Dovizioso: "Deluso da Buriram, ma a Motegi è adatta alla Ducati"
Il forlivese non ha nascosto la sua delusione per la fatica fatta in gara in Thailandia. Cercherà riscatto in questo fine settimana a Motegi, su una pista più consona alle caratteristiche della desmosedici.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Dovizioso è arrivato a Motegi reduce da una gara piuttosto deludente in Thailandia. La Ducati aveva mostrato tutto il suo potenziale nei primi due settori di Buriram, scoprendo però le grandi debolezze nei due intermedi successivi, facendo così faticare non poco i suoi piloti.
"In Thailandia abbiamo cercato di migliorare la nostra velocità negli ultimi 2 settori ma non ci siamo riusciti, o comunque non a sufficienza. Nei primi 2 la Ducati andava bene, accelerava bene, ma poi abbiamo avuto troppi problemi nei settori successivi. Ho fatto una buona partenza ma poi non avevo affatto il passo dei primi", ha affermato oggi il forlivese nel corso della conferenza stampa piloti di Motegi.
La pista giapponese, rispetto a quella thailandese, ha caratteristiche molto più consone a quelle della Desmosedici e allo stile di guida dello stesso Dovizioso. Il vice campione del mondo in carica ha anche sottolineato come il suo stile di guida non si sia adattato alla Ducati, ma sia stato formato in 250.
"E' molto deludente, ma la realtà è questa. Dobbiamo continuare a lavorare e trovare la strada giusta per essere veloci a centro curva. Tutto dipende dalla conformazione delle piste e dalle gomme, ma soprattutto dalle piste. Qui a Motegi mi aspetto di essere forte, ci sono molti stop&go, dunque la Ducati dovrebbe funzionare molto bene. Ma in altri tipi di curva, dove devi essere veloce in percorrenza, fatico rispetto agli avversari".
"Non sono stato sorpreso di aver faticato a Buriram. Il divario era troppo grande e quella è stata la cosa più negativa. Dobbiamo concentrarci per arrivare secondi in campionato. Sappiamo quanto i nostri avversari siano forti. Sono migliorati molto, specialmente i piloti Yamaha".
"Credo che lo stile di guida che ho attualmente sia diventato 'mio' adattandomi alla moto. Parlo delle 250, dove il telaio era molto buono e la frenata era diventato il mio punto di forza. Da allora ho mantenuto il mio stile con tutte le altre moto e approccio così tutte le piste. Dove ci sono piste con frenate importanti, piste stop&go vado molto bene. La nostra moto funziona molto bene in questo modo e penso di essere competitivo".
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