Dani Pedrosa risorge a Misano e beffa Valentino in rimonta
Lo spagnolo della Honda diventa l'ottavo vincitore diverso nelle ultime otto gare con una grande cavalcata dalla terza fila. Valentino ci crede fino a 7 giri dalla fine, poi si deve arrendere, ma si riporta a -43 da Marquez, quarto dietro a Lorenzo.
Foto di: Repsol Media
Incredibile, ma vero: siamo arrivati a quota otto vincitori differenti nelle ultime otto gare del Mondiale MotoGP 2016. Sulla ruota di Misano è uscito il nome di Dani Pedrosa ed effettivamente era strano che in una stagione che ha visto così tanti nomi alternarsi sul gradino più alto del podio non ci fosse salito il pilota della Honda.
Lo spagnolo era stato veloce per tutto il weekend, ma ieri in qualifica aveva pagato la sua solita difficoltà a portare in temperatura le gomme Michelin, ritrovandosi così a scattare dalla terza fila. Tutti i big però dicevano che in ottica gara poteva avere un grande ritmo e così è stato.
Grazie alla sua leggerezza ha potuto azzardare addirittura la gomma soft all'anteriore e questa scelta ha pagato. Ad uno ad uno ha iniziato a saltare tutti gli avversari che si ritrovava davanti con dei sorpassi davvero grintosi. Prima è stata la volta del compagno Marc Marquez, poi di Jorge Lorenzo ed infine dell'idolo di casa Valentino Rossi.
Per il "Dottore" sembrava la giornata giusta per infilare la terza vittoria stagionale, perché al secondo giro aveva preso con autorità il comando delle operazioni con un bel sorpasso su Lorenzo al Carro e poi era anche riuscito a costruirsi un leggero margine sugli inseguitori.
Margine che è ancora in fumo quando dietro di lui ha iniziato a farsi sempre più grande la sagoma della RC213V di Pedrosa, che lo ha raggiunto a 8 tornate dal termine e superato di forza un giro più tardi. A quel punto Valentino ha provato a rimanere nella sua scia, ma non c'è stato davvero nulla da fare.
Dunque, prosegue anche lo scambio di cortesie che in questa stagione ha visto Rossi trionfare due volte in terra spagnola e i piloti iberici invece a casa sua. Un peccato però per il pesarese, che oggi aveva una ghiotta occasione per accorciare di parecchio il gap in classifica che lo separava da un Marquez oggi un po' in ombra e alla fine solo quarto.
La zampata di Pedrosa invece ha preservato anche il vantaggio del compagno di box, che rimane di 43 lunghezze sul Rossi, nonostante la seconda domenica di fila giù dal podio. Un podio che invece è stato conquistato da Jorge Lorenzo che, pur senza brillare, è riuscito a riscattare la prova decisamente opaca di domenica scorsa a Silverstone. Il suo gap nel Mondiale però ora appare davvero pesante, perché parliamo di 61 punti.
Con il successo odierno "Camomillo" poi è andato a riprendersi il quarto posto nel Mondiale, scavalcando nuovamente la Suzuki di un Maverick Vinales, che oggi ha retto il ritmo dei migliori solamente per qualche giro, ma comunque si è tenuto dietro la Ducati di Andrea Dovizioso pur essendo stato costretto a cedergli la posizione verso metà gara per aver oltrepassato troppe volte i limiti consentiti della pista.
Dalle Desmosedici GP forse ci si attendeva di più sulla pista di casa, ma hanno digerito poco le gomme. Tuttavia, il distacco di quasi 20" dal vincitore deve far riflettere. Peccato poi anche per l'altra Rossa di Michele Pirro, settimo ma autore di una partenza decisamente da dimenticare.
A completare la top ten troviamo poi un Cal Crutchlow non al livello delle ultime uscite davanti a Pol Espargaro e ad Alvaro Bautista, che completa così il buon weekend dell'Aprilia, dopo che già ieri era stato capace di portare la RS-GP in Q2 per la prima volta.
Tra i ritirati vanno citati Aleix Espargaro, Alex Lowes e Tito Rabat, finiti tutti e tre ruote all'aria, mentre Andrea Iannone e Jack Miller non sono stati neppure della partita: il primo ha rimediato una microfrattura alla vertebra D3 in una caduta avvenuta nella FP1, mentre l'australiano si è arreso ad una mano dolorante prima del Warm-Up di questa mattina.
Cla | # | Pilota | Bike | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 0 | 43'43.524 | 25 | |||||
2 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 0 | 43'46.361 | 20 | |||||
3 | 99 | Jorge Lorenzo | Yamaha | 0 | 43'47.883 | 16 | |||||
4 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 0 | 43'53.093 | 13 | |||||
5 | 25 | Maverick Viñales | Suzuki | 0 | 43'58.991 | 11 | |||||
6 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 0 | 44'03.200 | 10 | |||||
7 | 51 | Michele Pirro | Ducati | 0 | 44'06.460 | 9 | |||||
8 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 0 | 44'09.226 | 8 | |||||
9 | 44 | Pol Espargaro | Yamaha | 0 | 44'10.679 | 7 | |||||
10 | 19 | Alvaro Bautista | Aprilia | 0 | 44'17.492 | 6 | |||||
11 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 0 | 44'22.730 | 5 | |||||
12 | 6 | Stefan Bradl | Aprilia | 0 | 44'23.491 | 4 | |||||
13 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 0 | 44'26.521 | 3 | |||||
14 | 50 | Eugene Laverty | Ducati | 0 | 44'32.974 | 2 | |||||
15 | 45 | Scott Redding | Ducati | 0 | 44'37.903 | 1 | |||||
16 | 68 | Yonny Hernandez | Ducati | 0 | 44'48.596 | ||||||
17 | 53 | Tito Rabat | Honda | 0 | 44'23.911 | ||||||
dnf | 41 | Aleix Espargaro | Suzuki | 0 | 26'52.205 | Retirement | |||||
dnf | 12 | Javier Fores | Ducati | 0 | 24'23.949 | Retirement | |||||
dnf | 22 | Alex Lowes | Yamaha | 0 | 11'14.356 | Retirement |
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