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Dovizioso: "Con lo stesso tempo sarei stato sesto in Q2..."

Il ducatista mastica amaro per il 13esimo posto in griglia, perché la sua Desmosedici GP pare competitiva, ma il problema al collo di ieri lo ha fatto arrivare troppo tardi alla messa a punto giusta per essere veloce. E il tempo in Q1 non era male.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Il nuovo casco di Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Il nuovo casco di Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

Non c'è verso, Andrea Dovizioso sembra non riuscire a dare una svolta alla sua stagione 2016. Ieri il collo bloccato gli ha fatto perdere tempo in un turno importante e così è arrivato tardi all'appuntamento con la FP3, rimanendo fuori dalla Q2. In Q1 poi ha provato a dare il massimo, ma anche qui è stato piuttosto sfortunato, perché è rimasto fuori con un tempo che gli sarebbe valso la seconda fila in Q2. Invece domani dovrà scattare 13esimo proprio al Mugello, nella gara di casa della Ducati.

"Oggi è stata una gran delusione. Purtroppo non sono riuscito ad entrare in Q2 stamattina e poi sono rimasto fuori anche pomeriggio. In questi momenti però bisogna rimanere calmi ed analizzare. Purtroppo c'è mancato un turno, perché con il problema al collo non sono riuscito a fare il lavoro che avrei voluto. Stamattina non siamo riusciti a migliorare la moto, ma poi ci siamo riusciti nella FP4 e quello è il tempo più importante per capire il nostro valore in gara" ha detto "Desmodovi".

L'aver fatto un tempo che in Q2 sarebbe valso una posizione migliore, ovviamente brucia un po': "Ci manca ancora qualcosa, ma davvero poco, e infatti nella Q1 ho fatto un buon tempo: con quello sarei stato in seconda fila nella Q2, con il sesto tempo. Quello era il mio limite senza prendere una scia. Detto questo, mi prendo le colpe io perché non ha senso darle ad altri, ma è davvero un peccato partire in quinta fila".

Se vuole riuscire a concretizzare qualcosa, dunque, domani sarà fondamentale partire forte e recuperare più posizioni possibile. In questo però la sua Ducati lo può aiutare: "Analizzando tutti questi aspetti, abbiamo un buon passo e quindi la gara dipenderà molto dalla partenza. Io di solito me la cavo da questo punto di vista, ma quando sei così indietro sei condizionato anche dagli altri piloti davanti. Qui però c'è parecchio spazio tra la partenza e la prima curva, quindi possiamo avere un piccolo vantaggio quando mettiamo la seconda e la terza marcia".

Se non altro, il problema al collo sembra essersi risolto e questo è positivo: "Ieri il collo si è bloccato ed ho dovuto guidare rigido. Per questo siamo arrivati in ritardo alla Q1. Il collo fortunatamente oggi è migliorato, quindi non dovrebbe creare problemi domani. Siamo un po' in ritardo, ma con una buona partenza quello che ci ha condizionati può sparire".

Per ora però preferisce non fissare obiettivi. Lo potrà fare solo dopo il primo giro di gara: "Dipende da dove sarò alla fine del primo giro. Ci manca qualcosina per stare con i primi tre, ma non tanto. Le gare poi sono sempre un'altra cosa, perché ci sono alcuni piloti che in qualifica riescono a fare dei tempi ma poi non li ripetono alla domenica. Come sempre, chi ha lavorato bene in prova, poi verrà fuori in gara".

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