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Dovizioso: "Ci sono state cose positive per la Ducati in questo weekend, ma non abbiamo raccolto il massimo"

Il forlivese sottilinea che per la prima volta le Desmosedici GP sono riuscite a battagliare al vertice al Sachsenring, ma in gara ha patito il calo della gomma ed ha chiuso settimo, ma soprattutto quarto tra i piloti Ducati.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team

La tappa del Sachsenring della MotoGP era indicata come ostica in casa Ducati, visto che in passato le Desmosedici GP avevano sempre faticato in terra tedesca. Ed è stato così anche oggi, con Andrea Dovizioso che ha tagliato il traguardo in settima posizione, alle spalle del compagno di squadra Jorge Lorenzo.

E' vero però che il distacco di poco più di sette secondi è tutto sommato incoraggiante, visto che qui le Rosse erano abituate a prendere delle lezioni decisamente più sonore. Per il forlivese però c'è anche la sensazione di non essere riuscito a sfruttare tutto il potenziale della moto, visto che Danilo Petrucci ha sfiorato il podio, chiudendo a soli 3" dal vincitore Marc Marquez. Ma davanti alle due Desmosedici GP del factory team si è infilato anche Alvaro Bautista con la GP17 dell'Angel Nieto Team.

"Ci sono vari aspetti per valutare la cosa. Principalmente, non bisogna dimenticare il passato, perché noi non siamo mai stati veloci qua. Questo weekend invece più di una Ducati è stata veloce: si tratta di un qualcosa di importante, perché è una conferma che stiamo migliorando la nostra moto. E' logico che quando vai forte in prova, speri sempre di riuscire a fare meglio in gara, ma c'è una motivazione tecnica se oggi è andata così" ha detto a caldo "Desmodovi".

"La nostra moto è migliorata, ma comunque mantiene sempre il suo DNA. Noi siamo molto forti in accelerazione, ma nelle curve lunghe perdiamo rispetto ad altre moto. In una gara in cui devi pensare a salvare la gomma lo accusi di più, ma è normale. Sinceramente non sono sorpreso. E' logico che non posso essere soddisfatto del mio risultato, perché non sono stato il migliore dei piloti Ducati, quindi si poteva fare meglio. Ci sono tantissimi aspetti su cui bisogna lavorare e ne vengono fuori molti anche in gara" ha proseguito.

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Andrea aveva provato a preservare le gomme, ma la sua missione non è andata in porto: "Mi sono dovuto spremere troppo per stare con il gruppetto di testa salvando la gomma, ma l'ho accusata fisicamente e alla fine abbiamo finito la gomma comunque. Diciamo quindi che da una parte ci sono delle cose positive da salvare in questo weekend per la Ducati, ma dall'altro non siamo riusciti a portare a casa il massimo risultato. Dobbiamo continuare a lavorare, ma il distacco a fine gara non è grande e dobbiamo guardare avanti".

Quando poi gli è stato chiesto della grande gara di Petrucci e di Alvaro Bautista, ha detto: "Mi aspettavo che potesse calare abbastanza da metà gara in poi, anche se avevo visto che aveva un buon ritmo. Questo per esempio è uno degli aspetti che si possono analizzare: in gara vengono sempre fuori tante piccole cose. Danilo e Bautista che sono andati così forte è una cosa interessante, da cui bisogna cercare di prendere spunto".

Anche in partenza per il momento non riesce ad esprimersi al meglio come Lorenzo, che da qualche gara a questa parte va sempre al comando al via: "Non sono partito così male, ho fatto molto di peggio. Non è per niente facile partire forte con la nostra moto. Si può fare, ma è anche molto facile sbagliare e purtroppo a me capita abbastanza spesso. Jorge invece ce l'ha abbastanza in mano la moto da questo punto di vista".

Dopo la pausa estiva si andrà a Brno e poi al Red Bull Ring, dove la Ducati ha dominato negli ultimi due anni. Secondo Dovizioso però quest'anno non sarà altrettanto facile riuscire a ripetersi.

"Ci troviamo in un campionato completamente diverso dall'anno scorso ed anche dall'anno prima: due anni fa quando siamo arrivati in Austria, abbiamo vinto di poco, ma avevamo un grande vantaggio. E poi abbiamo fatto il bis l'anno scorso. Adesso noi siamo più veloce, perché siamo competitivi in quasi tutte le piste, cosa che non è mai successa alla Ducati, ma non abbiamo più uno strapotere su certe piste".

"Per vari motivi: il primo è che le gomme sono diverse e non siamo ancora al 100% da questo punto di vista, o comunque non sono le gomme migliori per noi. Il secondo è che ci sono diversi avversari che sono messi meglio dell'anno scorso, quindi c'è un bel gruppone. Per questo non andiamo in Austria con la sicurezza di vincere, anche se mi aspetto di essere molto competitivo in tutte le gare da qui fino alla fine, anche se non abbiamo completamente sotto controllo la situazione delle gomme" ha concluso.

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

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