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Dovizioso: "La priorità è ancora far girare la moto a centro curva"

Il forlivese della Ducati sperava di avere a disposizione più materiale per la moto 2018, ma è comunque contento dei test di Valencia.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso ha terminato con grande anticipo la seconda e ultima giornata di test collettivi della MotoGP al "Ricardo Tormo" di Valencia. Il vice campione del mondo 2017 si è concentrato nella comparazione di nuove, piccole componenti che dovrebbero equipaggiare la Desmosedici GP 2018 e che con tutta probabilità saranno portate anche nei prossimi test di Jerez de la Frontera che saranno svolti alla fine del mese di novembre.

Al termine del suo programma, arrivato come detto con grande anticipo rispetto allo sventolare della bandiera a scacchi, "Desmodovi" ha parlato ancora una volta dell'aspetto su cui a Borgo Panigale dovranno lavorare per rendere la Rossa ancora più competitiva.

"Secondo me una priorità nostra rimane riuscire a far girare la moto più facilmente quando non devi usare i freni. Questo è il nostro grosso limite e dobbiamo risucire a individuare il modo in cui risolvere questa cosa, anche se non è facile. Credo che su altri aspetti siamo abbastanza competitivi e quest'anno lo abbiamo confermato. Però accusiamo di più nelle piste in cui si frena poco e bisogna far scorrere la moto. Questa rimane la priorità".

Nel corso di questa due giorni di test, sono apparse nuove carene come quella della Yamaha M1 ufficiale provata sia da Maverick Vinales che da Valentino Rossi. Le nuove appendici aerodinamiche sono di fatto molto più grandi rispetto alle ali usate sino allo scorso anno e poi messe al bando per essere state giudicate troppo pericolose. Ecco il pensiero di Dovizioso riguardo alle soluzioni adottate da gran parte dei team nel corso del 2017.

"Non voglio creare polemiche riguardo le ali o carene. Non ci sono più interpretazioni su quello che è successo e mi spiego: è stato detto che le ali erano pericolose e sono state abolite. Come ben sapete ed è la conferma di quello che stiamo vedendo, l'evoluzione ha portato le carene a essere molto più grandi delle ali che usavamo noi. Il motivo del cambio di regolamento è perché volevano limitare l'evoluzione delle ali in cui Ducati era più avanti dei diretti concorrenti".

"Poi è stato fatto un regolamento e ora quello che si fa è dentro le regole e va bene. Solo che è stata data una motivazione del cambio di regolamento riguardo le vecchie ali che è una bugia. Questo non vuol dire che voglia fare polemica, è solo la realtà di ciò che è successo. Se vengono provate determinate cose è perché sono state ritenute conformi al regolamento e quindi tutti cercano di tirare fuori il massimo".

Ora la Ducati si sposterà a Jerez de la Frontera per fare un'altra due giorni di test (inizialmente non pianificata) per portare avanti lo sviluppo delle nuove componenti. Andrea ha ammesso che si sarebbe aspettato di più in termini di componenti in ottica 2018 nei test di Valencia.

"Mi sarebbe piaciuto avere giù la moto perfetta per il 2018 ora ma non è sempre possibile. E' chiaro che si spera sempre di avere di più. Avremo due giorni di test a Jerez e dovremo sfruttarli al massimio per provare tutto quello che avremo. Che sia poco o tanto va sfruttato perché i piccoli dettagli fanno la differenza, poi hanno cambiato il regolamento e faremo questi test per sfruttare al massimo il tempo che abbiamo e il materiale che abbiamo".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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