MotoGP: c'è una deroga aerodinamica per Phillip Island
La Grand Prix Commission ha deciso che, per questioni di sicurezza, sul tracciato australiano potrà essere usata la carena standard, anche se non omologata.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il forte vento ha avuto un grande impatto sul weekend di Phillip Island della MotoGP, al punto che ha costretto a fermare l'attività del sabato e posticipare le qualifiche alla domenica mattina.
Ancora una volta, si è parlato della possibilità di provare ad anticipare il Gran Premio d'Australia alla prima parte della stagione. Eventualità che però potrebbe essere presa in considerazione solamente a partire dal 2021, visto che il calendario 2020 ormai è già stato definito da tempo.
Per questo, in Gran Prix Commission si è già deciso di iniziare a guardare avanti e si è parlato anche di aspetti tecnici volti a migliorare la situazione nel caso in cui si dovesse ripresentare una situazione di questo tipo.
Nel corso del fine settimana di Phillip Island, infatti, alcune squadre avevano chiesto di poter rimuovere le ali e scendere in pista con le carene standard, al fine proprio di attutire almeno in parte l'effetto del vento sui movimenti della moto.
Richiesta che però è stata rigettata, visto che nessun costruttore aveva tra i due pacchetti aerodinamici omologati per la stagione in corso quello con la carena standard, senza la presenza di profili alari.
Per questo, nell'incontro di Sepang è stato deciso che, per motivi di sicurezza, sulla pista di Phillip Island i piloti saranno autorizzati a rimuovere le ali, a patto che questo non ifluisca sul profilo esterno della carenatura omologata. E ovviamente si tratta di modifiche che devono essere pre-approvate dal direttore tecnico della MotoGP.
Ma non è tutto, perché questa concessione è stata estesa a tutti i casi in cui la Direzione Gara ritenga che il vento stia generando delle condizioni di pericolo anche su altri tracciati.
Restrizioni test
Questa non è stata la sola decisione presa per quanto riguarda la classe regina. Si è discusso, infatti, anche dell'ambito dei test, ai quali recentemente è stato dato un ulteriore giro di vite.
Per questo è stato deciso che gli esordienti potranno prendere parte anche ai tre giorni di shakedown sul tracciato di Sepang che anticipa il primo test collettivo del pre-campionato, che in precedenza era aperto solamente ai collaudatori ed ai piloti titolari delle Case che beneficiano delle concessioni.
Wild card Moto2
Nella stagione 2019 non erano permesse wild card per la classe Moto2, vista la scarsa disponibilità di telai e motori in seguito al passaggio ai propulsori Triumph. Questa possibilità però è stata reintrodotta per la stagione 2020.
Tuttavia, visto che ci sono a disposizione ancora poche centraline Magneti Marelli ed il relativo software, saranno considerate solamente le richieste fatte dai team che prendono già parte al campionato.
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