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Intervista

Fenati: “Dobbiamo lavorare sull’inizio della gara”

Solo diciassettesimo in gara, Fenati spiega quali sono i problemi che lo hanno condizionato, in particolare nelle fasi iniziali di gara.

Romano Fenati, Max Racing Team

Romano Fenati, Max Racing Team

Gold and Goose / Motorsport Images

La nuova avventura di Romano Fenati con il Max Racing Team non inizia nel migliore dei modi. A Losail il pilota di Ascoli non va oltre la diciassettesima posizione e archivia la prima gara della stagione con un bilancio non propriamente positivo. Qualche difficoltà ad inizio gara lo ha condizionato anche nelle fasi finali, complice anche un diciottesimo crono in qualifica che non ha contribuito a migliorare una situazione complessa.

Fenati lascia il Qatar con l’amaro in bocca, ma sa qual è la direzione da seguire per poter migliorare e provare a risolvere i problemi. Alla fine della gara della Moto3 commenta: “Arenas è andato forte durante tutti i test ed anche nel fine settimana, quindi la vittoria l’ha meritata alla grande. Per quanto ci riguarda, secondo me bisogna trovare l’assetto giusto per l’inizio della gara, perché dove ho perso di più e dove sono stato più in difficoltà è stato proprio l’inizio della gara”.

 

“Fino a metà gara avevo questo problema che ci portiamo dai test – spiega Fenati – ovvero che il dietro spingeva in avanti e non mi permetteva di sorpassare. Comunque sia ogni volta che sorpassavo venivo sorpassato di nuovo perché andavo largo. Giro dopo giro però andava sempre meglio. In gara gli altri vogliono rimanere davanti, ogni volta c’è il sorpasso ed il controsorpasso, anche stupido a volte. Però c’è e bisogna tenerne conto”.

L’alfiere Max Racing Team è consapevole del tipo di lavoro che bisogna svolgere per progredire e far sì che le difficoltà di inizio gara svaniscano pian piano: “Il problema è stato questo all’inizio della gara. Fortunatamente a fine gara mi sentivo meglio con la moto, c’era meno grip, spingeva meno e riuscivo a frenare più forte, più lontano. Potevo curvare meglio, aprire meglio ed in fondo al dritto avevamo più velocità. Quindi secondo me dobbiamo lavorare per l’inizio della prossima gara, chissà dove e chissà quando”.

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