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Petrucci: "Devo adattarmi alla potenza e alle gomme"

Il pilota italiano comunque è parso soddisfatto dopo la prima uscita con la Ioda CRT

Petrucci:
Anche se si è presentato sul tracciato andaluso con alle spalle un test privato ospitato dal circuito italiano di Magione lo scorso gennaio, quella spagnola ha rappresentato per Danilo Petrucci la prima opportunità per prendere una misura reale del prototipo CRT Ioda. Tre sessioni diventate poi in realtà due per colpa delle due cadute, la prima occorsa martedì pomeriggio e la seconda mercoledì mattina, che hanno poi costretto ad un grande lavoro i meccanici e ridotto vistosamente le ore di attività in pista. Nonostante tutto, il 21enne pilota italiano ha lasciato la pista andalusa con le idee molto più chiare circa i prossimi obiettivi e la direzione da seguire per portare avanti i preparativi in vista della prima gara del Campionato del Mondo MotoGp. "Per colpa delle cadute ho praticamente perso una giornata intera", ha dichiarato l’italiano al termine dell’ultima sessione. "Un vero peccato perché il potenziale c’è: la moto è stata costruita in un mese dai ragazzi presenti qui a Jerez, ed è già stato un miracolo essere qua. Disponiamo di un motore Superstock, di dischi in acciaio, quindi la moto è praticamente di serie e questo 1'41"6 può essere considerato un buon tempo, perché siamo vicini agli altri e proprio per questo sono soddisfatto". Petrucci ha iniziato i lavori lunedì girando per la prima volta con il nuovo telaio interamente sviluppato da Ioda. Ha chiuso il primo giorno con un crono di 1'43"3 che non è poi riuscito a migliorare nella seconda sessione ridotta a 36 tornate a causa della caduta. Mercoledì ha poi ripreso l’attività in pista accumulando 62 giri ed abbassando di 1"7 il risultato del giorno prima. E cosa ancora più importante, ha fissato gli obiettivi per il prossimo test previsto per l’8 e il 9 marzo a Motorland Aragón. "Dovrò concentrarmi sullo stile di guida", ha sottolineato il vice-campione del Mondo Superstock 1000 del 2011, "perché è differente da quello degli altri piloti, abituati alle grande potenze e alle Bridgestone. Dovremo lavorare anche sull’elettronica. Ora guardiamo avanti ai test di marzo, dove avremo a disposizione la moto definitiva con la quale ci presenteremo al round inaugurale di Qatar".

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