Bezzecchi: "In testa al Mondiale? Non me lo sarei mai aspettato!"
Il pilota della KTM è una delle rivelazioni di questa prima parte del 2018. Con il terzo podio consecutivo a Jerez, alle spalle di Oettl, si è portato a sorpresa in vetta alla classifica iridata della Moto3. E ora non sembra intenzionato ad accontentarsi...
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Alzi la mano chi avrebbe scommesso anche solo un euro sulla possibilità di vedere Marco Bezzecchi in vetta alla classifica iridata della Moto3 dopo le prime quattro gare. Probabilmente fino a qualche settimana fa, lo avrebbero fatto veramente in pochi, perché nella classe entrante ci sono tanti piloti partiti con l'obiettivo dichiarato di puntare al bersaglio grosso, da Jorge Martin ad Enea Bastianini, passando per Aron Canet e Fabio Di Giannantonio.
Zitto zitto però il portacolori della Prustel GP è il solo ad essere salito sul podio per ben tre volte in questa prima parte del 2018 e, dopo la caduta del Qatar, ormai la sua KTM è diventata una presenza costante nelle posizioni che contano, con tanto di una bellissima vittoria conquistata sull'umido a Termas de Rio Hondo, cui sono seguiti il terzo posto di Austin ed il secondo di Jerez.
Anche nel GP di Spagna ha lottato per la vittoria fino alla fine, provando a rimanere nella scia dell'altra KTM del tedesco Philipp Oettl. Un errorino nel corso dell'ultimo giro e la voglia di non buttare via 20 punti ormai certi lo hanno portato poi a non rischiare, ma ci sta, visto che complici anche i ritiri di Martin, Bastianini e Canet ora guarda tutti dall'alto nel Mondiale.
"Volevo davvero provarci, ma non è stato possibile" ha detto quando gli è stato chiesto se ha pensato al campionato non attaccando il tedesco all'ultima curva. "Alla fine però portiamo a casa 20 punti molto importanti ed un altro podio, alla fine di un weekend che non era cominciato bene, perché avevo faticato a trovare il feeling con la mia moto. Sapevo però di poter battagliare per il podio, quindi ho cercato di rimanere sempre nelle prime cinque o sei posizioni. Poi dietro di noi c'è stato un incidente e negli ultimi tre giri siamo rimasti solo io e Philipp. Ho provato ad andare a prenderlo, ma all'ultimo giro ho fatto un errore alla curva 2, perché sono entrato in seconda e quindi sono uscito piuttosto piano. Poi sono riuscito a rifarmi sotto di nuovo, ma la mia gomma davanti era davvero al limite, quindi ho deciso di non rischiare all'ultima curva".
La leadership iridata è inaspettata, ma ovviamente è una bella soddisfazione: "Non me lo sarei mai aspettato di poter essere in testa al Mondiale dopo così poche gare. Se ci penso bene però, credo che dietro ci sia tanto duro lavoro che è stato ripagato. Oggi non ci avevo neanche pensato a questa cosa, ero contento per il podio, ma poi i ragazzi della squadra mi hanno detto che ero anche in testa al campionato, quindi ancora meglio!".
Anche se quello conquistato in Andalusia è stato il suo terzo podio consecutivo, "Bez" ha spiegato che non si può e non ci si deve abituare, altrimenti si corre il rischio di abbassare la guardia: "No, non bisogna mai abituarsi, perché altrimenti rimani fregato! Però cosa devo dire? Meglio di così non potrei chiedere, ma se ti siedi sugli allori finisce che ti fregano, quindi bisogna stare a testa bassa e continuare a dare il gas".
L'anno scorso era già arrivato il suo primo podio, ma non aveva vissuto una stagione semplice con la Mahindra. Marco però è convinto che le difficoltà del 2017 lo abbiano aiutato a maturare, oltre ad avergli insegnato molto, quindi sembra quasi grato di averle dovute affrontare: "Le difficoltà dell'anno scorso mi sono servite molto, perché mi hanno fatto crescere tantissimo. Diciamo che quelle mi sono servite a non mollare mai, ma devo dire che più che altro è stata la moto che mi ha insegnato tantissimo. La Mahindra non era inferiore, andava guidata in una maniera particolare e purtroppo in gara, con altre moto davanti, era molto faticoso farlo, quindi eravamo un po' svantaggiati. Quando sono salito sulla KTM quindi mi sono trovato subito a mio agio. All'inizio ho fatto un po' di cadute, ma poi ho capito come dovevo sfruttarla ed è andata bene".
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