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Caso Silverstone, Michelin ammette: "Più usura del previsto in gara"

Piero Taramasso ha rivelato le prime conclusioni delle indagini sulle gomme che hanno fatto discutere a Silverstone: il responsabile della Michelin in MotoGP ha spiegato che in generale in gara c'è stata un'usura più elevata e più veloce del previsto, che per alcuni piloti è risultata in un crollo delle performance. Ora però l'azienda francese continuerà l'indagine per arrivare alle cause di quanto accaduto.

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Gold and Goose / Motorsport Images

Le gomme sono state uno dei temi caldi del Gran Premio di Gran Bretagna di MotoGP. Dopo la corsa, diversi piloti hanno puntato il dito verso le coperture, indicandole come la causa della loro debacle. Su tutte, hanno fatto scalpore quelle accusate da Joan Mir e Pecco Bagnaia, che hanno perso grip al posteriore e posizioni, mentre il loro rivale nella corsa al titolo si involava verso la quinta vittoria stagionale e probabilmente allungava anche le mani sul titolo.

Ma anche Valentino Rossi, che probabilmente stava vivendo il miglior weekend di un difficilissimo 2021, in gara ha dovuto fare i conti con un crollo verticale, che lo ha portato dall'ottavo posto in griglia a chiudere addirittura in 18esima posizione. La Michelin quindi non ha perso tempo ed ha cercato di dare subito una spiegazione a quanto accaduto sul tracciato britannico, con il responsabile Piero Taramasso che ha ammesso che effettivamente in gara è successo qualcosa di inatteso, che ha dato vita a queste situazioni problematiche.

"Non mi piace parlare a caldo, perché è una cosa che spesso ti porta fuori strada. Ora è solo un giorno che siamo rientrati alla base, ma in generale abbiamo notato un valore di usura più elevato alla domenica rispetto al resto del weekend, sia per gli pneumatici anteriori che per quelli posteriori. Ed è questo che ha provocato il calo delle performance delle gomme. Noi lo avevamo stimato a partire dal decimo giro e in effetti è arrivato molto prima, perché certi piloti lo hanno accusato dopo cinque o sei giri", ha spiegato Taramasso.

"Silverstone è un circuito che sollecita parecchio le gomme e la costanza di rendimento è sempre stata una delle difficoltà da affrontare su quel circuito. Erano due anni che non andavamo su questa pista e ci siamo tornati con la nuova carcassa introdotta l'anno scorso, che non avevamo ancora avuto modo di provare lì. Questa usura, che in certi casi è stata anche un po' irregolare, l'abbiamo riscontrata con certi piloti e con altri no. Non è legata al tipo di moto, perché i sei costruttori erano tutti presenti nelle prime sei posizioni", ha aggiunto.

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Taramasso si è impegnato anche a dire che l'azienda francese farà tutto il possibile per cercare di prevedere maggiormente situazioni di questo tipo, aggiungendo che ovviamente ora l'indagine sui motivi di quanto accaduto andrà avanti per cercare di dare delle risposte oggettive ai piloti.

"E' evidente che dobbiamo migliorare sull'aspetto di prevedere cosa può succedere in corsa se magari cambia la temperatura, se il ritmo è più veloce o più lento o se si cambia una mescola all'ultimo minuto sulla griglia. Dobbiamo lavorare meglio soprattutto in FP4, con il pieno di benzina, e fare più giri possibile consecutivi. Sappiamo che non è facile, perché il timing è sempre serrato, ma abbiamo delle idee per migliorare questo aspetto ed evitare di fare delle scelte sbagliate".

"Queste sono le prime valutazioni che abbiamo potuto fare, ma continueremo ad indagare per capire quali possano essere le cause che hanno portato a questa situazione. Ci sono tantissime cose che possiamo controllare, inoltre i team ci aiutano tanto perché ci mettono a dispozione anche i loro dati. Quando avremo un'idea più chiara, potremo dare delle risposte ai piloti che ci chiedono spiegazioni, ma vogliamo farlo fornendogli dei dati oggettivi".

Infine, ha voluto chiarire anche alcune questioni che erano state tirate in ballo nel post-gare, come possibili favoritismi verso alcuni piloti o una riduzione del budget messo a disposizione da Michelin. Voci che Taramasso ha voluto smentire con fermezza.

"Quando succedono queste cose si scatenano sempre tante fantasie nel paddock, tipo quella che a Quartararo queste cose non succedono mai perché è francese, e le sue gomme vanno sempre bene. Ma è impossibile favorire un pilota o sfavorirne un'altro, perché da diverse stagioni c'è una sorta di lotteria e le gomme vengono attribuite in maniera casuale ai piloti".

"Ho sentito dire anche che c'è stata una diminuzione di budget da parte di Michelin, ma anche questo è sbagliatissimo, perché fortunatamente la nostra società ha gestito molto bene la crisi del COVID ed è in salute, la gestione è stata esemplare. Non abbiamo avuto alcun calo di budget e, anzi, abbiamo a disposizione tutte le tecnologie per provare a capire cosa stia provocando tutti questi cambiamenti repentini e tornare a vedere delle belle gare, senza le lamentele dei piloti", ha concluso.

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