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Dall'Igna soddisfatto della carena: "I risultati riflettono le simulazioni"

La prima uscita della nuova rivoluzionaria veste aerodinamica della Ducati è servita soprattutto per raccogliere dati, ma la cosa positiva è che questi sembrano rispecchiare abbastanza quelle che erano state le simulazioni.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Ducati Corse

Jorge Lorenzo, Ducati Team, con la nuova carena
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Dall'Igna
Jorge Lorenzo, Ducati Team con la nuova carena
Luigi Dall'Igna, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, nuova carena
Andrea Dovizioso, Ducati Team, nuova carena
Luigi Dall'Igna, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, nuova carena

Maverick Vinales è stato il grande protagonista dei test collettivi della MotoGP in Qatar, ma nella serata di sabato la Ducati ha oscurato la sua stella, portando al debutto la tanto attesa carena studiata dai tecnici di Borgo Panigale per sopperire al divieto delle alette introdotto quest'anno.

Se buona parte della concorrenza si è limitata a realizzare una doppia carena che potesse inglobare le ali al proprio interno, Gigi Dall'Igna e soci sono andati decisamente oltre, cambiando completamente il concetto del cupolino, che ora praticamente è la somma di due profili alari raccordati da paratie laterali.

Stando a quanto ha rivelato Dall'Igna a Movistar MotoGP, i primi riscontri sono stati positivi: "Sono abbastanza soddisfatto dei risultati ottenuti con la nuova carena. Qui abbiamo solo raccolto i dati su quello che può offrire e sono soddisfatto perché i risultati riflettono abbastanza le simulazioni che avevamo fatto".

Ora si tratta di fare un bilancio dei pro e dei contro di questa soluzione: "E' chiaro che dobbiamo ancora analizzare meglio i dati, ma ovviamente questa carena ha aspetti positivi e negativi. Dovremo lavorare per cercare di alleviare i secondi. Dal punto di vista dell'accelerazione la carena sembra andare bene, ma dal punto di vista della velocità pura e della percorrenza a centro curva dobbiamo ancora completare alcune cose".

L'obiettivo a lungo termine invece è ridurre l'impatto degli aspetti negativi, come era già stato fatto con le alette l'anno scorso: "L'aerodinamica è come tutte le parti della moto, quando si apporta una modifica è normale guadagnare qualcosa da qualche parte, ma di contro perdere qualcosa su altri aspetti. E' stato così anche con le alette. Dobbiamo cercare di minimizzare gli aspetti negativi e l'anno scorso lo abbiamo fatto molto bene con le ali".

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