due ruote anche tante casalinghe o comunque gente che in condizioni normali non si sarebbe mai messa a guardare una gara di moto.

"I piloti di oggi li vedo un pochettino diversi, anche perché il Motomondiale è cambiato e ci si è dovuti adattare. Ho ascoltato un'intervista recente di Valentino e secondo me ha ragione: anche lui è cambiato molto e non dice più tutto quello che pensa. Ci siamo tutti adeguati, perché succederebbe un casino per come viene gestita la comunicazione oggi. Non voglio puntare il dito, ma se io rilascio un'intervista a qualcuno, poi può essere ripresa da chiunque con un altro taglio, quindi non diciamo più niente. E non è bello".

Tra una settimana esatta avrà finalmente modo di confrontarsi con la base della versione 2022 della Yamaha, visto che scatteranno i test di Jerez de la Frontera. La curiosità, dunque, si fa sentire sempre di più, insieme alla voglia di sfruttare al massimo le due giornate in Andalusia.

"Più che impaziente sono molto curioso. Avendo 35 anni ed essendoci già passato, so che non esiste la moto che ti risolve tutti i problemi. Non mi aspetto una moto così diversa, ma me l'aspetto diversa su certi aspetti. Spero di trovare delle buone condizioni a Jerez, per poter fare queste prove, perché fare due mesi di stop avendo le idee più chiare può aiutare tantissimo gli ingegneri in Yamaha, ma soprattutto il pilota a metabolizzare più chiaramente quali siano i punti forti ed i punti deboli, e su che cosa devi lavorare tu oltre che sulla moto".

Prima però c'è da chiudere l'avventura in sella alla "Spec B" a Valencia, con l'obiettivo di provare a proseguire il percorso di crescita e di adattamento iniziato in queste prime uscite.

"Sono contento di fare questo weekend a Valencia, perché sarebbe importante progredire come abbiamo fatto a Portimao, dove a tre quarti di gara giravo con un passo vicino ai primi. Questo vuol dire che il lavoro fatto sta funzionando e che si sta progredendo, anche se magari non si vede troppo in televisione o nei risultati. Poi è normale che in certe fasi faccia ancora molta fatica, ma spero di fare un altro weekend così anche a Valencia", ha concluso.

Andrea Dovizioso, Petronas Yamaha SRT

Andrea Dovizioso, Petronas Yamaha SRT

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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