MotoGP | Calvario Honda: Nakagami ha rallentato per non cadere
Takaaki Nakagami è stato l’unico pilota Honda a non essere caduto a Le Mans, ma non ha mostrato alcuna fiducia verso la moto, dovendo limitare la velocità per non cadere.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Al termine di un Gran Premio di Francia segnato da numerose cadute e in cui solo 13 piloti hanno tagliato il traguardo, solo un pilota Honda è rimasto in quel fortunato gruppo, Takaaki Nakagami. Il giapponese ha ottenuto un modesto nono posto dopo aver temuto una possibile caduta per tutta la gara, dovendo fare i conti con l'instabilità dell'anteriore della moto del marchio dell'ala dorata. Il pilota LCR ha preferito rallentare il ritmo per portare a termine la gara.
"È stato difficile", ha ammesso Nakagami domenica. "Non posso essere soddisfatto della prestazione, del ritmo di gara e del feeling sulla moto. Fin dal primo giro non avevo feeling con l'anteriore in frenata, non riuscivo a fermare la moto. Il posteriore mi spingeva in avanti e cominciavo a perdere l'anteriore. Sapevo che se avessi continuato ad attaccare sarei caduto. Mi sono accontentato di finire la gara. Alla fine, per fortuna, sono arrivato tra i primi 10, ma la sensazione è stata pessima. Questo è cià che ho provato in gara".
Anche Alex Rins ha descritto esattamente gli stessi problemi del pilota giapponese quando gli è stata chiesta la circostanza della caduta: "Ho avuto la sensazione che quando sono entrato in curva e ho frenato subito, il posteriore stesse spingendo l'anteriore. Nei giri precedenti ero già al limite in quella curva. Ho frenato un po' di più sulla linea e, non appena mi sono girato, ho perso completamente l'anteriore. Abbiamo avuto problemi alle curve 9, 11 e 12 per tutto il weekend. Vedremo come prendere le informazioni e come potranno lavorare per il resto".
Nakagami ha visto la caduta del suo compagno di squadra e ha rallentato ulteriormente il suo ritmo per evitare la stessa sorte: "Avevamo un ritmo simile e tempi sul giro simili, ma quando ho visto che era caduto in frenata alla curva 9 ho pensato che se avessi attaccato sarebbe successa la stessa cosa a me, sarei caduto di sicuro. Dopo la caduta di Alex ho cercato di fare meno strada per non correre al limite. È un peccato perché in gara non voglio rallentare, voglio attaccare, ma è così. Se attacchi, hai dei limiti. Dobbiamo cambiare qualcosa nel feeling con l'anteriore e nel grip del posteriore. In gara è stato molto difficile partire da davanti", ha aggiunto Nakagami.
Alex Rins, Team LCR Honda
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Nakagami spera nel nuovo telaio Kalex al Mugello
Come Rins, anche Takaaki Nakagami ha corso con il vecchio telaio Honda, mentre solo i due piloti del team factory, Marc Marquez e Joan Mir, hanno beneficiato della versione sviluppata con Kalex a Le Mans. Mentre Rins ha potuto testare diversi modelli dall'inizio della stagione, Nakagami non ha provato "nessun telaio diverso dopo il test di Sepang" e spera di avere il nuovo modello al Gran Premio d'Italia, anche se il pilota LCR preferisce rimanere cauto nonostante i primi segnali positivi.
"Nei dati è molto difficile vedere una differenza tra i telai. Marc è stato il più veloce per tutto il weekend. Dai dati sembra che abbia un po' più di confidenza con i freni a metà curva, ma non so se sia dovuto al telaio o alla sua guida. Penso che ci sia qualcosa di positivo perché ha deciso di usare il telaio Kalex in gara e il suo ritmo era buono. Chiederò alla HRC se posso provarlo al Mugello", ha detto Nakagami.
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