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Dovizioso: "La vittoria fa la differenza nel pensiero del paddock"

Il pilota della Ducati crede che cambi molto con il successo del Mugello anche se poi i problemi della Desmosedici GP rimangono. Il forlivese ha sottolineato anche la sua crescita: "Gli ultimi 4 anni e mezzo hanno fatto capire chi è Dovizioso".

Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso è stato l'eroe assoluto del weekend del Mugello, dove ha regalato alla Ducati una vittoria sulla pista di casa che le mancava ormai dal 2009. E come tale il forlivese è stato accolto a Barcellona, dove oggi entra nel vivo il fine settimana del GP di Catalunya. Lo stesso "Desmodovi" ci ha  tenuto infatti a sottolineare il valore del successo ottenuto nel GP d'Italia, il terzo nella sua carriera in MotoGP, dopo quello di Donington nel 2009 e di Sepang dello scorso anno.

"Questa vittoria cambia tutto tantissimo, nel senso che ha toccato tantissimi aspetti. A livello mio personale, per come sono riuscito a gestire il weekend e la gara, è stata un'esperienza che mi arricchisce tantissimo. Un'altra cosa è come sono riuscito a guidare ed ad approcciare la gara nelle sue varie fasi. Fa una grande differenza nel pensiero di chi ci circonda nel paddock, per come siamo riusciti ad ottenere questo risultato" ha detto Dovizioso.

"Inoltre è importante per la nostra evoluzione, per capire cosa dobbiamo migliorare anche dopo questa vittoria, perché le mie opinioni non cambiano riguardo ai pregi e ai difetti della nostra moto, che sono sempre gli stessi. Poi il trend emotivo di una vittoria te lo porti dietro, ancora di più in questo caso perché abbiamo subito un'altra gara" ha aggiunto.

Nella gara di domenica lo abbiamo visto molto determinata, Andrea infatti ha ammesso che la gara gli è servita molto anche per migliorarsi a livello di approccio: "Credo che il mio modo di approcciare le gare, a livello di strategia, in certe gare forse mi ha limitato, ma altre volte mi ha fatto portare a casa dei punti che altri piloti non avrebbero fatto. E' sempre un compromesso, ma da questo si può sempre imparare. Quello che ho imparato domenica è molto importante, perché io non avevo in mente di andare davanti e fare 10 giri in testa. E' andata così ed ha pagato, ma ogni situazione è a sé e non esiste un modo per ottenere il miglior risultato. Però sicuramente è una lezione quello che è successo domenica".

In generale però Dovizioso è convinto di essere maturato molto anche fuori dalla pista dalla seconda metà del 2016: "Da metà dell'anno scorso ho messo dei piccoli tasselli che mi fanno vedere la vita con un punto di vista un po' diverso. Sono piccoli dettagli, ma a 31 anni si cerca sempre di maturare e di evolvere, quindi possono fare una grande differenza. Soprattutto in un mondo come la MotoGP in cui i piccoli dettagli fanno una grande differenza sul risultato finale. Quello è uno dei motivi per cui ora riesco a gestire meglio alcune situazioni".

Ma crede anche che i primi anni difficili in Ducati lo abbiano aiutato a crescere: "Quello che è successo in questi quattro anni e mezzo in Ducati ha fatto capire molto di più chi è Dovizioso. Vengo considerato in un modo diverso da prima ed è stato tutto positivo. Se volevo rimanere ad alto livello sono stato obbligato ad evolvermi e a migliorare in una situazione completamente nuova e diversa. Questo mi ha arricchito tantissimo, ma poi è ovvio che ci sono pregi e difetti in questa situazione. Però c'è molto di positivo".

Sulle aspettative per Barcellona non si sbilancia, anche perché c'è sempre l'incognita delle gomme, che è importante quest'anno: "Gli alti e bassi non credo che dipendano dalla qualità, ma dalle caratteristiche delle gomme. Per quello che succederà qui ho un grande punto interrogativo anche io e sono molto curioso. I test non erano andati bene ed è una pista difficilissima: l'asfalto è vecchissimo ed è distrutto, poi c'è questa nuova esse. Di solito poi c'è sempre molto caldo, con l'asfalto che va a 50 gradi al pomeriggio, quindi è molto complicato per tutti. Andare forte qua per noi farebbe una grandissima differenza, perché non lo vedo affatto facile e sarebbe un test importante per lo sviluppo della nostra moto. Dopo la gara del Mugello si può pensare che abbiamo fatto uno step, ma noi non abbiamo cambiato niente, quindi dobbiamo tenere i piedi per terra".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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