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Dovizioso ammette: "C'è una sensazione strana..."

Dopo il ritorno alla vittoria del Red Bull Ring, il forlivese ha ammesso che le sensazioni sono un po' strane dopo aver già detto addio alla Ducati a fine anno.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Il ritorno alla vittoria ha un sapore speciale per Andrea Dovizioso. Solo 24 ore fa ha annunciato che dopo otto anni lascerà la Ducati alla fine della stagione, ma oggi ha regalato alla Casa di Borgo Panigale la sua 50esima affermazione nella classe regina e la quinta consecutiva nel fortino del Red Bull Ring.

Un successo che però lo rilancia prepotentemente anche nella corsa al titolo, visto che Fabio Quartararo non è andato oltre all'ottavo posto e che ora lo precede di appena 11 lunghezze.

A fine gara, però, il forlivese non è riuscito a negare che si tratta di una vittoria diversa dalle altre quando è arrivato ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

"Le sensazioni sono davvero strane. La gara è stata interrotta per una caduta pericolosissima, nella quale sono stati davvero tutti fortunati a non farsi male e sono contento di questo" ha detto Dovizioso.

"Ripartire è sempre molto strano, però il feeling era buono e c'erano due o tre punti in cui staccavo veramente da paura. Quello mi è bastato per fare il gap e mettere in crisi tutti. Sono stato fortunato che Rins ha fatto un errore, perché con lui sarebbe stata difficile".

"Però è stata un'emozione strana, anche l'ultimo giro non me lo sono goduto, perché i giri nel tabellone in alto erano sbagliati e pensavo che ce ne fosse un altro".

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Inevitabilmente, si è parlato anche della decisione che ha annunciato ieri e gli è stato chiesto se effettivamente oggi gli abbia permesso di correre con la testa più libera dai pensieri.

"Tutto aiuta, quindi è inutile dire che non cambia niente. Però adesso non è che stessi vivendo così male la situazione, anche perché questo tipo di decisioni non le prendi da un giorno all'altro, quindi la stavo già metabolizzando. L'unica differenza è che, con tutto quello che è venuto fuori ieri, quando sono andato a letto ho dormito di più (ride).

"Però quando vai in pista sei concentrato su quello. Siamo partiti bene fin dall'inizio del weekend ed abbiamo dimostrato di avere capito la frenata: è vero che questa pista ci aiuta, ma frenavo veramente forte e la differenza con Jack è stata lì".

La settimana prossima ci sarà il bis al Red Bull Ring, con la possibilità quindi di provare ad accorciare ancora il distacco in classifica. Poi però secondo Dovizioso bisognerà lavorare ancora sulla Desmosedici GP per mettersi al livello di Yamaha e Suzuki anche su altre piste.

"Queste gomme stanno facendo un gran casino, perché ci sono degli alti e bassi per tutti. Basta veramente poco nel tuo modo di guidare per non far funzionare niente o far funzionare tutto bene. Questo me lo ha dimostrato il primo turno di questo weekend, perché sono andato dentro sapendo quello che dovevo fare in frenata e sono stato subito veloce".

"Il discorso di essere competitivi su altre piste è quello che farà la differenza e sono un po' preoccupato perché non mi sento ancora così bene con la moto. In uscita ed a centro curva non siamo ancora competitivi come dovremmo per stare con le Yamaha e le Suzuki sulle prossime piste. Ora la frenata l'abbiamo sistemata e lo abbiamo dimostrata".

Infine, quando gli è stato domandato se crede che la sua decisione possa cambiare la relazione con la squadra, ha concluso: "Non cambierà, perché non è stata diversa negli ultimi anni".

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Andrea Dovizioso, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Joan Mir, Team Suzuki MotoGP Andrea Dovizioso, Ducati Team Jack Miller, Pramac Racing

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Andrea Dovizioso, Ducati Team

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Jack Miller, Pramac Racing Andrea Dovizioso, Ducati Team

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