Ciabatti: "Se Marquez avesse colpito Rossi, sarebbe stato investigato"
Il direttore sportivo della Ducati si è detto perplesso per il fatto che lo spagnolo non sia stato messo sotto investigazione dopo il contatto con Petrucci: secondo lui i giudizi a volte vengono condizionati dai piloti coinvolti.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Ieri Danilo Petrucci era furioso con Marc Marquez al termine del GP d'Italia di MotoGP. Dopo appena due curve, infatti, lo spagnolo della Honda si è appoggiato alla sua Ducati e lo ha portato fuori dalla pista, facendolo precipitare dal terzo al nono posto.
Un episodio che lo ha costretto a spremere le gomme per risalire fino alla zona podio e che quindi lo ha poi obbligato a rallentare nel finale, chiudendo settimo.
"Marquez ha fatto una buona partenza, è andato largo alla prima curva e poi alla seconda è andato largo ma io ero in mezzo alla pista e mi ha preso. Mi ha buttato fuori. Per fortuna che la via di fuga era in asfalto, ma ho comunque perso tanto tempo" aveva detto "Petrux".
Ma non solo, perché il portacolori del Pramac Racing aveva anche invocato un provvedimento da parte della Direzione Gara. Discorso su cui oggi è tornato anche Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse, che ha appoggiato il pensiero espresso dal pilota di Terni.
"Marquez è un pilota dal talento immenso che però ha dimostrato in diverse occasioni, come in Argentina, che non si cura particolarmente degli altri piloti in pista" ha spiegato Ciabatti ai microfoni di Radio 24.
"Se deve fare un entrata la fa, lui ha la capacità di rimanere in piedi anche in condizioni in cui gli altri piloti probabilmente andrebbero in terra. Spesso facendo così fa sponda sul pilota all'interno del quale sta entrando e credo che non sia giusto. Credo che debba avere un po' più di rispetto e non appoggiarsi come ha fatto con Petrucci rovinandogli la gara" ha aggiunto.
Poi ha concluso con una considerazione interessante, dicendo che secondo lui i giudizi della Direzione Gara variano in base ai piloti che sono coinvolti nei vari episodi di gara.
"Il problema è anche che i giudizi su certi comportamenti dei piloti vengono influenzati da chi è il pilota, tra virgolette colpevole, e chi è la vittima. Ha colpito Petrucci, ma se la stessa cosa al primo giro del GP d'Italia fosse successa con Valentino Rossi, sarebbe finito sotto investigazione. Ma non è successo e questo ci lascia veramente perplessi".
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