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Crutchlow: "Ho giocato le mie carte, ma non posso lottare per il titolo"

L'inglese della Honda LCR è stato quello che ha sfruttato meglio di tutti la gara pazza di Termas de Rio Hondo ed ha conquistato la sua terza vittoria in MotoGP, diventando anche leader della classifica iridata.

Il vincitore della gara Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Il vincitore della gara Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Gold and Goose / Motorsport Images

Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Il vincitore della gara Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Il vincitore della gara Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Se una Honda avesse dovuto vincere il GP d'Argentina, dopo le prove tutti avrebbero scommesso su quella di Marc Marquez. Lo spagnolo però ha fatto confusione alla partenza ed è stato penalizzato, trovandosi subito fuori dai giochi.

Senza il pilota di Cervera a fare da lepre, al comando si è formato un gruppetto di quattro "outsider", nel quale tutti hanno dato la sensazione di avere la possibilità di vincere. Ed è stato così fino alla fine: anche se strada facendo il poleman Jack Miller si è staccato, Cal Crutchlow, Johann Zarco ed Alex Rins hanno battagliato fino alla bandiera a scacchi.

L'inglese, che è il più esperto di tutti, è stato il più bravo a sfruttare la situazione particolare ed alla fine si è portato a casa la terza vittoria in carriera in MotoGP.

"Ho vinto essendo piuttosto lento" ha detto Crutchlow. "Sapevo che potevo riuscirci, perché è stata una gara abbastanza strana, ma per me abbastanza normale. Mi sentivo bene fin dall'inizio, ma non ho voluto correre rischi. Semplicemente mi sono giocato le mie carte e sono rimasto nella scia degli altri. Sono felice per la squadra e per la Honda".

La festa è stata doppia per il portacolori della Honda LCR, perché il successo gli è valso anche la leadership nella classifica piloti. Un fatto che però il pilota di Coventry non prende troppo in considerazione, non ritenendosi un candidato al titolo.

"Non abbiamo il materiale per lottare per il titolo. Bisogna avere un costruttore alle spalle per riuscirci e la Honda ha Marc e Dani. Siamo vicini e questo certamente mi aiuta, ma non pensavo che avrei potuto essere leader. In Texas cercherò di ottenere un buon risultato, anche perché non dobbiamo vincere ogni gara".

L'ex campione del mondo della Supersport, che ha un contratto diretto con la HRC, ha criticato Marc Marquez per quando si è ripreso la propria posizione dopo aver spento la moto.

"Marc è stato il più veloce, ma sulla griglia le regole sono chiare" ha detto a proposito della manovra che è costata un ride through allo spagnolo.

Infine, Cal ha fatto anche riferimento alla decisione di ritardare la gara quando i piloti hanno lasciato la griglia.

"Penso che sia stata una decisione fantastica perché ho vinto" ha scherzato. "Miller ha giocato le sue carte e forse avremmo dovuto iniziare la gara, ma non ci è stato permesso... Non lo so".

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