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Tensione tra "Diggia" e Gresini sul futuro. Fabio accusa: "Mi ha fatto un po' un ricatto", ma Fausto nega

Nel dopo gara di Misano si è alzata la temperatura all'interno del Gresini Racing: Di Giannantonio ha accusato la squadra di un comportamento poco limpido sul futuro ed è emerso che le due parti erano già in causa a riguardo. Il team manager però non accetta questo comportamento.

Fabio Di Giannantonio, Del Conca Gresini Racing Moto3

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Di Giannantonio, Del Conca Gresini Racing Moto3
Fausto Gresini, Team Manager Gresini Racing
Jorge Martin, Del Conca Gresini Racing Moto3, Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing, Fabio Di Giannantonio, Del Conca Gresini Racing Moto3
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing, Fabio Di Giannantonio, Del Conca Gresini Racing Moto3
Fabio Di Giannantonio, Gresini Racing Team con Fausto Gresini, Team Manager

Quando una squadra ha due piloti che occupano il primo ed il terzo posto nella classifica iridata, si pensa sempre che all'interno ci sia un clima idilliaco, ma non è affatto detto che le cose siano sempre così.

Ne è un esempio quello che sta accadendo nel Gresini Racing, con Fabio Di Giannantonio che ha acceso una bella polemica sul suo futuro nel post-gara di Misano, subito dopo aver conquistato il terzo gradino del podio.

"Diggia" ha rivolto delle accuse abbastanza pesanti al suo team principal Fausto Gresini: "Non mi sta dando una grande mano. Dall'inizio dell'anno c'erano tante cose belle in programma, ma alla fine si è polverizzato tutto con un foglio di carta. Lui mi ha fatto un po' un ricatto, nel senso che se io non avessi firmato un contratto un po' in bianco, non avrei fatto il salto di categoria". 

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Poi ha proseguito: "Io sono un professionista, il suo è un team professionale e quindi mi aspettavo una proposta di questo tipo, che però non è arrivata. Dopo questa cosa, mi ha detto che avrei fatto ancora la Moto3, ma io non voglio più farla".

A quanto pare uno dei problemi era quello legato alla durata del contratto: Gresini aveva formulato un'offerta di due anni, che sarebbe andata a cancellare il precedente accordo che prevedeva tre anni in Moto3 e poi l'opzione per il salto in Moto2. Il pilota romano, dopo aver accettato verbalmente i termini della cosa invece non ha mai portato le cose sulla carta.

Anzi, ad un certo punto sono stati messi di mezzo anche gli avvocati, con Di Giannantonio che ha deciso di portare la questione in tribunale. Le parole pronunciate ieri da Fabio hanno riacceso gli animi e infatti anche Gresini ha reagito, dicendo a GPOne.com: "Io gli ho fatto un'offerta anche economicamente valida per un debuttante. Sono contrariato per questa faccendo, mi sta stretto sentirmi dire da un ragazzo che non sono capace di fare il mio mestiere. Rispetto il suo punto di vista, ma lui deve essere chiaro e dire la verità".

Ora si prospetta un finale di stagione complicato all'interno del box ed è un peccato, perché con meno di 30 punti da recuperare sulla vetta bisognerebbe soprattutto continuare a pensare al sogno iridato... 

 

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