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Bagnaia si gode il test con la Ducati: "È stata un'esperienza pazzesca!"

Come premio per una scommessa vinta con Gino Borsoi, il pilota italiano a Valencia ha avuto modo di salire per 9 giri sulla GP14.2 del Team Aspar, rimanendone impressionato: il salto rispetto alla Moto3 è davvero incredibile.

Francesco Bagnaia, Aspar MotoGP Team

Francesco Bagnaia, Aspar MotoGP Team

Aspar Team

Francesco Bagnaia, Aspar MotoGP Team
Francesco Bagnaia, Aspar MotoGP Team
Francesco Bagnaia, Aspar MotoGP Team
Francesco Bagnaia, Aspar MotoGP Team

Tra i tanti debutti avvenuti oggi nei test collettivi di Valencia, ne abbiamo visto anche uno molto particolare: quello di Pecco Bagnaia in sella ad una Ducati GP14.2 del Team Aspar.

Sia chiaro, il pilota italiano non proverà a seguire le orme di Jack Miller, saltando direttamente dalla Moto3 alla MotoGP, ma semplicemente ha vinto una scommessa con il suo team manager Gino Borsoi, che gli aveva promesso un test nel caso in cui fosse riuscito a centrare la seconda vittoria stagionale nella classe entrante, arrivata puntualmente a Sepang.

Il pilota torinese, che domani è atteso da un altro test importante, quello sulla Kalex dello Sky Racing Team VR46 con cui correrà l'anno prossimo in Moto2, ha completato 9 giri, con un miglior crono di 1'36"940, un tempo alto. Ma è comprensibile, perché il salto rispetto alla sua Mahindra era decisamente grande.

"E' stata un'esperienza veramente pazzesca e la squadra ha mantenuto la sua promessa. La MotoGP è veramente qualcosa di inimmaginabile: mi aspettavo che andasse forte, ma non così tanto forte. Sul dritto se non stai attento perdi la presa sulle pedane e in frenata devi fare molto attenzione. Io in Moto3 sono abituato che ci vogliono 17 bar di pressione per fermarla, mentre qua ne bastano 8 o 9, quindi bisogna stare attenti perché altrimenti si rischia di ribaltarsi" ha detto Pecco.

C'è stata anche l'emozione di un incontro ravvicinato con il campione del mondo Marc Marquez: "E' stato pazzesco e quindi devo dire veramente grazie ad Aspar ed alla Ducati. Ad un certo punto quando ero dentro c'era Marquez che girava e ho anche sbagliato, perché mi sono detto: 'adesso passo Marc e faccio un po' il figo' (risata sonora, ndr)".

Tra le altre cose, con il 21 ha riportato un numero importante in MotoGP: "Lo so, questo era il numero di Troy Bayliss, prima infatti Ciabatti mi ha fatto la foto con il 21 e gliel'ha mandata. Tra l'altro lui l'ultima gara in MotoGP l'aveva fatta proprio qui e aveva vinto".

La differenza con la sua Moto3 è davvero abissale, oltre 200 cavalli di potenza, ma non solo: "In Moto3 hai tutto il tempo di uscire dalla curva, ti metti in carena, aspetti. Qui non hai il tempo di fare niente: apri il gas ed è già il momento di frenare. Però è increbidible come girano queste moto, come si sente il davanti. Ma la cosa più impressionante è la potenza quando apri il gas: ho provato a farlo subito dopo la prima curva e quando ha preso coppia mi sono ritrovato quasi a bandiera, avevo i piedi a penzoloni".

Essendo uno dei membri della VR46 Riders Academy, già prima di partire per la Spagna si era fatto dispensare dei consigli da Valentino Rossi: "Già prima di partire per Valencia ho tenuto Valentino a parlare per tre quarti d'ora, con domande del tipo: ma allora al primo giro devo andare forte? devo andare piano? Poi gli ho chiesto delle gomme, dei freni. Infatti secondo me dopo un po' si era rotto...Ma è stato lì è mi ha spiegato tutto. E' stato utile soprattutto per i freni e per il modo di scaldarli. E' stranissimo anche arrivare in staccata e non dover usare la frizione, quindi spero di non essermi già abituato".

Il desiderio sarebbe stato di fare anche qualche giro in più: "Ho fatto 9 giri, ma a me sarebbe piaciuto farne di più. Adesso quasi quasi faccio un'altra scommessa con Borsoi: gli chiedo se me ne fa fare altri 9 se lo batto a 'sasso, forbici, carta'. Scherzi a parte, va bene così, anche perché altrimenti ho paura che poi domani mi possa sembrare che la Moto2 vada piano".

Ma non vuole bruciare le tappe, perché ora è più importante pensare alla Moto2: "Adesso il sogno c'è, ci ho un po' fatto la bocca, quindi spero di fare in fretta in Moto2 (ride). No, scherzo, bisogna prendersi il tempo che ci vuole".

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