Bagnaia: "Senza un'aletta è veramente difficile fare qualsiasi cosa"
Non è stato un debutto in MotoGP fortunato quello del pilota della Ducati Pramac, che in un contatto con Petrucci alla prima curva ha perso l'aletta di destra del cupolino e da quel momento la sua Desmosedici GP è diventata inguidabile, costringendolo al ritiro.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Si è ritirato nel corso del decimo giro, ma per Pecco Bagnaia di fatto il GP del Qatar è durato solo poche centinaia di metri. Dopo un buon inverno, il rookie della Ducati Pramac era speranzoso di portarsi a casa qualche punto nella sua gara d'esordio in MotoGP, ma non si può di certo dire che sia stato particolarmente fortunato.
La sua buona partenza è stata infatti vanificata da un contatto alla prima curva con Danilo Petrucci, nel quale però la sua Desmosedici GP ha perso l'aletta montata sul lato destro del cupolino.
A quel punto il campione del mondo in carica della Moto2 ha provato a proseguire la gara nel migliore dei modi ma, a riprova di quanto sia diventata fondamentale la componente aerodinamica al giorno d'oggi, la sua moto è diventata inguidabile. Quando ha capito che la situazione si era fatta troppo pericolosa, Pecco ha quindi deciso di riportarla ai box e ritirarsi.
Nonostante la delusione, Bagnaia è riuscito a prendere con filosofia questa prima battuta d'arresto: "E' stato un bel weekend e abbiamo lavorato bene, ma siamo stati sfortunati. Purtroppo delle giornate così capitano nella vita di un pilota. I primi giri sono stati comunque importanti per vedere come guidano anche gli altri, ma non è stato possibile finire al top".
Ecco il suo racconto di cosa è successo subito dopo lo spegnimento dei semafori: "Ero partito bene e alla prima curva stavo provando a fare una linea diversa. Stavo riuscendo a recuperare alcune posizioni, ma qualcuno ha fatto un sorpasso da matto a Petrucci e Danilo per evitarlo mi ha toccato e mi ha fatto perdere un'ala".
A quel punto la sua Desmosedici GP è diventata veramente troppo sbilanciata dal punto di vista aerodinamico e il ritiro è stata l'unica opzione: "Senza un'ala è stato veramente difficile fare ogni cosa, perché la moto è diventata molto difficile da guidare. Ho provato a spingere lo stesso, ma non è stato possibile finire la gara, perché era pericoloso: in frenata la moto mi tirava verso sinistra, quindi ho preferito fermarmi".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments