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Casey Stoner: "Ci manca poco per essere al top"

C'è attesa alla Ducati per la gara di Laguna Seca dove Hayden si sente di casa

Casey Stoner:
Il Gp degli Stati Uniti è sicuramente uno degli appuntamenti più significativi della stagione per Ducati e per i suoi piloti. Per Nicky Hayden Laguna Seca è una delle due gare “di casa” del campionato oltre che teatro della sua prima vittoria in assoluto in MotoGP nel 2005. Un risultato ripetuto nel 2006 mentre il pilota americano si avviava alla conquista del titolo mondiale. E’ un appuntamento altrettanto amato da Casey Stoner che predilige le piste vecchia maniera, il cui layout segue la formazione naturale del terreno piuttosto che un disegno studiato al computer. L’australiano, che arriva da tre podi consecutivi, sulla pista californiana ha vinto nel 2007 e ha conquistato il secondo posto l’anno successivo. CASEY STONER “Laguna è una pista che mi è sempre piaciuta perché è impegnativa ma divertente e segue l’andamento del terreno e di tutti i suoi saliscendi e cambi di direzione. Inoltre apprezzo molto l’atmosfera festosa ma rilassata dei tifosi americani. Naturalmente mi piacerebbe un bel risultato ma non voglio fare alcuna previsione perché ultimamente siamo sempre arrivati vicini al top senza però riuscire a concretizzare quello che volevamo. Ci manca molto poco, un po’ più di “grip”, di stabilità in frenata e di maneggevolezza, dettagli che ci darebbero quel paio di decimi che ci mancano. Sono pochi ma, visto il livello attuale, si fanno sentire. Vedremo, noi partiamo comunque con l’obiettivo di fare meglio di quanto fatto finora”. NICKY HAYDEN “Sono naturalmente contento di correre a Laguna, una pista che per me è assolutamente speciale, dura ma bellissima, dove ho vinto il mio primo GP. Non voglio fare il presuntuoso perché sono americano ma è davvero un circuito particolare. Non c’è una parte che sia un vero rettilineo, le curve sono tutte connesse le une con le altre e ce ne sono di tutti i tipi, sia lente sia veloci. La “Corckscrew” è unica, una picchiata dall’altezza di un terzo piano, completamente cieca. Ti sembra di precipitare nel vuoto. Un’altra particolarità di Laguna è che non puoi permetterti la minima sbavatura in alcun punto perché esci da una curva impostando già la traiettoria per la successiva. Al Sachsenring abbiamo avuto un fine settimana impegnativo ma in gara siamo riusciti a recuperare, ritrovando un buon feeling con la moto. Per questo mi sento fiducioso”.

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