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Dovizioso: "Con Petrucci saremo più forti di quello che potremmo sembrare!"

Il pilota romagnolo della Ducati è fiducioso per Barcellona, una pista che usura molto le gomme nonostante l'asfalto nuovo. Andrea è contento che l'anno prossimo potrà fare coppia con Danilo: "Insieme potremo fare cose importanti".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Andrea Dovizioso, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing, Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

Il secondo posto di Andrea Dovizioso al Mugello ha ridato una bella carica al pilota della Ducati che guarda a Barcellona con una certa fiducia dopo la scivolata di Marquez in Italia che ha riaperto un mondiale altrimenti già ipotecato.

Il romagnolo preferisce guardare avanti, senza guardarsi indietro per vedere i punti iridati che sono stati persi. DesmoDovi arriva in Catalunya pensando alla doppietta della Ducati in Toscana, pensando che il buon momento possa continuare.

“Si sono stati buttati dei punti a Jerez e Le Mans. Ma la cosa va vista diversamente: ormai quelli sono punti persi e non ha senso piangerci sopra. È meglio guardare la realtà che è diversa…”.

Quindi riparti dal secondo posto del Mugello?
“La conferma è arrivata dal Mugello dove abbiamo fatto un buon secondo posto, anche se speravamo di vincere. L’idea è di continuare così…”

Sei in casa degli spagnoli…
“Secondo me Marc e la Honda stanno confermando di essere i più in forma e ci sono sempre a lottare, ma nelle ultime tre gare forse siamo stati noi costantemente più veloci. Questo non ci dà punti per il campionato, ma è un dato di fatto importante pensando al proseguo della stagione e mi fa partire fiducioso in questo weekend”.

Barcellona è un tracciato ostico?
“Sono consapevole, come del resto tutti i piloti, che arriviamo su una pista complicata che ha anche un asfalto nuovo. E anche se in molti abbiamo fatto dei test qui, posso dire che non ci sono delle idee chiare. È una pista che consuma molto le gomme, per cui sarà un altro appuntamento nel quale sarà importante la loro gestione, come del resto abbiamo fatto nella maggior parte dei weekend passati”.

Lorenzo partirà ancora alla pari con te?
“Sì, è così: Barcellona è una delle sue piste favorite e sono curioso pure io di scoprire come potrà andare il fine settimana. Jorge al Mugello ha guidato in gara particolarmente bene e non è stata solo una questione di gomme”.

Petrucci è felicissimo di venire in Ducati nel 2019. Realizza un sogno, ma è contento di di poter lavorare con te. Insieme cosa potrete dare di più alla Ducati? Forse troverai nel box un ambiente più collaborativo per la prima volta?
“Sarà una cosa positiva, molto positiva. È normale che un team ufficiale cerchi di prendere i migliori piloti che ci sono in giro, però io credo che nel confronto con gli avversari saremo più forti di quello che potremmo sembrare sulla carta”.

Quali sono le ragioni di tanta consapevolezza?
“Per tanti motivi: conosciamo la Ducati, perché tutti e due abbiamo dei caratteri… normali per cui si può lavorare e si può parlare. Credo che insieme potremo cercare di ottenere qualcosa di importante. Questi sono piccoli dettagli che ci serviranno e potranno fare la differenza nel futuro. Quando, invece, ci sono due piloti top, è vero che si lavora insieme, ma si sta anche molto attenti a quello che l’avvers… anzi il compagno di squadra può fare, perché bisogna arrivare sempre davanti. E con Danilo non sarà questa la situazione, ma anzi scopriremo un lato positivo”.

I due top se li ritroverò la Honda: che ne pensi?
“Tutti siamo curiosi di vedere questa nuova situazione. Jorge va in HRC e troverà una moto particolare che ha caratteristiche diverse da quelle che ha usato fino a ora. E poi dentro ci troverà Marc. Sarà bello da vedere. Sarà un cambiamento… boom, ma sarà interessante per tutto il campionato”.

Cosa pensi del fatto che il mercato si sia deciso quando ci sono ancora due terzi di campionato da disputare?
“Non è una bella cosa, perché potrà condizionare le strategie a seconda di come sono i rapporti personali. E questa è una roba brutta, perché l’anno che stiamo affrontando bisognerebbe viverlo per com’è e, invece, sarà condizionato dal futuro. Ma questo è dobbiamo andarci dietro”.

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