Austin, Libere 1: Marquez detta legge, ma Valentino resta vicino
Il pilota della Honda si conferma il riferimento sulla pista texana, ma nel finale il "Dottore" si avvicina sfruttando la gomma nuova. Vinales terzo con quella usata, mentre le Ducati sono quarta e sesta.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo quelli della Moto3, anche i piloti della MotoGP hanno dovuto fare i conti con una pista sporca e che ha offerto poco grip, a causa dei lavori di levigatura dell'asfalto, nella prima sessione di prove libere del GP of the Americas.
Questo però non ha impedito a Marc Marquez di confermare i pronostici della vigilia, perché il pilota della Honda, che è l'unico ad aver scritto il suo nome nell'albo d'oro di Austin nella classe regina, ha staccato il miglior tempo e fino a pochi minuti dal termine ha avuto un vantaggio davvero importante sulla concorrenza.
Il campione del mondo ha abbassato costantemente i suoi tempi con la gomma media usata al posteriore, chiudendo con un 2'05"530. L'unico ad avvicinarsi un po' nel finale è stato Valentino Rossi, ma va detto che il "Dottore" ha utilizzato una coppia di gomme soft sulla sua Yamaha nel finale per scendere a 2'05"926 e chiudere a 396 millesimi dallo spagnolo.
Interessante però la prestazione dell'altra M1 ufficiale, quella di Maverick Vinales, perché lo spagnolo è riuscito a staccare il terzo tempo, portando anche lui avanti una gomma media usata al posteriore. E' vero che il gap da Marquez è di sette decimi, ma è sicuramente un inizio positivo rispetto alle ultime due gare.
Sono leggermente più indietro le due Ducati ufficiali, con Jorge Lorenzo in quarta posizione a poco meno di un secondo ed Andrea Dovizioso sesto a 1"2. I due hanno usato configurazioni aerodinamiche differenti, con il maiorchino che ha rispolverato la carena alata, ma anche lui sembra aver iniziato il weekend con il piede giusto rispetto a Qatar ed Argentina. Diverso il discorso per "Desmodovi", che però forse si è visto rovinare il giro migliore dal traffico di Karel Abraham.
Tra le due Desmosedici GP si è infilato il leader della classifica iridata Cal Crutchlow, ma il segnale di quanto la Honda sia competitiva in Texas è senza ombra di dubbio il settimo tempo del suo compagno di squadra Takaaki Nakagami, che con un ottimo settimo tempo si è ovviamente preso anche la palma di miglior rookie in pista.
Nella top 10 ci sono anche entrambe le Suzuki, con Andrea Iannone ottavo a poco più di un secondo e mezzo ed Alex Rins decimo, ma solo qualche millesimo più indietro. Ad intervallare le due GSX-RR c'è la Yamaha Tech 3 di Johann Zarco, con il francese che nei minuti iniziali è stato costretto a parcheggiare la sua M1 a bordo pista a causa di un problema meccanico e quindi poi ha proseguito la sessione con la seconda moto.
Subito fuori dalla top 10 ci sono le due Aprilia di Aleix Espargaro e Scott Redding, seguite da un terzetto di Ducati composto da Danilo Petrucci, Tito Rabat ed Alvaro Bautista. Solo 16esima quindi la prima delle KTM, che è stata quella dello spagnolo Pol Espargaro. Bisogna scorrere la classifica fino al 19esimo posto invece per trovare Franco Morbidelli con la Honda della Marc VDS.
Ancora più indietro Dani Pedrosa, che tornava in pista a poco più di una settimana dall'operazione al polso destro infortunato in Argentina. Il pilota della Honda ha dovuto fare ricorso agli antidolorifici e al momento sembra fare davvero fatica, infatti è 21esimo ad oltre 3"5 dal compagno di box, ma se non altro è riuscito a completare 15 giri.
Occhi puntati ora sulla seconda sessione, che vedrà le moto scendere in pista quando in Italia saranno circa le 21, perché per domani le previsioni parlano di un rischio di pioggia, quindi la FP2 rischia di essere decisiva per l'accesso diretto alla Q2, quindi sarà fondamentale per tutti cercare di stare all'interno della top 10.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 17 | 2'05.530 | 158.104 | 340 | ||
2 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 16 | 2'05.926 | 0.396 | 0.396 | 157.606 | 340 |
3 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 19 | 2'06.257 | 0.727 | 0.331 | 157.193 | 340 |
4 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 15 | 2'06.480 | 0.950 | 0.223 | 156.916 | 340 |
5 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 16 | 2'06.539 | 1.009 | 0.059 | 156.843 | 345 |
6 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 16 | 2'06.734 | 1.204 | 0.195 | 156.602 | 342 |
7 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 17 | 2'07.010 | 1.480 | 0.276 | 156.261 | 335 |
8 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 15 | 2'07.093 | 1.563 | 0.083 | 156.159 | 335 |
9 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 13 | 2'07.124 | 1.594 | 0.031 | 156.121 | 338 |
10 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 17 | 2'07.211 | 1.681 | 0.087 | 156.014 | 343 |
11 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 15 | 2'07.431 | 1.901 | 0.220 | 155.745 | 336 |
12 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 14 | 2'07.459 | 1.929 | 0.028 | 155.711 | 331 |
13 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 14 | 2'07.523 | 1.993 | 0.064 | 155.633 | 344 |
14 | 53 | Tito Rabat | Ducati | 20 | 2'07.662 | 2.132 | 0.139 | 155.463 | 344 |
15 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 16 | 2'07.874 | 2.344 | 0.212 | 155.205 | 339 |
16 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 14 | 2'07.948 | 2.418 | 0.074 | 155.116 | 341 |
17 | 38 | Bradley Smith | KTM | 16 | 2'08.161 | 2.631 | 0.213 | 154.858 | 336 |
18 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 16 | 2'08.234 | 2.704 | 0.073 | 154.770 | 335 |
19 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 15 | 2'08.372 | 2.842 | 0.138 | 154.603 | 336 |
20 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 16 | 2'08.819 | 3.289 | 0.447 | 154.067 | 338 |
21 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 15 | 2'09.111 | 3.581 | 0.292 | 153.718 | 342 |
22 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 15 | 2'09.327 | 3.797 | 0.216 | 153.462 | 336 |
23 | 43 | Jack Miller | Ducati | 13 | 2'09.708 | 4.178 | 0.381 | 153.011 | 337 |
24 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 16 | 2'10.426 | 4.896 | 0.718 | 152.169 | 332 |
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