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Guadagnini esclusivo: "Cairoli punto di riferimento, voglio la top 3 nella EMX250"

Mattia Guadagnini, campione EMX125, si è confessato in una lunga intervista a noi di Motorsport.com Switzerland raccontando delle sue aspettative per il futuro.

Mattia Guadagnini

Foto di: Adriano Dondi

Il Motocross sta vivendo una vera e propria epoca d'oro, con una concentrazione impressionante di campioni presenti in MXGP. Oltre al solito, intramontabile, Tony Cairoli, infatti, negli ultimi anni, dalle categorie minori sono arrivati campioni del calibro di Gajser e Herlings e in questo 2020 dovrebbe aggiungersi anche Prado.

Nello sport però si è sempre alla ricerca di nomi nuovi e in tal senso tra i giovani più promettenti per il futuro c'è sicuramente Mattia Guadagnini, che in quest'ultima stagione ha portato a casa il titolo nella EMX125 e quello di campione del mondo Motocross Junior.

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Mi racconti le emozioni che hai provato quando hai tagliato il traguardo e sei diventato campione?

Lì è stata una grande gioia, perché l'anno scorso ero primo ed ero caduto a qualche giro dalla fine. Ero un po' demoralizzato, quindi quest'anno ci tenevo a rifarmi, poi il caso ha voluto che la gara fosse proprio in Italia ed è stata un'emozione indescrivibile. Sono stato molto contento, poi ho corso bene, ho fatto davvero una bella gara, quindi è stata una cosa un po' speciale.

In questi mesi, da quando hai vinto il titolo, è cambiato qualcosa nel modo in cui si approcciano a te i tuoi colleghi?

No, è rimasto tutto uguale. La gara del campionato mondiale è arrivata a metà di quello europeo, quindi è stato un attimo di passaggio e poi si è ripreso con il campionato normale, quindi non è cambiato niente. Per me è stata solo una soddisfazione personale e un motivo in più per continuare a dare il massimo.

Quando hai capito che potevi fare tuo il titolo?

Essendo una gara singola è un po' imprevedibile. Non sai mai che piloti possono esserci perché in questa gara ci sono americani, australiani e quindi non conosci il livello perché non conosci molti piloti, però visto che l'anno scorso avevo chiuso al secondo posto sapevo di potercela fare quest'anno. Ho cercato di non pensare più di tanto agli avversari e ho dato solo il massimo facendo quello che so fare meglio.

"Secondo me nella prossima stagione ci saranno almeno 6-7 piloti che potranno lottare per il titolo MXGP".

Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?

Nella prossima stagione cambierò categoria e passerò alla 250 4 tempi e correrò il campionato italiano MX2, gli Internazionali d'Italia, il campionato europeo 250 e quasi sicuramente anche qualche gara del campionato mondiale MX2.

Non so quali piloti troverò nella categoria e con il passaggio di cilindrata è sempre un po' tutto da vedere. L'obiettivo, in questo momento, è di chiudere almeno nei primi tre del campionato europeo 250. Per ora l'obiettivo è questo, poi in base ai risultati che raccoglierò nelle prime gare si vedrà.

L'Italia del Motocross è in grande crescita, in tal senso che incidenza ha avuto l'avere in casa un punto di riferimento come Tony Cairoli?

Di sicuro è un punto di riferimento per tanti, soprattutto per noi italiani. Lui è uno dei piloti più importanti di sempre nella storia del motocross. Lui ci ha fatto capire che chiunque può farcela, anche se in altre nazioni il motocross è più famoso e più comodo perché è più facile allenarsi, lui ci ha dimostrato che se uno vuole può farcela. Per noi è bello sapere che si può arrivare sino a quel livello.

Ci fai un pronostico per la prossima stagione di MXGP?

Il prossimo anno sarà dura perché ci sono tanti nuovi piloti che arrivano dalla MX2, poi ci sono Herlings, Gajser, Tony e tanti piloti che anche a fine stagione erano andati molto forte come Seewer e Coldenhoff. Secondo me nella prossima stagione ci saranno almeno 6-7 piloti che potranno lottare per il titolo. Credo che i favoriti però sono: Herlings, Gajser, Cairoli e Prado. Poi non si sa mai perché bisogna essere in forma per tutto il campionato.

Vedere Tony ancora a questi livelli a 34 anni che effetto ti fa? Dove ti vedi alla sua età?

Lui alla sua età è ancora ad alti livelli, mentre quasi tutti i piloti di solito smettono prima perché il motocross è uno sport duro, serve sacrificio e allenarsi continuamente.

Non è facile tenere ritmi così alti per così tanto tempo. Nella MXGP i suoi avversari hanno 10-15 anni in meno e ovviamente il fisico fa la differenza, ma lui è bravo a continuare così tenendo una forma fisica perfetta alla sua età. Lui però è l'unico in questo momento che riesce a fare questa cosa, quindi non so se alla sua età ci riuscirei anche io. Intanto cerco di arrivare ad un buon livello tra un po' di anni e poi vedrò come continuare.

Tony Cairoli, KTM MXGP

Tony Cairoli, KTM MXGP

Alcuni tuoi colleghi spesso si cimentano anche in altre discipline motoristiche, c’è qualcosa che ti piacerebbe provare oltre il Motocross?

Sono sempre stato legato al mondo dell'Enduro perché mio papà faceva alcune gare. Un po' di tempo fa ho fatto anche una gara di campionato regionale in un weekend libero ed è andata anche bene. L'ho fatto solo per divertimento,  ma non è detto che in futuro non possa provarci. Al momento però preferisco il motocross, però non è detto.

Con le quattro ruote non ho mai avuto a che fare, ma non è detto che in futuro non possa provare qualcosa, al momento per non saprei cosa dirti.

C'è una moto in particolare che ti fa battere il cuore?

Quest'anno ho corso con la 125 e ho fatto il campionato italiano con la 250 2 tempi e devo dire che è una moto molto divertente, mi è piaciuta davvero tanto. Penso sia la mia moto preferita. Da quest'anno dovrò passare alla 4 tempi, quindi non potrò più usarla, però mi piace davvero tanto.

 

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