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Bagnaia: "Sono frustrato, ma ho le basi per vincere nel 2022"

Il pilota della Ducati ha visto andare in fumo i sogni iridati cadendo a pochi giri dal termine della gara di Misano quando era al comando. Inevitabilmente c'è frustrazione, ma anche la consapevolezza di essere uno dei più veloci del lotto in questo momento e questo era l'obiettivo per quest'anno. Ora si può guardare al 2022 per fare qualcosa di grande...

La caduta di Francesco Bagnaia, Ducati Team

La caduta di Francesco Bagnaia, Ducati Team

motosport.com

L'impresa era lì ad un passo, ma Pecco Bagnaia l'ha vista sfuggire proprio sul più bello, nella ghiaia delle vie di fuga di Misano. Quasi per un destino beffardo, l'anno scorso era stato il tracciato romagnolo a negargli la gioia della prima vittoria in MotoGP quando era in fuga solitaria. Oggi invece la scivolata alla curva 15 gli è costata la speranza di continuare a credere alla conquista del titolo.

Con 52 punti da recuperare su Fabio Quartararo, il pilota della Ducati sapeva di poter solo attaccare, anche se l'occasione era ghiotta, visto che il suo rivale scattava dalla quinta fila. E fino a cinque giri dalla fine Pecco era stato perfetto: partito bene dalla pole, aveva comandato tutta la gara nonostante un Marc Marquez piuttosto agguerrito alle sue spalle. Poi sono arrivati l'errore e la grande delusione, che comunque il piemontese sembra aver assorbito abbastanza bene, con la consapevolezza di essere cresciuto tanto nella seconda parte dell'anno e di avere ora il potenziale per lottare da subito per il campionato nel 2022.

"Io analizzerei il campionato dividendolo in due fasi. La prima è stata di apprendimento, fino alla pausa estiva, dove ogni volta c'era qualcosa che mi limitava e non mi permetteva di essere il più veloce o comunque di stare davanti. Poi, dopo la pausa estiva, siamo arrivati in Austria e mi veniva tutto più facile. Questo perché abbiamo lavorato molto ed abbiamo trovato una base su cui lavorare che ha sempre funzionato perfettamente", ha spiegato Bagnaia.

"Purtroppo ci sono state due gare in cui non abbiamo avuto un gran livello, perché non hanno funzionato alcune cose, che sono la prima in Austria e Silverstone. Purtroppo in quei due casi abbiamo portato a casa solo 5 punti anche se eravamo tra i più veloci. Poi ad Aragon siamo stati perfetti, come a Misano 1. Ad Austin più di così non avremmo potuto fare. Anche qui stavamo facendo un weekend perfetto ed è un peccato per la caduta, ma oggi dovevo vincere per forza, quindi ci ho provato e alla fine non è andata bene. Ma possiamo solo dire di essere contenti. Frustrati sicuramente, ma contenti", ha aggiunto.

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Lui e Jack Miller sono stati gli unici a montare la gomma dura all'anteriore e, curiosamente, sono scivolati entrambi alla curva 15. Pecco sapeva che avrebbe dovuto spingere dall'inizio alla fine con quella, ma del resto oggi poteva solo attaccare.

"Noi sapevamo da inizio gara che non mi potevo permettere di rallentare, perché la gomma anteriore dura aveva bisogno che spingessi dall'inizio alla fine per non raffreddarsi. Abbiamo rischiato, ma oggi era una giornata in cui potevamo fare solo quello. Sapevamo che con la media non mi sarei trovato bene come con la dura e quindi l'abbiamo montata anche se non erano condizioni troppo adatte. Ma usata nel modo giusto avrebbe dato i suoi frutti e li stava dando. Purtroppo mi ha tradito, ma oggi bisognava rischiare tutto e ci ho provato fino a che non sono caduto".

Guardando al 2022, Bagnaia si vede tra i protagonisti, perché è convinto che il lavoro che ha fatto in queste ultime gare, e la consapevolezza che ne è derivata, si riveleranno fondamentale il prossimo anno.

"Noi abbiamo gettato delle ottime basi per il prossimo anno. Il nostro obiettivo per quest'anno era imparare e crescere, perché l'anno scorso non ero neanche lontanamente vicino alle prime posizioni. Il nostro obiettivo quest'anno non era vincere il titolo, quindi quello che è venuto in più è stato solo che positivo. Penso di aver imparato tanto nelle ultime quattro gare, perché siamo sempre stati tra i più veloci e su piste diverse".

"Questo è fondamentale per il prossimo anno. Poi penso che la consapevolezza raggiunta in questo momento mi potrà dare molto voglia di provare a fare in modo che il prossimo anno il campionato possa andare nella nostra direzione. Bisognerà vedere perché comunque Quartararo, Marquez, Mir, ma anche tanti altri piloti saranno velocissimi. Noi però proveremo a fare il massimo".

Tenere i giochi aperti fino a Portimao era l'obiettivo e sarebbe stato molto bello, ma realisticamente il pilota della Ducati ha riconosciuto che, a prescidere dalla caduta, non sarebbe stato facile sfangarla anche in Algarve per come si erano messi i risultati oggi.

"Sapevo che sarebbe stata un'impresa molto difficile, ma finché non è finita matematicamente bisogna sempre crederci. Oggi ci ho provato e sapevo che potevo solo vincere. Con la vittoria avremmo un po' riaperto tutto, anche se, con 37 punti a due gare dalla fine, a lui sarebbe bastato anche solo fare un quarto posto a Portimao. Sarebbe stato comunque molto difficile, ma noi ci abbiamo provato ed abbiamo dimostrato di essere veramente forti. E' un peccato, ma dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che il Mondiale era più nelle mani di Quartararo che nelle nostre".

Un Quartararo a cui ha reso merito per la conquista del titolo, aggiungendo però che a fare la differenza è stata forse la posizione privilegiata da cui partiva, visto che lui il Mondiale se lo era già giocato anche nel 2020. Per questo Pecco spera di poter seguire le sue orme il prossimo anno.

"Quartararo è stato più forte di me perché aveva l'esperienza dell'anno scorso. Lui lo aveva già perso un campionato, perché era primo fino a quattro gare dalla fine. Era già in lotta per il Mondiale l'anno scorso. Aveva già vinto delle gare e quindi aveva più esperienza di me: siamo arrivati insieme in MotoGP, ma lui è stato veloce fin dal primo anno, il secondo si è giocato il titolo e l'ha perso, poi quest'anno è riuscito a vincerlo".

"E' il pilota che so lo è meritato di più in assoluto, ma noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, ovvero imparare e crescere. Il mio è stato un po' come il campionato dell'anno scorso di Fabio. Abbiamo fatto una bella stagione, siamo stati molto forti, ma abbiamo anche fatto degli errori che ci hanno permesso di crescere ancora di più. Non mi recrimino niente quest'anno, perché le ultime 4-5 gare sono state veramente buone. Abbiamo la consapevolezza di essere tra i più veloci e questo è molto importante", ha concluso.

Francesco Bagnaia, Ducati Team, dopo la caduta

Francesco Bagnaia, Ducati Team, dopo la caduta

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La caduta di Francesco Bagnaia, Ducati Team

La caduta di Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: motosport.com

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

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