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Intervista

Battistella esclusivo: "Da Ducati ancora nessuna offerta per Dovizioso"

Simone Battistella, manager di Andrea Dovizioso, si è raccontato in una lunga video-intervista con Motorsport.com dove ha parlato anche della trattativa tra il suo assistito e la Ducati.

Simone Battistella, manager Dovizioso

Foto di: Lorenzo Senna

Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci, Michele Pirro, Ducati Corse, Andrea Saveri
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Alvaro Bautista, Team HRC crash
Alvaro Bautista, Team HRC
Alvaro Bautista, Team HRC
Alvaro Bautista, Team HRC
Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Podio: Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Podio: Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Andrea Dovizioso, Team Ducati
Andrea Dovizioso, Team Ducati
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Alvaro Bautista, Leon Haslam
Alvaro Bautista, Team HRC
Alvaro Bautista, Team HRC
Alvaro Bautista, Team HRC
Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Il terzo classificato Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Alvaro Bautista, Team HRC
Alvaro Bautista, Team HRC
Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Lorenzo Baldassarri, Pons HP40
Podio: Aki Ajo, Lorenzo Baldassarri, Pons HP40, Tetsuta Nagashima, Red Bull KTM Ajo, Enea Bastianini, Italtrans Racing Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

Uno dei nomi più caldi del mercato di MotoGP è sicuramente quello di Andrea Dovizioso, che al momento non ha ancora apposto la propria firma su un contratto in vista del 2021. Abbiamo raggiunto il suo manager, Simone Battistella, per capire a che punto sono le trattative tra il vice-campione del mondo e la Ducati.

Come sta Andrea?

Sta bene, sta recuperando molto velocemente. Per fortuna abbiamo avuto modo di organizzare l'operazione in tempi rapidi. L'intervento è andato molto bene e quindi 48 ore dopo Andrea era già in palestra e poteva muovere il braccio e allenarsi. Puntiamo ad avere un abbassamento del tono muscolare minimo, se non nullo. Quindi penso che sarà tutto ok per la prima gara.

Quanto ha pesato il coronavirus sul tuo lavoro di manager?

Ha pesato molto per tutti immagino. Per me come manager è stato un periodo molto intenso. Abbiamo dovuto riorganizzare un po' tutto e ci siamo dovuti tenere aggiornati sulle situazioni cercando magari di prevedere ciò che sarebbe accaduto. Abbiamo passato le giornate al telefono e davanti al computer per tenere tutto monitorato. Abbiamo anche dovuto organizzare nuovamente tutta la preparazione dei piloti. Ci siamo ritrovati davanti ad una nuova pausa invernale allungata. Non avevamo indicazioni su quando saremmo potuti ripartire e questa è stata una difficoltà. In ogni caso è stato anche interessante vedere come molti parametri legati alle performance psico-fisiche siano migliorati durante questo periodo. Adesso tutti, compresi i piloti, sentiamo l'esigenza di scendere in pista.

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A che punto siamo con la trattativa con Ducati?

In questo momento non c'è la trattativa. La Ducati ha deciso di attendere qualche gara prima di parlare, quindi accettiamo la decisione e aspetteremo qualche gara, poi vedremo se sarà il caso di parlare.

Prima del coronavirus avevate ricevuto qualche offerta da Ducati?

Avevamo avuto un'indicazione di quella che sarebbe potuta essere un'offerta. Però non abbiamo cominciato una negoziazione perché ci siamo prima concentrati sulla riduzione del contratto 2020. Dopo eravamo entrambi pronti a parlarne, ma poi c'è stata un po' di indecisione da parte di Ducati e hanno deciso di aspettare qualche gara prima di avviare una negoziazione.

Sappiamo del bel rapporto tra Danilo e Andrea. Dovi come ha preso la notizia che Petrucci era stato praticamente messo alla porta da Ducati?

Queste sono cose che succedono. A dire il vero non ne abbiamo neanche parlato con Andrea. Era logico per Danilo che una volta che si fosse chiusa la porta Ducati si sarebbe messo a cercare un'altra squadra e siamo tutti contenti che abbia trovato un posto in MotoGP in un programma che gli interessa. Da parte di Andrea c'è sicuramente soddisfazione per il fatto che Danilo abbia trovato una soluzione.

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team

In questi mesi si è fatto avanti qualche altro team per Andrea?

Avevamo parlato con KTM, ma in realtà non c'è stato molto da negoziare, perché è stato chiaro sin dall'inizio che non c'erano le condizioni per avviare una collaborazione. Quello è stato l'unico contatto serio che c'è stato.

Eventualmente Andrea vuole continuare o fermarsi nel caso in cui non trovasse un accordo con Ducati?

L'idea di ritirarsi non c'è, sicuramente vuole continuare a correre e vuole farlo all'interno di un progetto che gli interessa, alle condizioni corrette. Sarà quindi determinante capire come procederà la negoziazione con Ducati e se ci saranno le condizioni giuste lui è sicuramente intenzionato a continuare. 

Ti infastidisce il fatto che Dovizioso venga sempre bistrattato nonostante sia in ogni caso il vice-campione del mondo in carica?

Non mi fa rabbia. Andrea è un pilota che non dà molto nell'occhio perché non è molto estroverso. Ha sempre dovuto dimostrare il proprio valore in pista, anzi ha dovuto dimostrare più di quanto vale, nel senso che non ha mai avuto i riflettori puntati addosso. Anche per un fatto di carattere perché lui è una persona introversa e schiva, quindi magari non attrae molto l'attenzione delle masse e questo ha portato a non metterlo molto in rilievo. Lui però è consapevole di queste sue caratteristiche e non è intenzionato a cambiare per seguire la popolarità. Il suo mestiere lo fa molto bene e sa che deve dimostrare il suo valore in pista ogni volta che si infila il casco.

