Dovizioso avrà scelto la sliding door giusta con Yamaha?
Il forlivese ha flirtato a lungo con l'Aprilia nel 2021, facendo anche un programma di test in sella alla RS-GP, ma quando si è presentata l'opportunità di entrare in orbita Yamaha non ha esitato un secondo, anche se il suo ritorno prevede cinque gare in sella ad una vecchia M1 "Spec B" del 2019 prima di approdare su quella factory gestita dal team satellite nel 2022. Sarà stata la scelta più giusta?
"Da fuori non si può capire". Questa frase è stata quasi un mantra che abbiamo sentito ripetere tantissime volte da Andrea Dovizioso nell'ultima fase della sua carriera. Per una volta, bisogna essere d'accordo con il forlivese, perché da fuori è stata sorprendente la scelta che ha fatto per il suo ritorno sulla scena della MotoGP dopo un anno sabbatico, ma probabilmente a Misano ci spiegherà le sue ragioni.
Per il momento non c'è stato ancora un annuncio ufficiale, ma ormai il futuro del tre volte vice-campione del mondo è deciso: durante il Gran Premio di Gran Bretagna, la Yamaha ha confermato tramite Lin Jarvis di aver raggiunto un accordo che gli consegnerà una M1 ufficiale all'interno del team satellite nella prossima stagione. La sua avventura con la Casa di Iwata, però, inizierà da Misano, quando andrà a rilevare Franco Morbidelli sulla seconda moto della SRT, in concomitanza con la promozione del connazionale nel team ufficiale, che andrà a riempire il vuoto lasciato da Maverick Vinales.
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