Dovizioso: "Il gap di motore tra Ducati e Yamaha è più grande che mai"
Il pilota della Ducati è contento per il podio di Sepang, perché è stato competitivo come mai in passato in Malesia, anche se sperava di riuscire a seguire Marquez. Sul duello con Rossi invece "coccola" il motore della Desmosedici GP.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Dovizioso sapeva che ci voleva una grande partenza per mettere una pezza alla brutta qualifica di ieri a Sepang. Difficilmente il pilota della Ducati avrebbe potuto fare meglio, visto che è stato capace di risalire dal decimo al terzo posto nello spazio di poche curve.
Il forlivese aveva mostrato un buon passo per tutto il weekend e a quel punto sapeva di avere delle buone carte da giocarsi per la lotta per il podio, come certificato anche dal distacco di appena 5" dal vincitore Maverick Vinales.
Uno step molto importante per la Rossa, che non aveva mai brillato nel "vero" caldo della Malesia in passato, anche se "Desmodovi" non ha nascosto un pizzico di rammarico per non essere riuscito a seguire Marc Marquez, che come lui ha rimontato dalla quarta fila.
"E' davvero positivo il distacco che abbiamo preso, perché non è grande e noi in passato abbiamo sempre sofferto le gare nel vero caldo malese. Sinceramente, speravo in qualcosina in più dopo la buona partenza, perché c'ero a livello di passo. Maverick sapevamo che aveva qualcosa in più, ma pensavo di potermela giocare con Marc. Purtroppo ho fatto due lunghi ed è finito il discorso, ma li ho fatti perché ho provato a fare qualcosina in più e non ci stava, ero veramente già al limite" ha detto Dovizioso.
Una volta scappato Marquez, Dovizioso si è quindi dovuto difendere dai tentativi d'attacco di Valentino Rossi, che lo ha pressato fino alla fine, senza riuscire però a scalfire la resistenza del ducatista.
"Se stai sempre davanti non sai mai se sta per prepararti la festa o se è anche lui al limite e quindi è giusto stare davanti e fare le cose giuste. Ho provato a stare davanti, perché mi pareva abbastanza al limite quando aveva provato a passarmi, quindi pensavo che mantenendo il passo avrebbe fatto fatica. Ce l'ho fatta, sono stato morbido ed ho usato poca potenza, perché altrimenti la gomma non ce l'avrebbe fatta. E' calata veramente tanto, ma è normale, perché in Malesia è sempre così in gara".
Il poderoso motore della Desmosedici GP ha fatto una bella differenza nel duello con Rossi e lo stesso Dovi ha sottolineato come la forbice a livello di velocità massima tra le due moto sia probabilmente al suo massimo storico in questo momento.
"Oggi la differenza è che la Yamaha ha il gap più grande a livello di motore da quando io sono in Ducati. Quando sui rettilinei sei in quinta e in sesta, la differenza è grossa. Nelle altre curve, magari accelerano meno, ma escono più forte dalla curva e questo è il motivo per cui in qualifica vanno più forte. Basta pensare al distacco che ci danno in qualifica, pur essendo così indietro di motore: questo dimostra quanto vanno forte in curva. Questa è una situazione classica comunque".
Quando però gli è stato chiesto se ritiene che per Valentino fosse possibile staccarlo se lo avesse passato nel primo settore della pista, ha concluso: "Se ne avesse avuto di più, magari avrebbe potuto, ma con la velocità che ha dimostrato direi di no. Avevo le carte per giocarmela, anche se mi avesse passato, perché credo che anche lui avesse qualche problemino di grip nel finale".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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