Le
Honda sembravano davvero essere in grande vantaggio rispetto alle
KTM sul tracciato di
Austin, o almeno era facile pensarlo dopo che le moto giapponesi avevano comandato in tutte le sessioni di prove libere del
Gp of the Americas della classe
Moto3. Peccato però che alla fine a festeggiare la pole position sia stata una moto austriaca, quella del leader del Mondiale
Jack Miller.
Evidentemente fino alle qualifiche l'australiano deve aver lavorato soprattutto in ottica gara e poi quando contava è riuscito a piazzare il suo 2'16"342, che gli vale il nuovo primato del tracciato texano, anche se per appena 3 millesimi.
I pronostici sulle
Honda però non erano sbagliati più di tanto, visto che alle spalle del poleman ce ne sono ben tre: ancora una volta la migliore è stata quella di
Efren Vazquez, che ha chiuso secondo a 347 millesimi, precedendo i più attesi
Alex Rins ed
Alex Marquez, con il fratellino d'arte che però apre la schiera dei piloti distanziati di oltre 1".
Un bravo se lo merita anche
Niccolò Antonelli però, che ha avuto il merito di non perdersi d'animo neanche quando è caduto a pochi minuti dal termine ed ha portato la sua
KTM in quinta posizione, inserendola in seconda fila tra la
Honda di Marquez e l'altra
KTM di Jakub Kornfeil.
Rispetto alle ultime libere però ha fatto un passo avanti deciso anche
Romano Fenati, ottavo alle spalle di
Alexis Masbou con la sua
KTM del Team Sky VR46. A stupire però è soprattutto l'ottimo 11esimo tempo di
Alessandro Tonucci, anche lui vittima di una scivolata, ma comunque migliore in pista tra i piloti Mahindra.
Zona punti virtuale anche per
Francesco Bagnaia, che è 14esimo, emntre purtroppo sembra aver un po' perso la verve delle libere
Andrea Locatelli, che si è dovuto accontentare di chiudere 23esimo, giusto due posizioni più indietro rispetto ad
Enea Bastianini. Più in difficoltà
Matteo Ferrari, 29esimo. Da segnalare anche lo spettacolare highside di cui si è reso protagonista
Eric Granado, fortunatamente senza particolari conseguenze.
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