Fenati: "L'inno di Mameli è speciale sul podio di Misano"
Il pilota della Marinelli Rivacold ha dominato sotto alla pioggia, centrando la sua seconda vittoria stagionale con oltre 28" di margine su Mir ed ha dedicato il suo successo a tutti i tifosi presenti nonostante il diluvio.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il bagnato non era mai stato esattamente la specialità della casa per Romano Fenati, ma oggi il pilota della Marinelli Rivacold ha sbaragliato tutta la concorrenza sotto al diluvio a Misano, riuscendo a rifilare quasi mezzo minuto al diretto inseguitore Joan Mir per involarsi verso la sua seconda affermazione stagionale.
"Fenny" per non ha voluto sottolineare eccessivamente l'impresa odierna: "Non è che adesso sono il mago dell'acqua per una gara andata bene. La moto mi ha dato una grande fiducia fin da questa mattina, ho lavorato molto sul setting per il bagnato. Insieme a Cecchini abbiamo cercato la soluzione fin dall'inizio dell'anno e quando abbiamo potuto abbiamo preparato un setting base da bagnato. Ovviamente su ogni pista cambia, però diciamo che la moto e la squadra mi hanno dato fiducia".
Il feeling era stato buono fin dal warm-up, ma non credeva che avrebbe potuto addirittura dominare così: "Sinceramente non mi aspettavo di fare una gara del genere, nel senso che sapevo di essere veloce, ma non così tanto. Questo mi ha permesso forse di vincere, perché magari se avessi pensato di essere il più forte sarei caduto".
Mantenere la calma quando era in fuga solitaria, non è stato affatto facile: "E' stato difficile stare in testa tutta la gara. Ho dovuto gestire la situazione isolandomi un po' con la mente. Poi soprattutto ho pensato che se mi avesse sorpassato qualcuno, l'importante era prendere fiducia e il ritmo. Sono rimasto un po' a guardare, poi ho visto che potevo attaccare e da lì ho solo cercato di tenere il ritmo che mi sentivo, senza avere paura di andare a terra. Quello era l'ultimo dei miei pensieri".
La dedica poi è per tutte quelle persone che oggi hanno assiepato gli spalti nonostante la pioggia incessante: "Misano è la gara di casa, quindi l'inno di Mameli è sempre speciale su questo podio, ma noi qui non ci alleniamo mai rispetto a tanti altri, quindi è ancora più bello. Poi oggi c'era la pioggia, quindi magari la gente sulle tribune è un po' giù di morale perché si sporca con il fango e se vince un italiano è bello per loro. Sono contento per tutti quelli che sono qui a vederci, che sono venuti per me o magari per altri".
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