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Dal 2014 cambiano le regole sulla fornitura dei motori

L'intento è quello di ridurre i costi, ma probabilmente anche di limitare lo strapotere della KTM

Non si è parlato solamente di MotoGp nell'incontro della Grand Prix Commission andato in scena in Qatar. Uno dei temi scottanti era infatti quello della riduzione dei costi della classe Moto3 ed in questo senso è stata varata una modifica regolamentare per quanto riguarda la fornitura dei motori. A partire dal 2014, i motori infatti non saranno più consegnati direttamente dalle Case ai team, ma dovranno passare tramite l'organizzatore, che poi a sua volta li fornirà alle squadre in maniera casuale (ovviamente rispettando i contratti tra team le Case. Per esempio, i motori KTM saranno sorteggiati solo tra le squadre legate alla Casa austriaca), dopo avergli posto un sigillo. Le unità a disposizione per coprire l'intero campionato saranno sei. Il costo fisso per il pacchetto motore sarà di 68.000 euro e questi diventeranno di proprietà delle squadre che ne entreranno in possesso, che a fine stagione potranno utilizzarli per effettuare dei test oppure decidere di venderli. E' stata inoltre concessa una deroga alla Honda fino al termine della stagione 2014 per la sostituzione della catena di distribuzione ad intervalli regolari, che prevede anche la rottura supervisionata dei sigilli. Infine, a partire dal 2015, il regime massimo di rotazione calerà da 14.000 a 13.500 giri e su questo punto non sarà applicabile invece alcun tipo di concessione o deroga. A leggere bene tra le righe, dunque, la sensazione è che stiamo parlando di un insieme di regole che oltre a ridurre i costi, sembrano anche essere rivolte a cercare di limitare lo strapotere della KTM che si è iniziato a vedere dalla seconda parte del 2012. Ma questo è un ragionamento che ci può stare, perchè non bisogna dimenticare che si tratta di una classe nata per favorire la crescita dei giovani talenti e non per rimpinguare le bacheche dei costruttori.

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