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Di Giannantonio: “MotoGP con Ducati, che emozione essere con i migliori al mondo”

Fabio Di Giannantonio debutta in MotoGP nel 2022 con la Ducati del team Gresini, che lancia un nuovo progetto come team indipendente supportato da Borgo Panigale. Il pilota romano non nasconde l’emozione di trovarsi a competere con i migliori piloti del mondo, ma resta concentrato in vista del lavoro per la stagione che lo attende.

Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Gresini Racing

Nuova stagione, nuovi colori, nuova avventura: nel 2022 Fabio Di Giannantonio debutta in MotoGP e lo fa con il team Gresini, che da quest’anno con il supporto di Ducati si lancia in un nuovo progetto come team indipendente. Diggia e la squadra dell’indimenticato Fausto Gresini tornano insieme ancora una volta ed esordiranno nella classe regina con una delle moto più competitive della griglia: quella del pilota romano sarà una delle ben otto Desmosedici ai nastri di partenza e il rookie non vede l’ora di cominciare.

Inutile a dirsi, l’obiettivo è quello di essere il miglior esordiente del 2022, anche se la stagione deve ancora entrare nel vivo. La MotoGP infatti volerà in Malesia a fine mese per i test invernali, dove Di Giannantonio tornerà in sella alla sua Ducati dopo una prima presa di contatto a Jerez a metà novembre. Le prime impressioni erano state decisamente positive e l’entusiasmo di tornare a lavorare sulla moto è palpabile nel giorno della presentazione ufficiale del team Gresini.

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Fabio Di Giannantonio ha infatti tolto i veli alla Desmosedici che guiderà nel 2022 insieme al compagno di squadra Enea Bastianini. Non nasconde l’emozione di debuttare in MotoGP e di farlo con Gresini, uno dei team che maggiormente ha creduto in lui, condividendo di nuovo il box con Bestia dopo essere stati già in squadra insieme in passato.

Come ti sei preparato per questo nuovo step? Quali sono le aspettative?
“Sicuramente la preparazione per la MotoGP è diversa rispetto a quella della Moto2, perché le gare sono più lunghe e anche fisicamente dovrò migliorare al 100%. Ma penso che sarò pronto senza alcun problema. Sarà una nuova sfida, quindi mi aspetto solo di imparare giorno per giorno, gara per gara, giro per giro. L’obiettivo sarà migliorare, capire, raccogliere dati e informazioni. Ora voglio iniziare bene la stagione”.

Dopo le prime impressioni nei test, quali sono i prossimi aspetti che dovrai imparare della MotoGP per iniziare la stagione?
“Dai test ho capito che devo migliorare un po’ l’angolo a metà curva, devo fidarmi di più delle gomme. Perché con questa moto è incredibile quanto si riesca a piegare e nel complesso devo migliorare tutto, perché in fondo ho fatto solo un centinaio di giri in due giorni, quindi ora siamo pronti ad andare in Malesia per sette giorni di test. Lì capirò meglio quali sono i miei punti deboli e quali sono invece i miei punti di forza, così ci lavoro”.

Avete già corso insieme come compagni di squadra in passato, ma quest’anno sarà un po’ diverso. Vi aspettate di lavorare maggiormente insieme quest’anno rispetto al passato?
“Penso che in generale in MotoGP ci sia più lavoro da fare, già per noi stessi. Ma abbiamo un bel rapporto, quindi sono sicuro che se avrò delle domande per Enea o viceversa non ci sarà alcun problema per aiutarci. Anche il team è una grandissima famiglia e il modo di lavorare di Ducati è quello di condividere dati e informazioni, quindi non sarà un problema condividerli, così come i commenti”.

Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Photo by: Gresini Racing

Sarà il tuo primo anno in MotoGP, come sarà la tua preparazione fisica? È cambiata per essere pronto a guidare la MotoGP?
“Sicuramente quando hai una nuova moto devi capire anche quando puoi rilassarti sulla moto. Ci vuole tempo, a volte anni. Ma in generale l’aspetto fisico è molto importante già dalla Moto3. Ovviamente bisogna lavorare molto sul cardio, ma anche sulla forza, perché la moto ha molta potenza, quindi spinge e tu devi fare altrettanto. Proprio in generale devi essere il miglior atleta che puoi e non devi essere troppo grosso in termini di peso, ma sicuramente la miglior versione di te stesso, credo”.

Fausto sarà con voi con lo spirito, quale consiglio che lui vi ha dato in passato vi portate dietro per poter andare in pista?
“Fausto mi ha sempre detto di divertirmi. Divertirmi a correre e a vivermi il mondo della MotoGP, perché quando ti diverti, tutto viene più facile in qualche modo. Fausto ha lasciato questo segno anche nelle persone che lavorano qui, nel team e nella famiglia. Continuiamo a portare avanti gli insegnamenti di Fausto e penso che fosse stato un grande consiglio che sto capendo crescendo. Quando ero piccolo pensavo solamente a salire sulla moto e spingere, ma quando ti diverti tutto è migliore”.

Secondo te hai fatto il percorso giusto per arrivare in MotoGP?
“Sì, penso di aver fatto il percorso giusto perché alla fine l’importante è arrivare in MotoGP in un certo modo. Approdo in MotoGP con una Ducati dove si può fare veramente bene, la moto l’ho provata a Jerez e mi è piaciuta tantissimo, secondo me con questa moto qui se imparassi velocemente potrei fare già molto bene dal primo anno. Quindi il percorso è stato quello che è stato, ci sono piloti che fanno percorsi più brevi, più lunghi. Ma alla fine ognuno ha la propria storia, questa è la mia e penso di aver fatto le mosse giuste. Adesso siamo qui grazie alla famiglia Gresini e a Ducati che mi hanno dato questa opportunità, cercherò ovviamente di sfruttarla al massimo”.

Sembri sempre molto sicuro di te, ma da debuttante temi qualcosa in particolare? O hai più un’adrenalina da fame di MotoGP?
“In realtà non c’è troppo spazio per il timore in questo mondo, secondo me. Se non sei tu quello che maggiormente crede in se stesso non lo farà nessuno per te. Quindi è importantissimo che tu sia consapevole dei tuoi mezzi, del tuo talento e del lavoro che fai anche a casa. Io sono molto sicuro di me stesso, so che posso fare bene, ovviamente ho tante cose da imparare e ho bisogno di tempo, ma sono sicuro di poterci arrivare. Dico che sono nervoso perché ovviamente, come ogni pilota è un’emozione. Quando si è piccoli si comincia con le minimoto, si cresce e si sogna di arrivare il più vicino possibile alla MotoGP, magari un giorno provarla o correrci. Questo io ed Enea lo abbiamo realizzato, come gli altri venti piloti che ci sono in griglia, quindi è una cosa pazzesca. Sono emozionato di vedermi in griglia in MotoGP a competere contro i migliori piloti al mondo e cercare di essere uno di quelli. È più emozione che timore”.

Tu ed Enea stati in visita al Museo Ducati. Qual è la moto o la situazione che vi ha emozionato di più e che può ispirarvi?
“Il Museo è sempre pazzesco, vedi tutta la storia Ducati, tutti i piloti che hanno corso prima e quindi anche l’importanza di far parte di una famiglia così. Sinceramente, ogni volta che vedo le moto di Bayliss mi emoziono, infatti ho sempre corso col 21 soprattutto per lui. È sempre stato il mio idolo, quindi vedere proprio le sue moto lì con cui ha corso, ha vinto gare e titoli è sempre un’emozione. Ogni volta che si va al Museo, cerco di arrivare lì e le accarezzo un po’, penso quanto deve essere stato bello correre con quelle moto lì”.

Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing

Photo by: Gresini Racing

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