La
Moto3 è tornata a regalare uno spettacolo clamoroso nella gara di
Le Mans, quinto appuntamento iridato del 2014. 24 giri di pura adrenalina con una sequenza infinita di sorpassi. E quando il gioco si fa duro,
Jack Miller sale in cattedra: oggi le
Honda sembravano il punto di riferimento, ma nel finale il leader della classifica iridata ha fatto valere tutta la sua grinta, conquistando la sua terza vittoria stagione.
Un colpo importante anche in ottica campionato, perché
Romano Fenati è stato costretto al ritiro da un problema tecnico patito dalla sua
KTM ed ora quindi ha visto salire a ben 30 lunghezze il suo distacco in classifica, pur essendo ancora secondo. Un peccato per il portacolori dello
Sky Racing Team 46, che aveva sfoderato una bella rimonta per riportarsi nel trenino di testa dopo una partenza non troppo brillante.
Miller invece ha avuto il merito di non arrendersi mai, neanche quando un attacco al limite di
Efren Vazquez aveva permesso ad
Alex Rins di scappare nella parte centrale della corsa. La fuga del vice-campione del mondo però non è durata troppo, perchè nell'arco di pochi giri tutto il gruppone si è rimesso nella scia della sua
Honda, con ben nove piloti tutti attaccati ed in grado di battagliare per la vittoria.
Ad un certo punto sembrava però che fossero proprio lo spagnolo e
Vazquez ad avere le carte migliori da giocarsi per la vittoria, ma non avevano fatto i conti con
"Jackass", che a due giri dalla fine ha rotto gli indugi, con un doppio sorpasso spettacolare alla curva 6. Poi ha resistito colpo su colpo a tutti i controattacchi, in particolare non si è risparmiato alla curva 9 all'ultimo giro, quando
Vazquez lo ha attaccato all'esterno, beccandosi anche una carenata senza troppi complimenti.
L'australiano quindi si è presentato sul traguardo davanti a tutti, regalando la quinta vittoria consecutiva alla
KTM (in questa stagione non hanno ancora vinto gli spagnoli) e precedendo
Rins ed Isaac Vinales, che quindi ha conquistato il primo podio della sua carriera. Peccato per
Francesco Bagnaia, che ci è arrivato davvero ad un soffio, provando anche ad attaccare lo spagnolo all'ultima curva. Per
"Pecco", che ha realizzato anche il giro più veloce della gara, si tratta di un altro passo avanti fondamentale per la sua crescita.
La top five poi si completa con
Alex Marquez, mentre
Vazquez ha pagato a caro prezzo il suo azzardo finale, precipitando addirittura al sesto posto, davanti ad uno strepitoso
Enea Bastianini, che di gara in gara sta alzando l'asticella del suo limite: oggi il podio era lontano meno di un secondo e questo è un risultato clamoroso per un ragazzo appena alla sua quinta gara sulla scena iridata.
Gara sfortunata per gli altri italiani: detto del ritiro di
Fenati, anche la prova di
Niccolò Antonelli ed Alessandro Tonucci è durata appena pochi giri, concludendosi con due cadute. Un altro zero che rischia di aver ripercussioni negative per il pilota del
Team Gresini. Al traguardo invece
Matteo Ferrari e Michael Ruben Rinaldi, ma i due portacolori del
San Carlo Team Italia si sono dovuti accontentare del 21esimo e del 23esimo posto.
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