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Bagnaia: "Vittoria incredibile, avevo tanta rabbia dentro"

Il pilota della Ducati è finalmente riuscito a conquistare ad Aragon quel successo che gli era già sfuggito già troppe volte in questa stagione e c'è riuscito alla fine di un duello entusiasmante con Marc Marquez, che dà ancora più valore alla sua prima affermazione in MotoGP.

Il vincitore della gara Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Finalmente Pecco Bagnaia. Non si può introdurre diversamente la prima vittoria del pilota della Ducati in MotoGP, che ormai stava diventando davvero un tabù. Dalla pole cancellata a Portimao, alla caduta al primo giro, arrivando alla gomma poco prestazionale di Silverstone, erano stati tanti gli episodi che fino ad oggi gli avevano impedito di coronare un risultato che avrebbe meritato di conquistare anche prima.

La cosa curiosa è che alla fine il successo è arrivato proprio su una pista su cui lui si sarebbe aspettato di soffrire. E alla fine di un duello fantastico contro un avversario ostico come Marc Marquez. Dunque, tutto si è allineato nel migliore dei modi per Pecco, permettendogli anche di ridare un po' di linfa alle sue speranze iridate, con il gap nei confronti di Fabio Quartararo che si è ridotto a 53 lunghezze. Una domenica perfetta, che non poteva essere altro che molto emozionante per lui, che ha regalato anche la prima affermazione stagionale all'Italia nella classe regina.

"Una vittoria non te la immagini mai. Viene quando è tutto a posto ed oggi è stata davvero grandissima. Ho poco da dire: sapevamo di essere forti e sapevamo che Marc era quello con un passo un po' più veloce. Quando ho visto che alla prima curva ero davanti, ho iniziato a spingere come un matto perché c'era lui dietro", ha detto Bagnaia ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

"Ho fatto tutta la gara leggendo in tabella '+0"0 Marquez'. Gli ultimi quattro giri sono stati difficilissimi e non vedevo l'ora che finissero, perché Marc continuava a passarmi, però alla fine ce l'abbiamo fatta ed è un'emozione incredibile".

"Non era scontato, perché sono arrivato qui con tante domande su questa pista, perché non sono mai riuscito ad andare forte e non avevo mai finito a punti in MotoGP. Invece quest'anno è stato tutto perfetto fin dalla FP1, in qualifica è venuto fuori un tempo della madonna e anche oggi ho fatto una gara incredibile, perché non so quanto abbiamo dato a Mir che era terzo, ma il passo era davvero infuocato", ha aggiunto.

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Averla spuntata su un avversario come Marquez, che oggi è sembrato il Marc di sempre, ha dato anche quel pizzico di valore in più alla sua impresa, rendendola complicata fino all'ultima curva.

"Sapevo che Marc era un osso duro. Lo è stato per tutto il weekend. E' una pista sinistrorsa e lui è molto forte su questo tipo di tracciati. Qui aveva sempre dominato e anche nella lotta è molto forte. Quest'anno però penso di essere cresciuto molto nella battaglia, perché mi è capitato spesso di dover rimontare da dietro".

"Quando ho visto che ha iniziato ad attaccarmi, ho sempre cercato di incrociare. Sapevo che non mi doveva fare una curva davanti, perché a fine gara, quando hai le gomme molto usate, è sempre meglio stare davanti. All'ultimo giro, quando ha provato a passarmi alla 12, ho spinto come un matto nelle ultime quattro curve per non dargli la possibilità di incrociare all'ultima staccata, che la Honda può girare più stretta. Poi ho visto la bandiera a scacchi ed ho capito che avevo vinto. Mi mancava tanto questa sensazione e mi sono emozionato molto".

A questo punto gli è stato domandato anche se non fosse il caso di lasciarlo passare ad un certo punto per provare a togliersi un po' di pressione, ma il ducatista ha spiegato che c'era un ragionamento preciso dietro alla scelta di rimanere davanti.

"Lasciarlo passare mi avrebbe complicato un po' di più le cose, anche perché credo che fossi messo meglio di lui in staccata. Quando provava a passarmi, aveva sempre il posteriore che si muoveva tanto. Però in accelerazione forse aveva qualcosa in più lui, quindi vincere in questa maniera è davvero bellissimo e ci tengo quindi a fare un ringraziamento alla Ducati, che mi spinge sempre, ma anche alla VR46 Academy e a tutta la mia famiglia".

Dal box Ducati sono arrivate segnalazioni costanti sul fatto che alle sue spalle ci fosse proprio il pilota della Honda: "Nei megaschermi vedevo che c'era Marc dietro di me, ma all'inizio non capivo quanti fossimo, perché anche gli altri mi sembravano vicini. Dalle segnalazioni sul dashboard sapevo che era Marc, poi gli ultimi quattro giri me lo hanno messo anche nella tabella. Ma quelle segnalazioni mi fanno ridere, perché io non ne vorrei mai, ma in una situazione come questa servono sempre".

Infine, ha ammesso che le tante disavventure di quest'anno non sono state facili da gestire, ma che probabilmente anche queste danno ancora più gusto al trionfo odierno.

"In realtà quest'anno ogni situazione strana mi ha fatto accumulare tanta rabbia dentro e non è facile gestire questa cosa. Poi magari a casa vai sui social network e vedi che ti insultano anche. Sapevo che questa pista era difficile, ma dalle situazioni difficili nasce spesso qualcosa di buono. Siamo riusciti a rigirarla e a far sì che la mia prima vittoria in MotoGP arrivasse sulla pista più ostica per me, quindi è una giornata bellissima".

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