Migno: "Forse a volte con Masia dovrei essere più figlio di p..."
Il pilota della Bester Capital Dubai ha conquistato il suo primo podio stagionale ad Austin, ma nel finale di gara ha avuto un duello piuttosto concitato con il compagno di squadra. E non è la prima volta in questa stagione...
Andrea Migno, Bester Capital Dubai, Jaume Masia, Bester Capital Dubai
Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo Lorenzo Dalla Porta in Qatar e Tony Arbolino in Argentina, ad Austin è toccato ad Andrea Mignoportare il vessillo tricolore sul podio della classe Moto3. Il portacolori della Bester Capital Dubai ha concluso il Gran Premio delle Americhe in terza posizione, ma fino a poche curve dalla fine sembrava poter puntare addirittura alla vittoria, dopo una bella rimonta dal 13esimo posto sulla griglia di partenza.
"Il podio è un risultato importantissimo. Alla fine veniamo fino in America per questo, quindi l'obiettivo è abbastanza centrato" ha detto Migno, scherzando davanti ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.
Poi "MIG" ha iniziato il suo racconto della sua gara texana: "Ho fatto una gara in rimonta, perché partivo un po' indietro e i primi giri sono stati movimentati come sempre. Poi quando è caduto Suzuki mi sono ritrovato primo e ho cercato di fare un po' di passo, perché avevo un buon ritmo e lo avevo dimostrato fin da venerdì".
"Gli ultimi sei giri però, non essendo a posto al 100%, ho fatto un po' fatica, quindi non sono riuscito ad allungare su Canet e sul resto del gruppetto e ce la siamo giocata fino alla fine" ha aggiunto.
A complicargli la vita all'ultimo giro, come già successo diverse volte in questa stagione, è stato proprio il suo compagno di squadra Jaume Masia: "Mi ha passato in un modo che ci ha fatto perdere un po' di tempo rispetto a Canet e lì abbiamo visto sfumare la vittoria. Poi abbiamo battagliato in maniera molto serrata e all'ultima curva ho provato ad incrociare la sua traiettoria, ma mi si è chiuso un po' l'anteriore e quindi alla fine ho fatto terzo".
Erano inevitabile quindi chiedergli qualche altra battuta sul rapporto con il compagno di box: "E' giusto che lui faccia la sua gara, ma quando mi riguarderò la gara sono sicuro che l'unico sorpasso cattivissimo lo ha fatto a me. Forse dovrei essere più figlio di p... io, perché è giusto fare i compagni di squadra, ma anche cancellare ogni tipo di fair play ogni tanto, senza oltrepassare i limiti comunque".
"Però mi girano un po' perché volevo giocarmela con Canet alle ultime due curve ed ho rischiato di rimanere fuori dal podio. Fortunatamente, però, ho fatto terzo e quindi sono contento" ha concluso.
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