Bastianini: "Peccato, mi sentivo molto forte all'ultima curva"
Enea spiega che non è stato affatto facile tenere il ritmo di Binder e che sperava di poterlo attaccare proprio all'ultima occasione, ma che il leader della classifica iridata è stato bravissimo a chiudergli ogni varco.
Second place Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Gold and Goose / Motorsport Images
Enea Bastianini ci aveva creduto all'idea di confermarsi il re di Misano, bissando il successo di un anno fa. Questa volta però il pilota del Gresini Racing si è dovuto inchinare ad un grande Brad Binder, che con la quinta vittoria stagionale si è portata davvero ad un passo dalla conquista del titolo iridato.
Nella parte centrale della corsa il romagnolo ha dato la sensazione di giocare al gatto con il topo, anche se poi ha spiegato che non è stato affatto così: "Diciamo che più controllare cercavo di stare dietro a Binder, che ha fatto un ottimo passo ed ha fatto davvero la differenza, come sta facendo sempre in questa stagione. Magari poteva sembrare che ne avessi di più perché in rettilineo ogni tanto mi alzavo, ma solo perché volevo rimanere dietro per fare in modo che lui mantenesse il ritmo e provare ad andare via da quelli dietro".
Poi è arrivato l'attacco, ma il pilota della KTM ha risposto alla grande e soprattutto gli ha chiuso il varco all'ultima curva: "Alla fine, gli ultimi quattro o cinque giri, ho provato a rompergli il ritmo e ad andare davanti, ma lui è stato in grado di risorpassarmi e di andare a vincere la gara. Peccato perché all'ultima curva mi sentivo molto forte, solo che mi ha chiuso molto bene la traiettoria e mi ha reso difficile il sorpasso".
Quando poi gli è stato chiesto cosa gli è mancato per vincere rispetto al rivale, ha aggiunto: "Mi è mancata un po' di stabilità della moto. La mia era molto più "ballerina" sull'anteriore di quella di Binder quando arrivavamo in staccata. Se fossimo stati più a posto da questo punto di vista forse saremmo andati meglio, ma è difficile avere il setting perfetto".
All'inizio aveva tentato anche la fuga, ma non è stato possibile concretizzarla: "Nei primi due giri ho provato ad andare via, ma con le scie fai fatica. E' già tanto che fossimo solamente in due a battagliare. Ma comunque sono abbastanza contento".
Se non altro, ora è secondo nel Mondiale, anche se ad oltre 100 punti da Binder. Una bella soddisfazione dopo l'infortunio di inizio stagione: "E' un bell'obiettivo rimanere in seconda posizione. Ormai il campionato è un po' andato, ma fino a quando la matematica non me lo impedisce, io ci proverò fino alla fine".
Guardando al futuro, la prossima tappa potrebbe essere quella giusta per cercare quella vittoria che per ora ha solo sfiorato nel 2016: "Aragon è una pista che mi piace molto, quindi anche lì potremmo già provare ad attaccare. Nelle tre asiatiche non sono mai andato troppo forte, ma magari quest'anno proveremo a fare un passo avanti".
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