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Dall'Igna: "Dovizioso è al quinto anno in Ducati e la continuità paga"

Il direttore generale di Ducati Corse coccola il forlivese dopo la bellissima vittoria del Red Bull Ring, la terza stagionale per la Rossa. Inoltre è convinto che oggi abbia fatto un passo avanti importante anche Jorge Lorenzo.

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Gigi Dall'Igna, General Manager Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Gigi Dall'Igna, General Manager Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Il vincitore della gara Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Start action
Jorge Lorenzo, Ducati Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Jorge Lorenzo, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Gigi Dall'Igna, Ducati Team General Manager

Gigi Dall'Igna è al settimo cielo. All'inizio dell'anno aveva promesso una Ducati in grado di battagliare ad armi pari con Honda e Yamaha per il Mondiale ed oggi tutto questo è realtà. Andrea Dovizioso ha colto la sua terza vittoria stagionale al Red Bull Ring, al termine di un duello bellissimo con Marc Marquez, che lo ha riportato a soli 16 punti dallo spagnolo.

Sulla carta questa era una pista molto favorevole alla Desmosedici GP, ma vincere oggi non è stato affatto facile, come ha confermato il direttore generale di Ducati Corse ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

"Questa pista è sempre stata una di quelle su cui ci siamo trovati bene. Dove bisogna staccare forte e dove il motore conta tanto. La Ducati storicamente ha sempre avuto queste due doti, mentre sicuramente hanno fatto un grande passo avanti su questo tracciato Marquez e la Honda, ma fortunatamente siamo riusciti a portarci a casa la terza vittoria stagionale, che sicuramente è un bel bottino" ha detto.

Dall'Igna ha confermato che ora il vantaggio di motore della Ducati è calato, ma che la Desmosedici ora è una moto più completa: "L'anno scorso la differenza tra noi e gli altri era veramente importante dal punto di vista velocistico. E' chiaro che quando succedono queste cose, gli altri provano a correre ai ripari e di lavorare sull'aspetto più negativo della moto. Mi aspettavo un passo avanti sia di Honda che di Yamaha da questo punto di vista. Noi purtroppo non siamo riusciti a replicare questo vantaggio, ma in compenso credo che la nostra moto sia più equilibrata, perché abbiamo fatto un grosso passo avanti su quelli che erano i nostri aspetti più critici".

Tra le altre cose, nel box della Rossa sembrano piuttosto soddisfatti anche del quarto posto di Jorge Lorenzo: "Io sono molto contento della prestazione di Lorenzo. La tattica scelta da lui non era sicuramente quella giusta in questo tipo di condizioni e infatti ha pagato di più quella scelta da Dovizioso. Ma è evidente che un pilota che deve cercare di recuperare in qualche maniera deve mettere a frutto tutte le sue qualità ed una di quelle di Jorge è la velocità nei primi giri. Togliergli questa arma finirebbe forse per essere controproducente, quindi anche se la sua strategia forse non è stata la migliore, ma la sua è stata una gara importante dal punto di vista della testa e della sua motivazione. E' arrivato ad un soffio dai primi, ha fatto tanti giri in testa e quindi io sono contento, perché è un altro passo importante nella direzione giusta".

Parlando così tanto di strategie, sembra una MotoGP sempre più vicina alla Formula 1 e Dall'Igna non crede che sia solo questione di gomme: "Non è solo una questione legata alle gomme. E' la MotoGP moderna che è fatta di tantissimi dettagli che vanno gestiti. Scegliere la strategia di gara più corretta è fondamentale quindi per provare a vincere".

I piloti sembrano apprezzare parecchio la nuova carena, ma a quanto pare questo potrebbe anche non essere l'unico jolly da provare a giocare da qui a fine anno: "Ognuno lavora principalmente sui propri difetti. Noi lo abbiamo fatto, ma lo hanno fatto anche Honda e Yamaha. L'anno scorso a Barcellona abbiamo preso 40 secondi dal primo e quest'anno abbiamo vinto. Quindi ognuno si concentra sui suoi difetti e cerca di mettergli delle pezze per risolverli. Noi non possiamo dire di averli risolti, ma abbiamo un pacchetto molto più equilibrato rispetto a quello dell'anno scorso ed abbiamo ancora qualche idea da provare da qui a fine anno: speriamo che sia buona".

E la convinzione è che ora la Ducati sia una moto più "friendly" per tutti i piloti rispetto a qualche anno fa, anche se chiaramente Dovizioso è quello che la sfrutta meglio: "Credo che la Ducati di oggi non sia più la Ducati di un tempo. Lo dimostrano non solo le prestazioni di Dovi, ma anche quelle di Petrucci e di Bautista, o quella di oggi di Lorenzo, che è arrivato ad un soffio dal podio. Non credo che la Ducati sia più complicata come lo era qualche anno fa, anche se sicuramente Dovizioso in questo momento ha più esperienza di altri piloti, la sta interpretando al meglio. Inoltre ha dato tante indicazioni ai tecnici, quindi l'abbiamo sviluppata molto seguendo le sue necessità. E' al quinto anno con noi e la continuità è una cosa che paga nelle corse".

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