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Bagnaia: "Fossi primo, gestirei ancora alla stessa maniera"

Il pilota della Ducati è convinto di aver gestito bene anche la gara della scorsa settimana, conclusa al terzo posto dopo essere scattato dalla pole position ed aver condotto per 14 giri, perché ritiene che se avesse rallentato troppo, sarebbe stato passato prima. Dunque, se si ritroverà di nuovo davanti, non cambierà la sua strategia, anche se osservando i dati ha scoperto alcune cose che potrebbero rivelarsi utili.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Dopo una bellissima prima pole position in carriera, con tanto di record della pista di Losail, Pecco Bagnaia avrebbe probabilmente fatto carte false per regalarsi anche la sua prima vittoria in MotoGP nel Gran Premio del Qatar della scorsa settimana.

Il pilota della Ducati però in gara si è dovuto accontentare di piazzarsi sul gradino più basso del podio. Dopo aver comandato per 14 dei 22 giri in programma, ha dovuto fare i conti con il consumo della gomma posteriore e non ha potuto fare nulla per sbarrare la strada a Maverick Vinales e a Johann Zarco, che lo hanno preceduto sotto alla bandiera a scacchi.

Questo fine settimana avrà l'occasione per provare a rifarsi, perché la MotoGP fa nuovamente tappa a Losail per il GP di Doha. Il piemontese però ha ribadito di non avere alcuna intenzione di cambiare il suo atteggiamento se si dovesse trovare al comando della corsa anche domenica.

"Se alla prima curva fossi di nuovo in testa, proverei a gestire di nuovo la gara alla stessa maniera. In questi giorni mi è stato chiesto se non fosse stato meglio gestire la gara con un passo più lento, ma credo che in quel caso i piloti della Yamaha o della Suzuki mi avrebbero passato ed avrebbero imposto loro il passo", ha spiegato Bagnaia.

"E' stata una gara molto esigente per quanto riguarda la gomma posteriore, anche a causa del vento che ti portava largo, quindi l'unico modo per far girare la moto era sfruttare il posteriore. Guardando i dati, ora sappiamo su cosa dobbiamo lavorare, ma anche seguendo le Yamaha e le Suzuki abbiamo capito parecchie cose che possono aiutarci questo weekend", ha aggiunto.

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Purtroppo per i ducatisti, che probabilmente sono stati quelli che lo hanno patito di più, per la gara è di nuovo prevista la presenza del vento. Questo non vuol dire però che Bagnaia partirà sconfitto.

"Le previsioni sembrano uguali per domenica, con tanto vento, ma credo che arriveremo più preparati. L'anno scorso poi abbiamo visto che nelle doppie gare i risultati non si sono ripetuti, quindi mai dire mai".

Al campione del mondo 2018 della Moto2 è stato domandato anche se ritiene che se si dovesse verificare un'altra sconfitta su una pista favorevole alla Ducati si debba parlare di fallimento, ma Pecco sembra pensarla diversamente.

"Yamaha e Suzuki, come avete visto, sono competitive come noi. Nella prima parte della gara siamo stati molto veloci e ci stavamo costruendo anche un vantaggio, però perdevamo in alcuni tratti in accelerazione e questo ci è costato la gara. Non dobbiamo essere preoccupati, perché sappiamo che questa pista è buona per noi, ma lo è anche per altre moto".

"Abbiamo la possibilità di vincere, questo è certo, ma l'avremo anche in altri circuiti e lo abbiamo visto l'anno scorso. L'anno scorso capitava che su alcuni tracciati fossi competitivo io, su altri magari lo era Miller e su altri ancora Zarco. Quest'anno l'obiettivo è cercare di esserlo con costanza, su tutti i circuiti".

Infine, gli è stato domandato se gli piace correre in notturna, cosa che per il momento in tutto il calendario avviene solamente in Qatar.

"A me piace molto correre qui. Mi piacciono molto sia la pista che l'atmosfera. Bisogna fare molta attenzione, perché le temperature sono più basse e c'è anche più umidità, condizioni che rendono semplici le cadute alla curva 2".

"Però mi piace correre qui, anche se non è detto che quello che funziona qui poi possa funzionare anche su altri tracciati. E' una pista unica, che non si può paragonare agli altri circuiti, quindi è anomalo in termini di sviluppo della moto", ha concluso.

Francesco Bagnaia, Ducati Team
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing, Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Johann Zarco, Pramac Racing, Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP Francesco Bagnaia, Ducati Team
Francesco Bagnaia, Ducati Team
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