Dominio Ducati al Mugello: trionfa Lorenzo davanti a Dovi e Valentino!
Il maiorchino comanda dall'inizio alla fine e conquista la sua prima vittoria in Rosso proprio ora che sembra destinato all'addio. Sul podio Dovizioso ed uno stoico Rossi che restiste a Iannone. Questa volta sbaglia Marquez.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Ci vorrebbe quasi lo spazio di un romanzo per raccontare tutto quello che è successo in questo GP d'Italia di MotoGP. Ma non si può non partire dalla prima vittoria in Ducati di Jorge Lorenzo, che arriva beffarda quando ormai il futuro del maiorchino sembra essere lontano da Borgo Panigale e perché è stata una vittoria proprio alla Lorenzo, con una gara comandata dall'inizio alla fine. In questo modo riesce quindi a lasciare un segno nella storia della Rossa, diventando il sesto pilota a vincerci nella classe regina.
Ma in generale quella del Mugello è stata la gara in cui la Ducati ha riscattato la doppia delusione di Jerez e Le Mans, perché alle spalle di quella dello spagnolo si è piazzata l'altra Desmosedici GP ufficiale di Andrea Dovizioso, a completare una clamorosa doppietta rossa, che pesa tanto anche a livello Mondiale.
Già, perché in Toscana c'è stata anche la seconda domenica no del 2018 di Marc Marquez dopo quella in Argentina: lo spagnolo ha prima dato una carenata a Danilo Petrucci dopo due curve, poi al quinto giro gli si è chiuso l'anteriore alla curva 10 e questo volta non è riuscito a fare uno dei suoi celebri salvataggio. Anche se poi ha ripreso la via della pista, il 16esimo posto finale gli vale uno zero che accorcia un pochino la classifica.
Dopo la strepitosa pole position di ieri, anche Valentino Rossi però è riuscito a dare una bella soddisfazione ai tanti tifosi "gialli" arrivati oggi al Mugello. Il "Dottore" ha saputo soffrire quando nella parte centrale della corsa la sua Yamaha aveva accusato un calo, ma alla distanza è venuto fuori nuovamente per portarsi a casa un bellissimo podio, resistendo fino all'ultimo giro agli attacchi della Suzuki di Andrea Iannone.
Ma non possiamo congedare così il vincitore, perché quella di oggi è veramente una grande impresa per Lorenzo: scattato benissimo dalla prima fila, il tre volte iridato della MotoGP si è subito messo davanti a tutti e per i 23 giri successivi gli altri hanno potuto vedere solamente il codone della sua Desmosedici GP. E probabilmente per lui ha pagato anche la scelta di montare la gomma media all'anteriore, a differenza della hard scelta da Dovizioso, che alla fine ha chiuso staccato di oltre 6".
Per Dovi comunque è a sua volta un risultato prezioso, che gli consente di ridurre a 29 le lunghezze di ritardo nei confronti di Marquez, che continua a comandare la classifica iridata, inseguito ora però proprio da Rossi (-23) che oggi ha aggiunto un'altra perla alla sua già strepitosa carriera.
Alle spalle del pesarese, detto del quarto posto di Iannone, rimasto a sua volta molto a lungo nella lotta per il podio con una gara all'attacco, in quinta posizione c'è l'altra GSX-RR di Alex Rins. E' stata una gara nera quindi per la Honda: per trovare la migliore delle RC213V bisogna infatti scorrere la classifica fino al sesto posto di Cal Crutchlow, perché anche Dani Pedrosa è caduto dopo appena due curve.
Peccato per Danilo Petrucci, che probabilmente avrebbe meritato di più del settimo posto finale. La toccata iniziale con Marquez però lo ha costretto agli "straordinari" per riagganciarsi al gruppo dei migliori. Cosa che gli era riuscita molto bene, visto che verso metà gara si era riportato terzo, con tanto di doppio sorpasso alla Bucine su Iannone e Rossi. Forse però aveva chiesto troppo alle sue gomme e quindi alla lunga è calato.
Inspiegabile la gara di Maverick Vinales, partito malissimo dalla prima fila e mai in grado di reggere il ritmo dei migliori: alla fine lo spagnolo della Yamaha ha chiuso ottavo, battagliando quasi per tutta la corsa con la Ducati satellite di Alvaro Bautista. Ma è stata decisamente anonima anche la corsa di Johann Zarco, solo decimo con la Yamaha Tech 3.
Subito fuori dalla top 10 c'è la KTM di Pol Espargaro, mentre la gara di casa purtroppo non ha sorriso alle Aprilia, costrette entrambe al ritiro. E forse ci si attendeva qualcosina in più anche da Franco Morbidelli, alla fine 15esimo, ma in un weekend in cui era riuscito per la prima volta a guadagnarsi la Q2. A guardare le difficoltà delle Honda però ci sta che anche "Morbido" non abbia reso come sperato.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 23 | 41'43.230 | 173.4 | 25 | ||||
2 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 23 | 41'49.600 | 6.370 | 6.370 | 173.0 | 20 | ||
3 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 23 | 41'49.859 | 6.629 | 0.259 | 173.0 | 16 | ||
4 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 23 | 41'51.115 | 7.885 | 1.256 | 172.9 | 13 | ||
5 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 23 | 41'51.137 | 7.907 | 0.022 | 172.9 | 11 | ||
6 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 23 | 41'52.350 | 9.120 | 1.213 | 172.8 | 10 | ||
7 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 23 | 41'54.128 | 10.898 | 1.778 | 172.7 | 9 | ||
8 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 23 | 41'54.290 | 11.060 | 0.162 | 172.7 | 8 | ||
9 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 23 | 41'54.384 | 11.154 | 0.094 | 172.7 | 7 | ||
10 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 23 | 42'00.874 | 17.644 | 6.490 | 172.2 | 6 | ||
11 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 23 | 42'03.486 | 20.256 | 2.612 | 172.0 | 5 | ||
12 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 23 | 42'05.665 | 22.435 | 2.179 | 171.9 | 4 | ||
13 | 53 | Tito Rabat | Ducati | 23 | 42'05.694 | 22.464 | 0.029 | 171.9 | 3 | ||
14 | 38 | Bradley Smith | KTM | 23 | 42'05.725 | 22.495 | 0.031 | 171.9 | 2 | ||
15 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 23 | 42'09.874 | 26.644 | 4.149 | 171.6 | 1 | ||
16 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 23 | 42'22.541 | 39.311 | 12.667 | 170.8 | |||
17 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 23 | 42'44.441 | 1'01.211 | 21.900 | 169.3 | |||
18 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 18 | 42'34.319 | 5 giri | 5 giri | 133.0 | |||
dnf | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 19 | 34'44.756 | 4 giri | 172.0 | Ritirato | |||
dnf | 43 | Jack Miller | Ducati | 1 | 1'56.650 | 22 giri | 18 giri | 161.8 | Accident | ||
dnf | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 1 | 1'59.032 | 22 giri | 2.382 | 158.6 | Accident | ||
dnf | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 0 | Accident | ||||||
dnf | 17 | Karel Abraham | Ducati | 0 | Accident | ||||||
dnf | 45 | Scott Redding | Aprilia | 0 | Accident |
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