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Dovizioso: "Ho scelto di rimanere in Ducati anche per l'arrivo di Lorenzo"

Andrea Dovizioso è tra i piloti sotto i riflettori per il recente rinnovo biennale sottoscritto con Ducati. "Non potevo abbandonare questo progetto proprio ora. Che stimolo potermi confrontare con Jorge con la stessa moto!".

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team

"Sono molto contento di iniziare il fine settimana del Mugello avendo già preso una decisione sul futuro. Rimanere in Ducati era l'obiettivo e sono molto soddisfatto di rimanere con Ducati, in questo progetto. Questo è il posto ideale per questo annuncio. Ora mettiamo tutte le nostre energie sullo sviluppo della moto e cerchiamo di far progredire la moto negli aspetti in cui necessita di essere migliorata. Poi concentriamoci sui prossimi due anni e a continuare bene questo".

Andrea Dovizioso ha il sorriso sulle labbra e ha aperto così l'incontro con la stampa di questo pomeriggio al Mugello, ovvero parlando del rinnovo biennale con Ducati, che lo porterà a vestire di rosso sino al termine del 2018.

"Non sono troppo sorpreso di rimanere. Sono successe tante cose in questo anno e mezzo. Ci siamo giocati le nostre carte e sono ben contento di continuare in Ducati", ha proseguito il forlivese.

L'arrivo di Lorenzo come motivazione in più

A partire dalla prossima stagione, Andrea non avrà più accanto Iannone, bensì Jorge Lorenzo. "Desmodovi" non ha fatto mistero che l'arrivio del maiorchino sia stato uno dei punti principali che lo hanno indotto ad accettare la proposta di rinnovo della Ducati per le prossime due stagioni.

"Sono molto contento di correre accanto a Lorenzo. E' un grande campione, che ha vinto Mondiali molto importanti. Quindi avere la possibilità di avere lo stesso materiale e giocarmela con lui mi rende felice ed è uno dei motivi per cui ho scelto di rimanere".

"Quello che mi è stato proposto è molto interessante. E' vero che c'è stata una diminuzione da un lato ma ho avuto anche vantaggi sotto altri aspetti. C'è stata una diminuzione economica, ma avrò vantaggi sotto altri aspetti e questo non è male. In questo momento è importante prendere una decisione rispetto agli obiettivi che ho. In questo momento siamo molto competitivi. Ho impiegato poco a prendere questa decisione e dopo aver messo tutto sulla bilancia abbiamo ritenuto opportuno continuare. Ora siamo molto veloci ma ci manca qualcosa e interrompere ora questo processo di crescita non lo ritenevo giusto. I prossimi due anni saranno molto importanti per Ducati, ma anche per me per concretizzare. L'arrivo di Lorenzo sarà sicuramente un valore aggiunto per tutti noi".

"Non è la prima volta che mi trovo ad avere come compagno un pilota così forte. Inoltre non sono una prima donna, non ho sempre bisogno di avere i riflettori puntati su di me. Questo non è un problema. Una delle motivazioni che mi hanno fatto decidere di restare è proprio l'arrivo di Lorenzo. Siamo arrivati in MotoGP assieme, poi le carriere si sono sviluppate in maniera differente. lui ha vinto molto e ora potrò giocarmela con il medesimo materiale assieme a lui. E' davvero un bello stimolo per me".

Quando gli è stato chiesto se Lorenzo abbia in qualche modo preferito lui come compagno di squadra per le stagioni a venire, Andrea ha risposto: "Credo che caratterialmente io sia uno pacato. Non ho bisogno d'attenzioni. A livello tecnico penso che Jorge abbia pensato a me come un pilota giusto per portare avanti lo sviluppo della moto".

Si cambia anche a 30 anni

Dopo aver parlato del suo rinnovo biennale con Borgo Panigale e dell'arrivo in Ducati di Jorge Lorenzo, Dovizioso ha poi spiegato come sia riuscito a superare le difficoltà che lo hanno limitato nella seconda parte della stagione 2015.

"Rispetto alla seconda parte dell'anno scorso, in cui ho faticato, sono cambiato io. Un errore che fanno in molti in questo mondo è etichettare le persone. Si etichettano i piloti in base a quello che hanno fatto in passato e queste rimangono tali sino al termine della carriera. Cambiare è difficile, ma per me è stato uno stimolo. La seconda parte della scorsa stagione è stato uno stimolo. E' stato molto importante anche se non è stato assolutamente facile, ma io avevo un obiettivo chiaro".

"L'esperienza che ho fatto mi ha fatto capire certe cose. Ho parlato della situazione con certe persone che mi hanno fatto capire meglio altre cose. Ci siamo mossi bene questo inverno, abbiamo lavorato bene nei test anche se non abbiamo fatto grandi tempi. Alla fine quando sono arrivato alla fine delle gare ci siamo giocati la vittoria. A 30 anni si può migliorare".

Cosa manca per migliorare la Ducati

"Quello che ci manca sono aspetti più complessi e lunghi da ottenere. In questo momento abbiamo la velocità e siamo a buon punto, così puoi lavorare per essere più costante e raggiungerla con più facilità. Non credo sia solo una questione di assetto. Sono gli ultimi aspetti da sistemare, quelli più difficili in MotoGP e dobbiamo sistemare quelli. 3 anni fa nessuno si sarebbe aspettato i miglioramenti che abbiamo fatto. Sono stati difficili da risolvere i problemi ma fa parte del nostro lavoro e abbiamo mostrato di saperlo fare", ha concluso Dovizioso.

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