Doppietta italiana nella International Handy Race di Le Mans
La gara riservata di motociclisti disabili che si è disputata in concomitanza con la MotoGP ha visto la vittoria di Daniele Barbero nella classe 1000 cc, mentre nella 600 cc si è imposto Maurizio Castelli.
Foto di: Di.Di. Diversamente Disabili
Si chiude nel migliore dei modi la prima edizione della International Bridgestone Handy Race, la gara internazionale riservata a piloti con disabilità al suo esordio nel palcoscenico mondiale della MotoGP durante il Gran Premio di Francia appena concluso.
Dopo la pioggia incessante che ha caratterizzato le prove libere e le qualifiche del venerdì, al sabato un pallido sole ha accompagnato questi piloti speciali in griglia di partenza, accolti dal calore e dagli applausi di tutto il pubblico presente sulle tribune colme, e dagli “addetti ai lavori” che non si sono voluti perderequesta emozionante competizione.
Partenza lanciata per loro, con 2 giri di warm up lap e 8 giri di gara: grazie alle telecamere presenti su tutto il tracciato di Le Mans, il pubblico ha potuto seguire tutte le fasi concitate grazie ai maxi schermi e aimonitor in pit line.
Nella classe 1000 cc., il pole man Daniele Barbero è riuscito già dal 2° giro a mettere una distanza di sicurezza tra lui e il diretto avversario, il fortissimo Stephane Paulus, presidente dell’associazione Handy Free Riders e co-organizzatore di questo evento insieme alla Onlus Di.Di..
Alle loro spalle, nella categoria 600 cc., Maurizio Castelli, è stato saldamente in testa per tutta la gara, seguito dal terzetto Reynolds (600 cc.), Biard e Malagoli (entrambi nella categoria 1000 cc.), in bagarre sin dalla prima curva e con continui sorpassi fino al 6° giro, quando Reynolds è riuscito ad allungare su Malagoli e Biard.
A tagliare il traguardo per primo l’italiano Barbero, seguito dal francese Paulus e dall’altro italiano Malagoli, presidente della Onlus Di.Di. Nella classe 600cc. la vittoria va a Maurizio Castelli, seguito dall’inglese Michael Reynolds e dallo spagnolo Alex Cruz.
"Salire sul podio davanti migliaia di spettatori insieme a Stephane con cui abbiamo organizzato questo evento, e poi sentire per ben 2 volte l’inno italiano, è stata un’emozione indimenticabile!" – commenta Malagoli – "Siamo partiti da Binetto nel marzo 2013 con 7 piloti, e oggi eravamo a Le Mans nella MotoGP con 30 piloti provenienti da tutto il mondo. Io e Chiara Valentini abbiamo sempre creduto in questo progetto sportivo: quando siamo in moto, nessuno di noi si sente disabile, e oggi lo abbiamo dimostrato, dal primo all’ultimo, perché qui tutti hanno vinto, non solo chi è salito sul podio. Il successo di questa manifestazione va condiviso con Claude Michy, organizzatore del GP di Francia, e con il nostro Lucio Cecchinello, presidente onorario della Onlus ma soprattutto persona fantastica. E un ringraziamento ai nostri partner che ci hanno permesso di arrivare qui: primi tra tutti Bridgestone, che ci ha supportato sin dall’inizio, ma anche ACI Roma, Leasys, BMW, Intrasecur Group, Vanessa Paddock, Premier, TCX e Handytech".
Si chiude, anzi si apre da qui, una pagina di storia del motociclismo paralimpico. Il prossimo appuntamento per i ragazzi della Di.Di. sarà il 10 e 11 giugno a Vallelunga, per la prima gara del Di.Di.Bridgestone Cup., il campionato italiano riservato a questi piloti speciali, organizzato dall’Associazione.
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