Nuove norme contro la ricerca delle scie in qualifica
I piloti dovranno stare sempre entro il 107% del loro tempo medio. C'è la minaccia di varare una Superpole
La Race Direction della MotoGp ha deciso di usare le maniere forti contro i piloti della Moto3. Alla vigilia del weekend di Assen c'è stato infatti un incontro tra i piloti della classe entrante, il direttore di gara Mike Webb, ed i responsabili della sicurezza, riguardante i pericoli creati nelle qualifiche di Barcellona dai piloti che procedevano in pista lentamente in attesa di un collega competitivo a cui agganciarsi per prendere la scia.
Già dallo scorso anno è entrata in vigore una nuova norma, che prevedeva penalità (da un arretramento in griglia fino ad una gara di squalifica) per chi andava a creare situazioni di pericolo in questo modo, ma a quanto pare questo non è bastato per convincere i ragazzini del Motomondiale a stare più attenti.
Per questo, a partire dal weekend di Assen, è arrivata una nuova norma: durante le qualifiche i piloti dovranno effettuare ogni tornata almeno nel limite del 107% del loro tempo medio. Va specificato però che questo non sarà un limite tassativo, ma che chi non resterà al suo interno finirà sotto investigazione. Del resto, non è neppure giusto che chi eventualmente ha commesso un errore venga punito allo stesso modo di chi prova a fare il furbo. Anche in questo caso, qualora venisse appurato che un tempo alto è dovuto all'attesa di un traino, scatteranno delle sanzioni in griglia (sei posizioni).
Attenzione però, perché se anche questo esperimento andrà a vuoto, si è già parlato di una soluzione ancora più radicale, che prevederebbe un cambiamento di format: si passarebbe ad una Superpole come quella che c'era una volta in Superbike, ovvero con un solo pilota alla volta in pista con un giro lanciato a disposizione. Ovviamente la speranza della FIM e della Dorna è che non si debba arrivare a tanto, ma la palla ora passa ai piloti: il futuro è nelle loro mani.
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