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Intervista

Lorenzo Dalla Porta, la prima vittoria nel Mondiale Moto3 nel segno del 48

Il pilota del Leopard Racing ha colto il primo successo iridato proprio alla 48esima gara, stesso numero che porta sul cupolino come dedica all'anno di nascita della nonna. L'emozione del trionfo di Misano è stata molto forte: "Ho pianto per le prime cinque o sei curve dopo il traguardo"

Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing

Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Di Gainnantonio, Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing, Jorge Martin, Del Conca Gresini Racing Moto3
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing, Fabio Di Giannantonio, Del Conca Gresini Racing Moto3
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing
Jorge Martin, Del Conca Gresini Racing Moto3, Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing, Fabio Di Giannantonio, Del Conca Gresini Racing Moto3
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing
Lorenzo Dalla Porta, Leopard Racing, Marco Bezzecchi, Prustel GP

A volte accadono certe cose che ci portano a pensare che il nostro destino sia davvero qualcosa di già scritto. Uno di questi esempi è la vittoria di Lorenzo Dalla Porta a Misano, la prima del pilota toscano nel Mondiale Moto3. Vi domanderete cosa ci sia di così particolare. Semplice, che è arrivata nel giorno della sua 48esima gara iridata, proprio come quel 48 che si porta sul cupolino dall'inizio della carriera.

Parlando di questo successo, era inevitabile quindi partire proprio dal significato di questo numero: "Il numero 48 l'ho scelto perché è l'anno di nascita della nonna, la mamma di mio papà. E la cosa curiosa è che questa era la mia 48esima gara in carriera, quindi era un segno che dovevo vincere. Ci siamo riusciti, quindi sono contentissimo".

A completare il quadro perfetto, bisogna anche aggiungere che questa vittoria è arrivata proprio in Italia, quindi con il pubblico che ha fatto sentire tutto il suo affetto a Lorenzo nel giro d'onore. Ma già di per sé l'emozione è stata di quelle indimenticabili.

"E' stato più bello di come me lo sarei aspettato. Ho pianto per le prime cinque o sei curve dopo il traguardo, poi ho urlato veramente tanto. L'affetto del pubblico è stato incredibile e vincere in Italia è veramente il massimo. Mi aspettavo che sarebbe stato bello, ma non così tanto. E' veramente un'emozione grandissima e devo ringraziare la squadra, che ha fatto un lavoro eccezionale per tutto il weekend. In gara ho dato tutto e questo mi ha consentito di vincere. E' la mia prima vittoria, ma è una cosa che va vista non come un traguardo, ma come un gradino in più da cui ripartire".

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Il weekend del GP di San Marino e della Riviera di Rimini non poteva davvero andare meglio per Dalla Porta, perché nella serata di sabato era arrivata anche la conferma all'interno del Leopard Racing per la prossima stagione. Una firma che lo ha aiutato ad affrontare la gara con più serenità.

"Ha sicuramente aiutato. Era da tanto tempo che la volevo e quando è arrivata la tranquillità mi ha aiutato, perché la testa è fondamentale per un pilota. Ora dobbiamo continuare così per tutte le gare, ma ora voglio solo ringraziare la squadra, la mia famiglia e tutti i tifosi".

La gara non è stata semplice, perché anche se il gruppetto di testa era composto solo da quattro piloti oltre a lui, sono stati tutti molto agguerriti. Inoltre Marco Bezzecchi, caduto ad un paio di giri dal termine, sembrava avere qualcosina in più rispetto a tutti gli altri.

"Sapevo che sarebbe stata una gara che si sarebbe risolta in gruppo, ma eravamo un gruppetto abbastanza ridotto, di quattro o cinque piloti, e questo mi ha permesso di stare un po' più tranquillo e provare a fare il mio ritmo. Bezzecchi probabilmente aveva un pochino di passo in più rispetto a me, quindi mi sono messo dietro a cercare di capire cosa faceva di diverso da me. Ho visto anche che il mio motore era molto forte e che avrei potuto passarlo nei curvoni. Ho dato veramente tutto e la moto andava benissimo, quindi penso che sia una vittoria veramente meritata, ma anche lottata e sudata per tutti i sacrifici che abbiamo fatto io e la mia famiglia".

La reazione di Lorenzo però è stata perfetta anche quando Fabio Di Giannantonio ha provato a soffiargli la vittoria proprio all'ultima curva. Lui però è rimasto lucido ed incrociando la traiettoria è riuscito ad aprire il gas un filino prima, spuntandola in volata.

"Immaginavo che avrebbe provato a passare, ma quando si è infilato ho detto: 'Oh, c***o!'. A quel punto ho mollato i freni e quando sono entrato in curva mi si è un po' chiuso il davanti. Però ho visto che lui era ancora più largo di me, perché avevo staccato veramente forte. Quando ho toccato il gas, ho ripreso il davanti e mi sono reso conto di averlo aperto quel decimo in anticipo che mi ha consentito di vincere la gara".

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