Bagnaia: "Gomma non buona a Silverstone, ma Michelin fa il possibile"
Il pilota della Ducati ha ricevuto la conferma dall'azienda francese che la sua gomma posteriore non era performante a Silverstone, ma non ha polemizzato, sottolineando che anche per la Michelin non è possibile sapere se un pneumatico sia competitivo o meno prima di montarlo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il weekend di Silverstone rischia di aver segnato definitivamente o quasi le speranze iridate di Pecco Bagnaia. Il pilota della Ducati scattava dalla prima fila, ma poi in gara ha dovuto fare i conti con una crollo verticale del grip al posteriore, che gli ha impedito di fare meglio del 14esimo posto.
Un risultato che, sommato alla vittoria del rivale Fabio Quartararo, lo ha fatto precipitare a 70 punti di distacco dal francese. La chiara sensazione del ducatista era che qualcosa non andasse sulla sua gomma posteriore ed oggi ha ricevuto la conferma anche da parte della Michelin. Tuttavia, il piemontese non è stato troppo severo col suo giudizio nei confronti dell'azienda francese.
"Ho parlato con la Michelin oggi, con Taramasso, e so che anche Dall'Igna ha avuto un meeting con loro nella giornata di martedì. Oggi hanno riconosciuto che la mia gomma posteriore non era performante, ma è un qualcosa che può succedere, perché loro non possono sapere se una gomma sia competitiva o meno prima che venga montata. Ovviamente vorrei che non succedesse più a me o qualche altro pilota, ma è una cosa che la Michelin non può controllare", ha detto Bagnaia alla vigilia del Gran Premio di Aragon.
Pecco non ha neppure invocato ulteriori controlli sugli pneumatici da parte dell'azienda transalpina: "Io penso che loro facciano già tutti i controlli possibili sulle gomme. Mi hanno detto che grazie ai miei dati della gara scorsa, nei quali era chiaro che la mia non era una buona gomma, hanno del materiale da studiare per il futuro. Ma non gli si può chiedere di fare più controlli, perché è veramente difficile capire se una gomma sia buona o meno prima di utilizzarla".
Il focus di Bagnaia quindi è già mirato al weekend di Aragon. Una pista su cui lo scorso anno ha faticato davvero tanto, soprattutto a causa delle basse temperature, ma sulla quale si aspetta di avere meno difficoltà quest'anno, anche perché il clima è molto differente.
"Negli anni passati questa era stata una buona pista per la Ducati, ma lo scorso anno abbiamo faticato molto, penso a causa delle condizioni. Solo Zarco aveva fatto un buon weekend, ma aveva finito quinto, quindi niente di eclatante. Personalmente, le condizioni mi hanno creato grandi difficoltà, anche perché sono caduto due volte quando stavo frenando ed ero ancora dritto. Quando cadi così, perdi tanta confidenza e per me quindi è diventato difficile spingere".
"Quando entri in pista e ci sono solo 8 gradi non è mai semplice, ma per me lo era anche di più, perché facevo un po' più fatica degli altri a scaldare la gomma davanti. Ma quest'anno non ho più avuto questo problema, riesco ad entrare in pista e a spingere subito. A Silverstone faceva freddo, ma sono stato competitivo dal primo giro e lo stesso anche a Le Mans. Inoltre credo che quest'anno sarà diverso, perché fa molto più caldo".
70 punti sono tanti a sei Gran Premio dal termine, ma l'ex campione del mondo della Moto2 si aggrappa alla matematica, che per il momento non lo taglia fuori dalla corsa al titolo.
"Non si perde mai la speranza. Siamo qui per provare a vincere e a fare del nostro meglio. Finché il campionato non sarà chiuso matematicamente, ci proveremo. Poi va detto che Fabio si sta meritando tutto questo, perché è il più veloce, il più costante e quindi è giusto che sia primo in campionato. Adesso spetta a noi cercare di fare il possibile, anche se con 70 punti di distacco sarà sicuramente molto difficile, perché lui poi è sempre davanti. Noi abbiamo fatto degli errori ed abbiamo avuto anche un po' di sfortuna, ma finché la matematica non ci taglia fuori, ci proveremo".
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