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Dovizioso: "Non bisogna lasciarsi schiacciare da Marquez"

Il forlivese ha migliorato il feeling con la sua Ducati, ma non è ancora completamente soddisfatto. Ed è stato sibillino su Marquez...

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

"Domani sarà un giorno di fuoco: tutti saranno velocissimi alla mattina, perché sarà molto veloce la pista e partire nelle prime due file fa una gran differenza qui a Jerez". Andrea Dovizioso sembra avere le idee abbastanza chiare sulla FP3 del GP d'Andalusia. Alla conclusione della prima giornata di prove, il ducatista è tra quelli che avrebbero accesso diretto alla Q2, ma sa che con la temperatura del mattina si assisterà ad una battaglia senza esclusione di colpi.

Quella di oggi comunque è stata una giornata positiva, che gli ha permesso di provare alcune modifiche che hanno migliorato il feeling tra la Desmosedici GP e la nuova gomma posteriore introdotta quest'anno dalla Michelin. Questo è senza ombra di dubbio uno degli aspetti positivi che ha trovato nel correre sulla stessa pista a così pochi giorni di distanza.

"Abbiamo fatto dei set-up diversi, ma siamo obbligati. La MotoGP di oggi è così e lo è ancora di più dopo che siamo stati fermi quattro mesi. Dobbiamo cercare di migliorare il più velocemente possibile, perché abbiamo fatto un podio esagerato, ma non eravamo abbastanza veloci da giocarci la vittoria. Bisogna sfruttare la seconda gara sulla stessa pista, con le stesse condizioni, perché abbiamo fatto podio, ma stringendo i denti, quindi non come avrei voluto" ha detto Dovizioso.

Incalzato sulla bontà di queste modifiche, poi ha aggiunto: "Sono state positive: mi trovo molto meglio nell'ultima parte di frenata ed in inserimento. Sto incominciando a guidare meglio, ma non è completa la curva. C'è stato un miglioramento, ma se guardi il passo degli avversari, ancora non siamo riusciti ad allinearci. A volte c'è Zarco che fa dei tempi esagerati, a volte ci riesce Bagnaia, altre Jack. Diciamo che la situazione non è ancora stabile".

Nonostante il podio di domenica scorsa, è una Ducati che sembra più in difficoltà rispetto al passato. Anche il caldo sembra avere un ruolo in questo, ma secondo il forlivese la parte del leone in questa situazione sono le gomme.

"Difficile dividere le due cose, ma in questo momento la cosa che ci sta condizionando di più è la gomma, perché sta modificando la reale situazione. In questo momento, infatti, stiamo lavorando su set-up e cose che normalmente fai in inverno. Ci troviamo in una situazione diversa, quindi stiamo facendo molti più set-up di quelli che fai normalmente in un weekend di gara, ma è tutto di conseguenza alla gomma".

Una volta superato l'ostacolo Jerez, arriveranno piste favorevoli alle caratteristiche della Rossa come Brno e Red Bull Ring, dove l'anno scorso Dovizioso era stato capace di raccogliere 45 punti. Però secondo lui è fondamentale iniziare a trovare il bandolo della matassa qui se poi si vuole rendere al meglio altrove.

"Sicuramente questa non è una delle piste migliori per noi, quindi fare podio è positivo. Ma ripeto, se non guidi bene, anche quando poi va sulle piste dove puoi essere più competitivo, non è sufficiente perché il livello degli avversari è troppo alto. E' per questo che siamo concentrati per capire cosa dobbiamo fare per sfruttare al meglio il nostro pacchetto. Se poi il margine di crescita può essere del 5% o del 60% noi non lo sappiamo".

"Siamo focalizzati su questo e ci sono diversi piloti Ducati che riescono ad essere veloci guidando in modo diverso. E anche questo è positivo, perché ti può aiutare a capire e a progredire. Ripeto, non mi sento ancora abbastanza a mio agio da potermi giocare posizioni importanti. Dobbiamo lavorare su questi dettagli e non è facile, perché in un weekend hai a disposizione pochi giri. Non è facile, ma quest'anno è così".

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Domani ci sarà poi una variabile in più da tenere d'occhio, ovvero il ritorno di Marc Marquez. Il pilota della Honda è pronto a tornare in sella a soli quattro giorni dall'operazione all'omero destro fratturato domenica scorsa. Oggi il campione del mondo non ha scoperto le sue carte, ma c'è chi pensa che con lo strapotere che aveva mostrato una settimana fa, potrebbe anche presentarsi subito competitivo.

Una cosa però per Dovizioso è certa ed è che non bisogna farsi "schiacciare" dai momenti di onnipotenza dello spagnolo, come la rimonta che aveva sfoderato la scorsa settimana prima del suo incidente.

"Quando mi hanno segnalato nel dashboard che stava arrivando, purtroppo non sono rimasto troppo sorpreso. E quando mi ha sorpassato ho visto che stava andando molto più forte di tutti. Poteva frenare molto più forte e preparare l'uscita molto più velocemente degli altri. Non c'era molto da fare, però Marc lo abbiamo già visto in queste situazioni di strapotere. Bisogna essere bravi a non dare importanza a queste situazioni, altrimenti ti schiaccia. E' già successo in passato, ma noi dobbiamo lavorare su noi stessi per cercare di essere competitivi".

Il ducatista è stato l'unico a parlare una volta conclusa la Safety Commission ed ha rivelato che è stato raggiunto un accordo per evitare che qualcuno possa fare il furbo con l'applicazione più severa delle regole sulle bandiere gialle.

"La paura di tutti è che se uno ha già fatto il tempo, possa far finta di fare un errore ed andare nella ghiaia, così se mettono la bandiera gialla nessuno può migliorare. Però, parlando in Safety Commission, ci hanno detto che proveranno a gestire questa cosa in modo che, se non c'è un pilota per terra in condizioni di pericolo, non verrà data bandiera gialla. Se ci sarà un lungo, non verrà data bandiera gialla e quindi non sarà cancellato il giro degli altri. E' chiaro che non sarà facile gestire questa situazione, perché la decisione è dei commissari. Però sicuramente è meglio così" ha concluso.

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Andrea Dovizioso, Ducati Team
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