Cosa ne pensi del contratto firmato da Marquez di 4 anni? La situazione legata al fratello pensi possa portare a frizioni nel rapporto con Honda?

La firma di 4 anni è sicuramente una cosa inusuale. Però quando un pilota si trova bene, capisce le potenzialità della squadra e si sente al top allora poi prende scelte del genere. Questa è una cosa molto importante perché un pilota del suo livello può scegliere quello che vuole. Praticamente può muoversi in qualunque momento per qualunque team.

L'aver fatto una scelta del genere vuol dire che lui ha pensato che quella fosse la migliore decisione possibile per la propria carriera. Non penso che cambino gli equilibri all'interno del box perché non penso che Pol sia un pilota complicato da gestire. 

Io non ho ancora capito come sia avvenuta la scelta di sostituire Alex. Ritengo che la decisione sbagliata non sia stata questa, ma sia stata quella di metterlo direttamente nel team ufficiale. Quello secondo me è stato il contratto scorretto per Alex perché l'avrebbe messo in una situazione estremamente difficile. Questa mi sembra quasi una toppa su una falla costruita prima. Consapevoli del problema in cui potevano incappare nel 2021 probabilmente hanno preso questa decisione proprio per salvaguardare la carriera di Alex e permettergli di svilupparsi nella maniera più corretta.

Valentino Rossi probabilmente continuerà ancora un anno arrivando a correre a 42 anni, ci lasci un tuo pensiero?

A me affascina molto questa storia di Valentino perché vedere la passione con la quale affronta la sfida, ma soprattutto l'impegno con cui si cimenta ancora oggi nelle sfide quotidiane che vengono offerte ad un pilota. Questi ragazzi si devono allenare ogni giorno e non è detto che dopo che lo fai per tutti questi anni tu abbia ancora voglia. Evidentemente la sua motivazione è ancora molto alta. Per me è molto affascinante da un certo punto di vista. Spero che le sue prestazioni siano buone durante la stagione perché è chiaro che vedere personaggi e campioni di questo livello soffrire fa sempre un po' male. Però lui è forte, anche l'anno scorso ci sono stati sicuramente dei momenti di difficoltà, però il potenziale c'è sempre.

Alvaro Bautista, Team HRC

Alvaro Bautista, Team HRC

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Come si trova Alvaro in Honda? Pensi si possa costruire qualcosa di vincente con loro?

C'è un grande potenziale, progetto è giovanissimo e quindi bisognare dare tempo al tempo. Visto che non si è potuto correre è difficile dare un giudizio. Sinora si è fatta una sola gara dove si è visto che c'è del potenziale, ma ci sono anche problemi di giovinezza dal punto di vista tecnico. Questo significa che bisogna aspettare. Honda è determinata nel fare un progetto di successo, magari non nell'immediato, ma sicuramente nel medio termine.

Tu gestisci anche Baldassarri che è uno dei giovani più promettenti. Pensi ci possa essere posto per lui in MotoGP nel 2021? Qualche team si è già fatto avanti?

Il coronavirus ha sicuramente incasinato le carte dei giovani piloti. Perché non potendo dimostrare il loro valore in pista non possono aver fatto quel marketing dal punto di vista sportivo, che serve per promuoversi alle squadre di MotoGP. Questa è sicuramente una difficoltà. Proprio per questo motivo tanti tasselli dalla Moto2 sono rimasti bloccati.

Il potenziale c'è ed è altissimo. Dobbiamo cercare di capire se resterà qualche moto libera per il 2021 e poi eventualmente prendere una decisione. Ne stiamo parlando con un paio di team, però sicuramente è una bella sfida quella di provare a correre nel 2021 in MotoGP. Avremo pochissimo tempo per capire se si può fare oppure no.

Lorenzo Baldassarri, Pons HP40

Lorenzo Baldassarri, Pons HP40

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Che campionato di MotoGP dobbiamo aspettarci?

Sarà un campionato intenso, da bere tutto di un fiato. Sarà importante la resilienza, anche psicologica, di tutti i giocatori, sia i piloti che le squadre. Sarà anche importante capire come reagiranno tutti a queste gare strane in cui non ci sono gli sfoghi magari della cena fuori o nel paddock con tutte le persone. Tutti dovranno lavorare in blocchi di due settimane. Tre gare al mese per quattro mesi è bella tosta. Certo, abbiamo aspettato tanto, ma adesso che parte sarà veramente dura.

Negli ultimi anni i piloti tendono a firmare nuovi contratti con tanto anticipo. Tu cosa ne pensi?

In realtà i piloti e i manager hanno poco potere in questo, sono le squadre che decidono quando firmare. Yamaha, Honda e Suzuki si sono mosse a inizio stagione e hanno accelerato i tempi. Hanno voluto sistemarsi per cominciare la stagione con la massima tranquillità. Questo dà sicuramente un vantaggio dal punto di vista della serenità. Altre squadre hanno deciso di aspettare e vedere le prime gare. Poi il coronavirus era inaspettato e nessuno poteva prevedere ciò che poi è accaduto. Io sono dell'opinione che per prima cosa sono le squadre che decidono. Non so quanto cambierà la situazione in futuro, ma la tendenza sembra essere quella di anticipare sempre di più i tempi per essere tranquilli di correre sapendo già cosa accadrà. Da un altro punto di vista è invece un po' strano perché nel caso ad esempio di Danilo, lui comincerà la stagione in Ducati pur sapendo che nel 2021 non lo sarà più, quindi è una situazione un po' strana.

 

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