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Moto3, Andalusia: trionfa Suzuki, sul podio Vietti

Questa volta il "giapporiccionese" della SIC58 Squadra Corse converte la pole in vittoria e Celestino chiude terzo dietro a McPhee. Brutta caduta di Arenas, ma è ok.

Pole sitter Tatsuki Suzuki, SIC58 Squadra Corse

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Ieri, dopo aver firmato la sua terza pole position consecutiva, Tatsuki Suzuki era stato piuttosto esplicito: "Queste pole mi hanno rotto le palle, ora voglio andare sul podio".

Un "mantra" che ha seguito alla lettera oggi, nel Gran Premio di Andalusia di classe Moto3, andando a conquistare la sua seconda vittoria in carriera e c'è di nuovo un ricorso storico: per la seconda volta in due, la SIC58 Squadra Corse si impone proprio dove arrivò la prima affermazione in carriera di Marco Simoncelli.

Se la scorsa settimana il "giapporiccionese" si era un po' perso in gara, questa volta non ha voluto farsi inghiottire dal gruppo e ha sempre risposto colpo su colpo a tutti gli attacchi, cercando sempre di rimanere nelle prime due o tre posizioni.

E all'ultimo giro non ha mai permesso a nessuno di attaccarlo, involandosi verso un successo che lo porta a quota 44 nel Mondiale, staccato di soli 6 punti dal leader Albert Arenas, che oggi ha dovuto fare i conti con un ritiro dopo due vittore. Lo spagnolo è caduto alla curva 11 e, una volta arrivato nella ghiaia, la sua KTM lo ha lanciato come una catapulta.

Inizialmente è parso dolorante, ma poi è stato mostrato mentre entrava al centro medico sulle sue gambe. Dai primi esami sembra che non ci sia niente di rotto, solo una gran botta alla caviglia fortunatamente.

Dopo aver azzardato un attacco all'ultima curva che gli era costato una caduta sette giorni fa, John McPhee questa volta è stato molto più abbottonato e si è accontentato di un secondo posto prezioso anche per lui in ottica iridata, visto che lo pone terzo a 10 lunghezze dalla vetta.

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Dietro di lui si è reso protagonista di un grande ultimo giro invece Celestino Vietti: il portacolori dello Sky Racing Team VR46 era quinto a due giri dalla fine, ma ha attaccato con grinta, resistendo all'attacco finale di Jeremy Alcoba e centrando così il suo primo piazzamento sul podio stagionale. Peccato solo per la disavventura della mano sinistra tagliata stappando la bottiglia sul podio, che gli costerà qualche punto di sutura a due delle tre ferite.

Pur transitando quarto sotto alla bandiera a scacchi, Alcoba alla fine è stato classificato settimo per una penalità di 3" inflitta per essere andato troppe volte oltre i limiti della pista. La medaglia di "legno" l'ha ereditata quindi Darryn Binder, autore di una grande rimonta dal 25esimo posto in griglia.

A completare la top 5 troviamo invece un Gabriel Rodrigo che deve di nuovo masticare amaro, perché probabilmente è stato lui il pilota con cui ha battagliato di più Suzuki, ma si è un po' perso nel finale, venendo ostacolato proprio dal compagno Alcoba, alla fine arretrato alle spalle anche di Raul Fernandez.

Per quanto riguarda gli altri piloti italiani, è stata una gara deludente per Tony Arbolino, solo decimo alla bandiera a scacchi. A punti però ci vanno anche Romano Fenati in 12esima posizione, Stefano Nepa in 14esima e Niccolò Antonelli in 15esima.

Peccato per Andrea Migno, che dopo pochi giri si è toccato con Ayumu Sasaki alla curva 1. Il pilota dello Sky Racing Team VR46 è poi ripartito, ma si è dovuto accontentare del 22esimo posto finale, alle spalle anche di Riccardo Rossi.

Ritirati invece Davide Pizzoli e Dennis Foggia, rientrato a due giri dalla fine. In particolare è stato un avvio stagionale disastroso per il Leopard Racing, con anche Jaume Masia che ha centrato alla curva 9 l'incolpevole Ai Ogura, portando al ritiro entrambi e facendo pagare punti pesanti all'incolpevole giapponese.

Guarda il Gran Premio Red Bull di Andalusia live su DAZN. Attiva ora

Cla Pilota moto Moto Giri Tempo Distacco Distacco km orari Punti
1 Japan Tatsuki Suzuki
Honda 22 39'18.861 148.5 25
2 United Kingdom John McPhee
Honda 22 39'18.925 0.064 0.064 148.5 20
3 Italy Celestino Vietti Ramus
KTM 22 39'18.995 0.134 0.070 148.4 16
4 South Africa Darryn Binder
KTM 22 39'19.489 0.628 0.494 148.4 13
5 Argentina Gabriel Rodrigo
Honda 22 39'19.678 0.817 0.189 148.4 11
6 Spain Raul Fernandez
KTM 22 39'21.603 2.742 1.925 148.3 10
7 Spain Jeremy Alcoba
Honda 22 39'22.176 3.315 0.573 148.4 9
8 Spain Sergio Garcia Dols
Honda 22 39'23.714 4.853 1.538 148.1 8
9 Japan Ryusei Yamanaka
Honda 22 39'23.748 4.887 0.034 148.1 7
10 Italy Tony Arbolino
Honda 22 39'23.849 4.988 0.101 148.1 6
11 Japan Kaito Toba
KTM 22 39'24.162 5.301 0.313 148.1 5
12 Italy Romano Fenati
Husqvarna 22 39'24.464 5.603 0.302 148.1 4
13 Spain Carlos Tatay
KTM 22 39'25.644 6.783 1.180 148.0 3
14 Italy Stefano Nepa
KTM 22 39'26.590 7.729 0.946 148.0 2
15 Italy Niccolò Antonelli
Honda 22 39'26.637 7.776 0.047 148.0 1
16 Japan Yuki Kunii
Honda 22 39'36.502 17.641 9.865 147.4
17 Belgium Barry Baltus
KTM 22 39'36.277 17.416 147.4
18 Austria Maximilian Kofler
KTM 22 39'39.682 20.821 3.405 147.2
19 Switzerland Jason Dupasquier
KTM 22 39'39.694 20.833 0.012 147.2
20 Malaysia Khairul Pawi
Honda 22 39'41.306 22.445 1.612 147.1
21 Italy Riccardo Rossi
KTM 22 39'41.361 22.500 0.055 147.1
22 Italy Andrea Migno
KTM 22 39'53.549 34.688 12.188 146.3
Italy Davide Pizzoli
KTM 20 36'14.469 2 Laps 2 Laps 146.4
Italy Dennis Foggia
Honda 19 34'18.105 3 Laps 1 Lap 146.9
Turkey Deniz Öncü
KTM 18 32'14.195 4 Laps 1 Lap 148.1
Japan Ayumu Sasaki
KTM 16 29'38.411 6 Laps 2 Laps 143.2
Spain Jaume Masia
Honda 15 27'50.345 7 Laps 1 Lap 142.9
Spain Albert Arenas Ovejero
KTM 14 25'04.115 8 Laps 1 Lap 148.2
Japan Ai Ogura
Honda 14 26'01.510 8 Laps 57.395 142.7
Czech Republic Filip Salač
Honda 8 14'29.480 14 Laps 6 Laps 146.5

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