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Dall'Igna: "Ducati ha le capacità per fare 6 moto ufficiali"

In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il direttore generale di Ducati Corse ha commentato la grande doppietta di Jerez, ma ha anche guardato al futuro, assicurando che la Casa di Borgo Panigale potrebbe anche schierare sei moto factory se si dovesse concretizzare l'accordo con la VR46.

Il vincitore della gara Jack Miller, Ducati Team festeggia con Gigi Dall'Igna, Ducati Team General Manager

Foto di: Dorna

In casa Ducati ora iniziano a crederci davvero tanto. Aver messo le mani su Jerez de la Frontera, una roccaforte che gli uomini in Rosso non riuscivano ad espugnare da ben 15 anni, sembra aver dato la convizione di aver finalmente trovato la strada giusta per rendere la Desmosedici GP efficace ovunque. Ma anche di aver fatto la scelta giusta a livello di piloti, rinnovando la coppia ufficiale dopo tanti anni di continuità che avevano avuto come centro di gravità Andrea Dovizioso.

Jack Miller è stato l'uomo dell'impresa di Jerez, arrivata tra le altre cose dopo un avvio di stagione decisamente poco brillante. Mentre Pecco Bagnaia ha lasciato la Spagna con il secondo posto in pista e con la leadership nel Mondiale. L'analisi di Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, non può che essere positiva quindi.

"Negli ultimi anni è stato un circuito che ci ha regalato poche soddisfazioni, ma l'anno scorso Pecco nella seconda gara aveva fatto vedere che si poteva fare bene", ha detto Dall'Igna in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. "Sono arrivato a Jerez più fiducioso, ricevendo tante conferme. Qui il motore non conta praticamente nulla, anzi la potenza forse dà persino fastidio, quindi uno dei nostri punti di forza viene meno. Usciamo da qui più convinti".

In "Jackass" non aveva mai perso la fiducia, anche se ritiene che avesse bisogno di una domenica come questa: "In queste settimane ho pensato molto a Jack. Avevo raccolto meno di quanto avrebbe potuto e, quando succede, è un attimo entrare in una spirale negativa. Avevo paura, ma ha reagito bene. Sul suo talento non ho mai avuto dubbi. Ma Jack aveva bisogno di una gara così".

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La stima in Bagnaia affonda le sue radici molto indietro, ma Dall'Igna ha spiegato che ora sta dimostando di avere tutto quello che serve per essere un pilota ufficiale di grande livello.

"Pecco è qui perché ha fatto bellissime cose in carriera, anche un po' nascoste. Al di là del Mondiale Moto2, per me sono stati più importanti gli anni in Mahindra: è stato l'unico pilota a far andare forte una moto complicata".

"E mi è piaciuto molto vedere come ha reagito un anno fa dopo la frattura della tibia. Dovevamo scegliere tra lui e Zarco e Pecco al rientro ha fatto vedere grandi cose. Come guida non stiamo neanche a discuterne, a livello mentale ha le qualità che servono per un team ufficiale".

Tra i due piloti c'è armonia, ma qui è arrivata anche una frecciata alla coppia che c'era in precedenza: "Che i piloti vadano d'accordo è importante, ma fino ad un certo punto. Abbiamo già sbagliato in passato a fare scelte basate sull'amicizia. L'importante è che siano professionisti e collaborino. E che si rispettino".

Un altro dei temi importanti del weekend è stato l'annuncio dell'ingresso del Team VR46 in MotoGP a partire dal 2022. Ducati aveva già confermato tramite il direttore Paolo Ciabatti di aver già dei discorsi aperti con loro, ma anche con il Gresini Racing. Cosa che ha ribadito Dall'Igna: "Stiamo parlando con tutti per capire cosa è giusto fare. Le scelte si fanno sempre in due".

L'aspetto più interessante però è che Gigi ha rivelato che a Borgo Panigale potrebbero anche allargare la disponibilità di moto ufficiali: "E' solo una questione di deciderlo per tempo e di avere un budget adeguato. Ducati ha le capacità per fare sei moto ufficiali".

In ogni caso, il rapporto con Pramac, che oggi dispone già di due moto factory, non dovrebbe subire ridimensionamenti: "Siamo trasparenti e tutti i team conoscono i rapporti esistenti all'interno dell'orbita Ducati. Pramac in questi anni ha fatto benissimo e ci ha aiutato nello sviluppo delle moto e dei piloti, e va tenuta in considerazione. Con Paolo Campinoti stiamo definendo i dettagli, c'è già un accordo verbale. Credo che al Mugello potrà essere annunciato".

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