Ciabatti: "La Ducati ha avuto il via libera, altrimenti non avremmo corso il rischio di una penalità"
In questa conversazione tra Motorsport.com e Paolo Ciabatti, avvenuta dopo la vittoria della Ducati in Qatar, il direttore sportivo difende la sua squadra dalle accuse di Honda, Suzuki, KTM ed Aprilia, che hanno reso "provvisorio" il successo di Dovizioso.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il reclamo sulla presunta illegalità del deflettore montato sul forcellone è la miglior indicazione del fatto che Ducati è un passo avanti nell'interpretazione dei regolamenti?
"Un direttore sportivo della MotoGP deve conoscere tutti i dettagli del regolamento e sapere come applicarli, ma deve anche sfruttarli al massimo senza superare i limiti. Quello che è strano è che tutti i costruttori hanno accesso ai dettagli tecnici ed alla spiegazione che Danny Aldridge, direttore tecnico del campionato, ha inviato alcuni giorni fa. C'è un articolo molto chiaro su cosa è possibile applicare al forcellone per raffreddare la gomma posteriore o proteggerla dall'acqua. E' chiaro che non hanno letto quell'aggiunta o che hanno deciso di non fare ciò che abbiamo fatto noi. Avrebbero potuto chiedere delle spiegazioni prima di andare così in là. Ma abbiamo già visto tante persone che cercavano di limitare l'innovazione tecnica apportata dalla Ducati nel campo aerodinamico".
Ducati ha chiesto un parere alla direzione tecnica del campionato durante il pre-campionato?
"Lo facciamo tutti. Ecco perché siamo calmi, perché ci hanno dato il via libera. In caso contrario non avremmo corso il rischio di essere penalizzati. Ovviamente non mostri i dettagli, quello che mostri è il concetto di ciò che stai per aggiungere alla moto".
Dopo aver fatto una scelta difficile come aver lasciato andare via Jorge Lorenzo, cosa significa la vittoria di Dovizioso in Qatar?
"Vincere in Qatar, la prima gara della stagione e dopo un test non molto positivo qualche giorno prima... Questo trionfo è una grande emozione. E poi, vincere contro Marquez all'ultima curva ci rende ancora più felici. A parte questo, la gara ha confermato anche che Danilo può stare perfettamente nella squadra ufficiale facendo un buon lavoro. Andrea, da parte sua, aveva dei dubbi quando siamo arrivati qui, ma dopo aver lavorato con la sua squadra, è riuscito a mettere in pratica la sua strategia. Questo è il modo migliore per iniziare l'anno, essendo primi sia nella classifica della MotoGP che della Superbike".
Puoi fornirci alcuni dettagli sul lavoro di Dovi durante il weekend?
"Quello che abbiamo visto a Losail è Andrea Dovizioso e il suo team allo stato puro. Ha un rapporto molto bello con i suoi ragazzi e riescono sempre a trovare la soluzione migliore per ogni problema. Lavorano sempre con molta tranquillità e questo non è facile".
Il passo avanti della Honda sul fronte del motore è un ulteriore stimolo per la Ducati a continuare a spingere più in là il limite dal punto di vista tecnico?
"Lo sappiamo: Honda è Honda e non smetterà mai di sviluppare la sua moto. L'anno scorso, Dovi ha corso in Qatar senza alette e questo gli consentiva di ottenere delle velocità di punta più elevate. Tuttavia, con i nuovi regolamenti abbiamo dovuto omologare una carena con le alette e non è possibile rimuoverle in alcuni circuiti specifici. Questo ha portato la velocità di punta della nostra moto a diminuire".
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