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Dovizioso e Ducati: comunque vada, sarà un successo

Centrare la settima vittoria stagionale a Valencia potrebbe non bastare per il titolo iridato, ma il 2017 resterà in ogni caso una stagione da ricordare per il forlivese e per la Rossa: bisogna partire per la Spagna con questa convizione.

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Jorge Lorenzo, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team, il secondo classificato Jorge Lorenzo, Ducati

"Comunque vada, sarà un successo!". Il tormentone che Piero Chiambretti lanciò per il Festival di Sanremo del 1997 potrebbe tornare d'attualità tra un paio di settimane a Valencia, a 20 anni di distanza.

Le statistiche non sono certamente dalla parte di Andrea Dovizioso nella caccia al titolo della MotoGP, perché recuperare 21 punti quando in palio ce ne sono appena 25, e quando l'avversario si chiama Marc Marquez, sarebbe veramente un'impresa titanica.

Se si vuole guardare al bicchiere mezzo pieno però, la pressione dovrebbe essere tutta sulle spalle del pilota della Honda, perché il forlivese e la Ducati hanno ben poco da perdere in questo ultimo assalto al titolo, che si sono guadagnati con la grande doppietta di ieri a Sepang.

Un concetto che sembra molto chiaro anche nella testa di "Desmodovi": "Prima della Malesia ero molto tranquillo, lo sarò anche a Valencia, dove non c'è da pensare a nessuna strategia: bisogna solo vincere".

E in effetti l'unica certezza è questa, perché solo la vittoria consentirebbe al ducatista di colmare i 21 punti di gap (il secondo posto ne assegna "solo" 20), ma servirebbe anche una domenica particolarmente storta del rivale della Honda, che non dovrebbe fare meglio del 12esimo posto. In pratica, è come dire che solo una caduta potrebbe privare Marc della corona di campione.

Per questo potrebbe essere proprio il #93 questa volta ad accusare un po' la pressione, anche se secondo Andrea è talmente abituato a conviverci che non ci farà neanche troppo caso: "In Malesia, dopo tutte le difficoltà che ha avuto, ha portato a casa un buon quarto posto. Non credo che sarà nervoso, è abituato a certe situazioni: è tutto nelle sue mani, per perdere il titolo deve succedergli qualcosa di strano".

Lo spagnolo potrebbe ripetere il copione del 2013, anno del suo primo titolo iridato in MotoGP, che si portò a casa per appena 4 punti all'ultima gara, fermando la rimonta di Jorge Lorenzo, che in quel caso vinse addirittura due gare più di lui (8 contro le sue 6).

Se Dovizioso dovesse salire sul gradino più alto del podio anche a Valencia, per lui sarebbero 7 le affermazioni stagionali, mentre Marc sarebbe ancora fermo a quota 6. Come detto, però, al pilota della Honda basterebbe comunque un 11esimo posto per fare festa.

Il punto è che questa deve rimanere una stagione da ricordare per la Ducati, anche se Dovizioso non dovesse riuscire a ribaltare i pronostici. Per prima cosa perché nessuno si sarebbe aspettato dei risultati di questo tipo all'inizio dell'anno (o almeno non su questo lato del box), ma anche perché nel suo piccolo sono già state scritte almeno un paio di pagine di storia.

Per esempio, esclusi i mostri sacri Giacomo Agostini e Valentino Rossi, nessun pilota italiano era mai riuscito a portarsi a casa 6 vittorie nella classe regina nella stessa stagione. Inoltre Dovizioso è salito al secondo posto nella classifica dei piloti più vincenti con la Ducati, eguagliando i 7 successi in Rosso di Loris Capirossi.

Numeri clamorosi per chi fino ad un anno esatto fa aveva vinto appena una volta in carriera in MotoGP. Ma anche per una Casa come la Ducati, che ha già triplicato il numero di successi dello scorso anno (2), che tra le altre cose erano arrivati dopo un periodo di astinenza di quasi sei anni.

E questo è un po' il discorso che anche il grande capo Gigi Dall'Igna ha fatto dopo la bellissima doppietta di ieri, dicendo che in ogni caso di questa stagione resteranno i grandi progressi mostrati sia dal punto di vista tecnico che dei risultati.

"Preferisco non pensare ai possibili rimpianti, ma a quanto di bello siamo riusciti a fare in questa stagione, perché siamo riusciti a portare un grande Marquez a giocarsi il titolo all'ultima gara e questo è molto importante. Dovizioso ha fatto una stagione strepitosa e noi abbiamo fatto la nostra parte, aggiungendo dei pezzettini di prestazione nel corso dell'anno. Credo che la crescita di Ducati in questi anni sia evidente e robusta. E' importante per il nostro futuro e dobbiamo esserne tutti molto orgogliosi" ha detto il direttore generale di Ducati Corse.

Dieci giorni fa, dopo la batosta di Phillip Island, sembrava impossibile impedire a Marquez di celebrare il titolo a Sepang, ma ancora una volta gli uomini in Rosso hanno stupito tutti e gli hanno rovinato la festa. Ora il compito è ancora più arduo, ma "Desmodovi" e suoi ragazzi devono provarci con la leggerezza di chi sa che... "comunque vada, sarà un successo!".

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